Muoversi in città crea da molto tempo non pochi problemi ai cittadini. Il traffico fa perdere tempo e inquina. I mezzi pubblici sono una grande risorsa ma non sempre sono all’altezza delle aspettative. Per questi motivi sta sempre più prendendo piede una mobilità urbana alternativa, sostenibile e attenta alle esigenze degli utenti. Una vera rivoluzione delle nostre città, con l’obiettivo di renderle più a dimensione umana. Andiamo quindi a vedere 5 diversi modi di muoversi fra le strade urbane.
Mobilità urbana sostenibile: come muoversi in città
Fino a qualche tempo fa l’alternativa all’auto in città non c’era davvero. Non è solo una questione tecnologica ma organizzativa. I mezzi pubblici coprono solo alcune tratte, solo in alcuni orari. I marciapiedi non ci sono se la periferia è collegata alla città solo dalla tangenziale. E non parliamo nemmeno delle piste ciclabili. Oggi però un mix di prodotti elettrici e di una nuova sensibilità anche di chi governa le grandi città sta cambiando la direzione.
Molti dei mezzi che andremo a scoprire possono anche essere utilizzati in “smart mobility”. Che semplificando all’osso significa poter affittare per un breve tempo dei mezzi utilizzando un’app. Ma questi servizi si stanno sempre più allargando, permettendo di unire i mezzi pubblici con molti servizi di sharing (come fanno Telepass e altri servizi in molte città). Una risorsa in più per chi si reca in città solo saltuariamente e vuole fare “l’ultimo miglio” dopo la fermata della metropolitana. Oppure per chi non se la sente di investire nell’acquisto di un mezzo. Insomma, le possibilità sono moltissime, basta cercarle.
Bici elettriche, un classico rivisitato
Le biciclette sono un mezzo vecchio anche più delle auto (1791) e nel tempo tantissime persone hanno utilizzato questi velocipedi per muoversi verso il centro. Ma soprattutto d’estate il muoversi usando la forza motrice dei propri muscoli può portare ad arrivare al lavoro troppo affaticati, un problema se non avete una doccia nel bagno dell’ufficio (o non volete utilizzarla).
Per fortuna la tecnologia ci viene incontro con un semplice ausilio: la pedalata assistita. Un piccolo motore elettrico accompagna il vostro sforzo, rendendo semplice muoversi in città. E se nelle bici da corsa o mountain bike il motore elettrico alza di molto il prezzo della bici (per via della maggiore potenza e della necessità di aumentare le batterie), le city bike elettriche non sono poi così costose.
Inoltre sono tantissimi i servizi di affitto di bici elettriche, anche forniti direttamente dalla città. Se arrivate alla stazione centrale del luogo o in alcune delle fermate della metropolitana potete affittarle senza problemi. E muovervi agili (ma attenti, ci raccomandiamo) in mezzo al traffico.
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Scooter, mobilità urbana sostenibile all’italiana
Se andate all’estero a caccia degli stereotipi sugli italiani, scoprirete che mangiamo solo e soltanto pizza e pasta, gesticoliamo troppo e guidiamo uno scooter con un maglioncino legato al collo. E pensandoci direte che pizza e pasta sono deliziosi, gesticolare aiuta l’espressività e uno scooter permette di muoversi in maniera intelligente in mezzo al traffico urbano. E da quando sono elettrici, consente anche di farlo senza inquinare.
Fino a poco tempo fa avreste dovuto limitarvi a mezzi poco più veloci e resistenti di biciclette. Ma l’evoluzione dello scooter elettrico viaggia a passo spedito (anche senza bisogno di marce). Oggi trovate degli scooter capaci di accompagnarvi ovunque, anche quando volete fare una gita fuori porta. E che sono semplicemente perfetti in città.
Anche in questo caso, potete trovarne moltissimi in affitto. I servizi sono davvero molti, tanto che potrebbe essere comodo utilizzare una piattaforma che li aggrega come Telepass per poterli sfruttare con più fluidità.
Il monopattino, da giocattolo a pilastro della mobilità urbana
Quando eravate bambini (a meno che non siate proprio giovanissimi) il monopattino era solamente un gioco. Ma l’avvento della mobilità urbana elettrica ha trasformato questi oggetti in strumenti perfetti per muoversi con facilità nel centro città. Meno adatti per i grandi spostamenti, diventano perfetti per i turisti che vogliono visitare il centro città e per i pendolari che vogliono coprire il pezzo dalla fermata della metropolitana al lavoro.
Perché siano considerati monopattini regolamentari, non possono superare i 25 chilometri all’ora in strada e i 6 nelle zone pedonali. Il motore può arrivare al massimo a 500 watt, quindi non aspettatevi rombi di tuono. Ma sono ottimi proprio perché permettono di muoversi dove gli altri mezzi non possono. Senza immettere anidride carbonica nell’atmosfera. E sono anche piuttosto divertenti da manovrare.
Se siete pendolari, potete pensare anche di controllare quali servizi di sharing coprono la vostra zona e utilizzarli al meglio. E se amate fare i turisti ma non camminare per ore mentre visitate una città, allora scaricate l’app del primo servizio di sharing che trovate una volta arrivati in centro e divertitevi.
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Micro-Car: da Citroen Ami a Opel Rocks-e
Tutti questi mezzi di trasporto permettono di gestire meglio le ore trafficate in città, scappando dall’ora di punta senza inquinare. Ma alcuni potrebbero temere di muoversi in città sotto la pioggia, se non c’è alternativa al prenderla tutta sul vostro scooter o monopattino. Per questo motivo e per mille altri, forse potreste preferire una Micro-car.
Stiamo parlando delle auto che possono guidare anche i maggiori di 14 anni, perché hanno una potenza comparabile a quella di un motorino. Ma hanno un tettuccio, due posti e se sono elettriche non inquinano. Finora l’esempio più celebre di questo mezzo di locomozione era la Citroen Ami. Velocità massima di 45 km/h e autonomia dichiarata di 70 chilometri. Cinque in meno di quelli che promette Opel Rockes-e, per il resto molto simile per dotazione.
Per quest’ultima, Opel ha anche inventato un nuovo acronimo. SUM: Sustainable Urban Mobility. E anche se non potete aggirare il traffico come su un monopattino, potete passare dalla provincia alla città senza essere esposti agli elementi atmosferici. Inoltre, potete entrare in città anche nei giorni di chiusura al traffico, parcheggiando nei posti riservati alla elettriche.
Mezzi pubblici (che funzionano sempre meglio)
Abbiamo iniziato questo articolo dicendo che i mezzi pubblici non sono sempre all’altezza delle nostre aspettative. In molte città sono stati gestiti male, sono stati fatti investimenti sbagliati. Hanno tutte le pecche che possono avere i progetti pubblici. Ma hanno anche un potenziale enorme per gestire la mobilità urbana.
Le nuove tecnologie li stanno rendendo sempre più green: sono ormai molti gli autobus elettrici, che si aggiungono a treni e metropolitana. Inoltre, grazie ad app ben congegnate sono sempre più utili. Potete gestire le coincidenze al meglio, sfruttare i servizi al massimo in tutta sicurezza. E poi potete abbinare ad autobus, tram, metro o treno l’uso di un servizio di scooter, monopattino o bicicletta. In questo modo potete compiere “l’ultimo miglio” fino al lavoro senza inquinare e spendendo meno di quanto costa muoversi in auto (soprattutto se non avete un parcheggio gratuito riservato).
I mezzi pubblici sono la risorsa green per eccellenza. E se ci prendete la mano diventano comodissimi (anche se potrebbe capitare che vi facciano perdere la pazienza di tanto in tanto).
Come vedete, le alternative all’auto sono molte, elettriche, sostenibili. E anche divertenti da utilizzare, o perlomeno più dinamiche di stare seduti nel traffico a sperare che l’auto davanti a voi si muova. In alternativa, potete puntare sugli effetti benefici di un’attività cardiovascolare come una camminata: il fiatone a fine passeggiata non conta come emissione di CO2, non preoccupatevi.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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