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I monopattini elettrici oZ-o. E il punto sui nuovi velocipedi ecologici

Il test dell’oZ-o 8.5 e l’intervista esclusiva a Marco Castellucci, proprietario dell’azienda, come spunti per un ragionamento sui monopattini elettrici

Abbiamo testato per voi il monopattino elettrico oZ-o 8.5. E abbiamo intervistato in esclusiva Marco Castellucci, proprietario del marchio con sede a Teramo.

Ne è scaturita un’interessante chiacchierata a trecentosessanta gradi su monopattini elettrici, ecologia, sicurezza e altro.

I monopattini elettrici oZ-o

Per conoscere qualcosa in più su oZ-o, società abruzzese che produce e importa monopattini elettrici, abbiamo avuto una conversazione telefonica con Marco Castellucci, a capo dell’azienda.

monopattini elettrici oZ-o

Quando nasce oZ-o

Vale anzitutto la pena di soffermarsi sulla brillante intuizione del naming: una zeta maiuscola e un trattino tra due o minuscole, che creano un segno grafico simile a un monopattino stilizzato.

Castellucci mi spiega che l’idea di oZ-o si è concretizzata nei primi mesi del 2020. L’impulso definitivo è stato dato dall’approvazione della legge di conversione del decreto-legge “milleproroghe”. Dal 1 marzo 2020 sono infatti entrate in vigore le nuove norme in materia di monopattini, che fino ad allora non erano stati codificati (almeno in Italia).

monopattino elettrico oZ-o

La normativa sui monopattini

 I monopattini elettrici sono dunque stati equiparati ai velocipedi, nome splendidamente démodé che identifica una categoria in cui sono comprese anche le biciclette.

Significa quindi che il monopattino, per essere tale, deve avere alcune caratteristiche tecniche: non superare i 25 chilometri all’ora (i 6 nelle zone pedonali), avere un motore di 500 watt al massimo e non deve possedere il sellino. Monopattini che superino tali chilometraggio e potenza devono essere targati.

Possono essere guidati dai maggiori di 14 anni, i minorenni devono indossare il caschetto e la loro circolazione è consentita solo sulle strade urbane.

oZ-o e il Covid

La produzione e l’importazione dei monopattini elettrici oZ-o, forti di questa normativa, sono iniziate nell’aprile del 2020. L’idea è quella di porsi come pratica ed ecologica alternativa al servizio pubblico, che per motivi di prevenzione ha funzionato con corse e capienza ridotte. Anche perché i monopattini, così come le biciclette, hanno beneficiato degli incentivi del cosiddetto bonus mobilità.

Tuttavia il blocco delle spedizioni dalla Cina ha posticipato di mesi la prima cospicua fornitura, arrivata solo nel gennaio del 2021.

Oggi lo staff di oZ-o (costola di una realtà commerciale più ampia) è formato da quattro persone. E sta attendendo con ansia che questa terza ondata di Coronavirus allenti la presa, per poter partire con forza nella promozione dei suoi monopattini e di altre future sorprese a favore della mobilità urbana.

Nel frattempo, il gradimento degli italiani verso questo mezzo di locomozione è in continua crescita.

monopattino elettrico oZ-o

Il monopattino elettrico oZ-o 8.5

Assieme al monopattino mi sono stati recapitati un caschetto, uno zainetto per notebook col logo aziendale e una latta da mezzo litro di olio extravergine d’oliva della Tenuta Sant’Ilario di Pineto (Teramo). Perché? Perché “ogni veicolo a motore ha da sempre la sua lattina di olio. E anche con i motori elettrici le tradizioni vanno difese”, come si legge in un recente post apparso sulla pagina Facebook dell’azienda.

Monopattino elettrico oZ-o 8.5: i dati tecnici

Il modello 8.5 (dove il numero si riferisce ai centimetri del raggio della ruota) è il più piccolo dei tre prodotti dalla ditta abruzzese, che mette in commercio anche il 10 e il 20.

L’oZ-o 8.5, facilmente pieghevole, pesa 13 chili e ha ruote antiforatura. Garantisce sino a 25 chilometri di autonomia, a seconda dello stile di guida e del peso del conducente (che può arrivare sino a 120 chili).

Ha tre marce: sino a 6 km/h (il massimo nelle isole pedonali), sino a 15 (quella più risparmiosa) e sino a 25. Si ricarica in 6-8 ore, ha freno anteriore inerziale e posteriore a disco, luce anteriore e posteriore, cavalletto e campanello. Un intuitivo display che indica marcia, velocità, chilometri percorsi e livello della batteria, si comanda con un solo pulsante.

Il test

Considerate le misure non proprio standard di chi scrive (192 centimetri di altezza e 46 di piede) sono stati necessari un paio di giorni per trovare la giusta posizione di guida e il feeling con acceleratore e freno.

Dopo di che, il monopattino elettrico oZ-o 8.5 si è mostrato un divertente alleato per gli spostamenti brevi. La sua velocità contenuta permette, durante la guida, una salutare pausa all’aria aperta. E se utilizzato su piste ciclabili o comunque in condizioni di sicurezza, consente di rilassare la vista e – perché no – dare fiato a un innocente spasso infantile.

monopattini elettrici oZ-o 8.5

I monopattini e la questione della sicurezza

Proprio sulla questione della sicurezza ho ascoltato il punto di vista di Marco Castellucci. Che mi ha parlato di “semantica negativa” applicata ai monopattini elettrici, alla quale concorrono diversi fattori.

Intanto, certamente, l’utilizzo a volte indiscriminato di chi li guida. E dire che il libretto dell’oZ-o 8.5 è ricco di istruzioni, corredate di immagini, per un suo uso corretto.

Poi, l’oggettivo fatto per cui un mezzo di locomozione così piccolo, che espone l’intero corpo a eventuali impatti, va guidato con particolare accortezza.

Infine, il tutt’altro che perfetto fondo di molte delle nostre strade urbane.

Ma proprio tutti questi punti hanno una soluzione comune: pilotando il monopattino elettrico con buon senso, i rischi di incidenti si riducono al minimo. Si tratta di uno di quei casi in cui occorre rispolverare l’antico motto: non si tratta di una cosa buona o cattiva ma dell’uso che se ne fa.

Il monopattino elettrico perché?

È la domanda che ho posto per ultima a Castellucci. Il proprietario di oZ-o mi ha risposto spiegandomi come i monopattini elettrici, specie quelli piccoli e agili come l’8.5, sono i compagni di viaggio ideali per l’ultimo miglio. Stanno nel bagagliaio dell’auto, oppure se si viaggia in treno sono considerati bagaglio (a differenza della bicicletta) e quindi non richiedono costi aggiuntivi.

Ecco allora che, per chi si muove in contesti urbani, il monopattino elettrico rappresenta un mezzo divertente, economico ed ecologico.

Pure sicuro? Quello dipende da noi.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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