fbpx
CulturaSpettacoli

Moon Knight: com’è il primo episodio della nuova serie Marvel

Esaminiamo il primo episodio della nuova serie Marvel Moon Knight.

A circa 3 mesi dalla conclusione di Hawkeye, arriva su Disney+ Moon Knight, nuova serie del Marvel Cinematic Universe che ha l’onore e l’onore di introdurre nel franchise le avventure di Marc Spector/Steven Grant, personaggio Marvel Comics nato nel 1975. A differenza degli altri progetti seriali distribuiti su Disney+, che presentavano molti nuovi personaggi ma sempre basandosi su volti già noti al pubblico, Moon Knight compie una scelta coraggiosa e spiazzante, presentando agli spettatori a digiuno di fumetti un antieroe di cui non sappiamo assolutamente nulla, tutto da scoprire e comprendere, interpretato da un formidabile Oscar Isaac. Una scelta che mette un’ampia fetta di pubblico nelle stesse condizioni del protagonista Steven Grant, timido e apatico impiegato di un negozio di souvenir del British Museum colpito da ripetuti e sempre più pericolosi vuoti di memoria, a cui si aggiungono emozioni e ricordi di una vita diversa dalla sua.

ll disturbo dissociativo dell’identità di Steven lo porta in una condizione simile a quella del Guy Pearce del cult di Christopher Nolan Memento: mentre il personaggio nolaniano riusciva a ricordare solo per pochi minuti e sviluppava diverse strategie per avere alcune informazioni sempre a disposizione, Steven Grant non ha memoria di quello che gli accade durante la notte, con cui deve puntualmente fare i conti, nonostante vani tentativi di legarsi al letto o di chiudersi in casa. Su questo spunto già allucinante e paranoico, si innesta poi una trama esoterica, che parte dall’Antico Egitto da sempre ispiratore di Steven e passa attraverso il personaggio di Arthur Harrow, villain magnetico e inquietante impersonato da solito efficace Ethan Hawke.

Il primo dei 6 episodi totali di Moon Knight stabilisce così il campo di gioco della serie, perennemente in bilico fra thriller psicologico, azione e avventura alla Indiana Jones, con un’immancabile spruzzata di commedia.

Moon Knight: la nuova serie Marvel, fra esoterismo e disagio psicologico

Moon Knight serie

Moon Knight si inserisce nel filone più sperimentale e fantastico del Marvel Cinematic Universe, già affrontato con le serie WandaVision e Loki. Sperimentazione che non abbraccia solo i personaggi e i generi narrativi affrontati, ma cerca e trova diversi collegamenti con la contemporaneità, in pieno stile Marvel. È evidente infatti che il protagonista sia un esempio perfetto di disturbo di personalità multipla (pur ampiamente motivato paciò che verrà a galla nei prossimi episodi) ma, a livello più simbolico, ci troviamo anche di fronte a una persona incapace di trovare il proprio posto nel mondo e intrappolato in una realtà che non gli appartiene. Condizione sottolineata dall’utilizzo del brano di Kid Cudi Day ‘n’ Nite, e ulteriormente appesantita dal continuo ricorso alla violenza e a sfumature quasi horror, ben lontane dalle atmosfere per famiglie di molti prodotti Marvel.

Non solo intrattenimento dunque, ma anche rappresentazione del disagio sociale e psicologico. Tematiche adulte e in linea con la contemporaneità, che fanno di Moon Knight uno dei più interessanti progetti seriali targati Marvel, da cui non vediamo l’ora di lasciarci sorprendere settimana dopo settimana. In attesa di approfondire i risvolti psicologici e i dilemmi morali che la serie dovrà affrontare, facciamo quindi un plauso al regista Mohamed Diab (primo cineasta arabo dietro la macchina da presa in un progetto Marvel: altro segnale da non sottovalutare), capace di infondere al racconto l’aura mistica dell’Egitto da cui proviene senza fare mancare il giusto apporto di azione e comicità (impagabili i duetti di Steven con il suo pesce rosso, che ricordano quelli di René Ferretti col suo Boris).

Infine, una doverosa menzione per Oscar Isaac: non c’era bisogno di Moon Knight per proclamarlo uno dei migliori attori della sua generazione, ma il suo lavoro su voce e accenti qui è da fuoriclasse della recitazione.

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🚪 La pericolosa backdoor di Linux, disastro sventato da un solo ricercatore
 
🎶Streaming Farms: il lato oscuro della musica, tra ascolti falsi e stream pompati
 
✈️Abbiamo provato DJI Avata 2: sempre più divertente!
 
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
  
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
  
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
  
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
  
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
  
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Marco Paiano

Tutto quello che ho imparato nella vita l'ho imparato da Star Wars, Monkey Island e Il grande Lebowski. Lo metto in pratica su Tech Princess.

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button