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Multa ad Amazon e Apple, escludevano i rivenditori non autorizzati

Sull'ecommerce erano ammessi solo 20 rivenditori affiliati direttamente con la Mela

Dopo oltre un anno di indagini e ispezioni nelle sedi italiane delle due società, l’Antitrust multa Apple e Amazon per un accordo che viola le norme sulla concorrenza. Infatti, secondo il Garante, le due società si erano accordate per ammettere sull’ecommerce più grande al mondo solo i rivenditori Apple autorizzati. Amazon riceve una sanzione da 69,7 milioni di euro, mentre la Mela 134,5 milioni di euro.

Multa dell’Antitrust ad Amazon e Apple per l’accordo che esclude i rivenditori non autorizzati

Secondo quanto riportano gli incartamenti presentati dal Garante del Mercato e della Concorrenza, sull’ecommerce di Amazon solo 20 rivenditori potevano vendere prodotti a marchio Apple e Beats. Solo i rivenditori autorizzati, mentre quelli indipendenti non avevano accesso alla piattaforma. Sebbene comprassero regolarmente i prodotti dai grossisti.

L’accusa arriva il 14 luglio 2020, quando uno dei rivenditori esclusi da Amazon sporge denuncia. Sostiene che il 31 ottobre 2018 le due società americane hanno firmato un accordo per eliminare chi non si affilia ufficialmente ad Apple.

In Italia, i distributori all’ingrosso che vendono prodotti Apple sono molti. La Repubblica per esempio ricorda Ingram Micro Italy, Tech Data Corporation, Attiva, Daicom, Eds Group. E vendono i dispositivi della Mela ai negozi autorizzati Apple e a quelli Premium Apple (che fanno anche l’assistenza clienti), i quali possono ricevere i dispositivi anche direttamente dalla Mela. Ma i grossisti servono anche i rivenditori non autorizzati.

Ma Apple non fornisce solo i dispositivi, così come Amazon non offre solo i servizi del marketplace: entrambe vendono iPhone e Mac direttamente al pubblico. Fatturando rispettivamente 287 milioni di euro (Apple) e 1163 miliardi di euro (Amazon) l’anno.

L’Antitrust non ha creduto alle giustificazioni di Apple, che sostiene di aver stipulato quest’accordo per limitare la vendita di prodotti falsi. Inoltre la Mela ha fatto notare che i prodotti usati o ricondizionati non sono limitati. E nel giugno 2021 ha messo in pratica alcuni cambiamenti per ridurre il divario con i rivenditori non autorizzati.

L’Antitrust però non sembra convinta. Non solo commissiona la multa ma chiede che un accordo del genere non si ripeta. E che l’accesso alla piattaforma di ecommerce si basi solamente “su criteri di natura solo qualitativa, non discriminatori e applicati indistintamente a tutti i potenziali rivenditori”. Spagna e Germania hanno iniziato processi analoghi riguardo l’accordo Amazon-Apple.

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AGGIORNAMENTO DELLE 17.00

Di seguito la dichiarazione ufficiale di Amazon:

“Siamo in profondo disaccordo con la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e intendiamo fare ricorso. La sanzione comminata è sproporzionata e ingiustificata.  
Respingiamo le considerazioni dell’AGCM secondo cui Amazon tragga vantaggio dall’esclusione dei partner di vendita dallo store, poiché il nostro modello di business si basa sul loro successo. Grazie all’accordo con Apple, i clienti italiani possono trovare gli ultimi prodotti Apple e Beats sul nostro store, beneficiando di un catalogo più che raddoppiato, con offerte migliori e spedizioni più veloci”.

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Source
La Repubblica

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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