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Apple: la riparazione degli Phone potrà essere fai da te

Il programma si chiamerà Self Service Repair

Dal 2022 sarà possibile la riparazione fai da te degli iPhone.

Questa decisione di Apple all’insegna dell’apertura all’autonomia arriva a pochi giorni da un’altra, di segno del tutto opposto, che aveva fatto infuriare i riparatori di terze parti. E che riguardava nello specifico lo schermo dell’iPhone 13, come vi abbiamo raccontato in un altro articolo.

Prima di tornare su questa recente polemica, che non escludiamo possa venire ulteriormente alimentata dall’ultima decisione di Apple, veniamo proprio alla notizia più fresca. L’azienda di Cupertino nel 2022 lancerà il programma Self Service Repair, che consentirà la riparazione fai da te degli iPhone (e di tutti gli altri prodotti dell’azienda capeggiata da Tim Cook).

Cosa sappiamo del servizio che partirà ufficialmente l’anno prossimo? E perché il Self Service Repair dovrebbe ravvivare le proteste dei riparatori di terze parti, scoppiate col caso iPhone 13?

iphone

Il servizio Self Service Repair

L’annuncio è apparso in un post pubblicato sul blog di Apple mercoledì 17 novembre.

Il programma Self Service Repair permetterà ai clienti che hanno e necessarie competenze di riparare gli iPhone e gli altri strumenti Apple.

Il servizio sarà disponibile in un primo momento per le linee di iPhone 12 e iPhone 13, e presto anche per i Mac con chip M1.

Quando

Le riparazioni fai da te di iPhone e Mac potranno essere effettuate negli Stati Uniti già all’inizio del prossimo anno. E nel corso del 2022  il programma Self Service Repair sarà esteso ad altri Paesi.

La possibilità di intervento autonomo da parte dei clienti si sommerà ai 5000 Centri Assistenza Autorizzati Apple e alle 2800 aziende che fanno parte del programma Independent Repair Providers. E che hanno accesso a parti originali, strumenti e manuali.

Cosa si potrà riparare

Inizialmente, la riparazione degli iPhone tramite Self Service Repair riguarderà le parti che si danneggiano più frequentemente, come il display, la batteria e le fotocamere. Durante il 2022 la possibilità della riparazione si amplierà ad altre parti dei melafonini e dei prodotti Apple.

Jeff Williams, Chief Operating Officer della società, ha detto: “Ampliare l’accesso a parti originali Apple garantisce ancora più possibilità di scelta quando si ha bisogno di una riparazione.

Negli ultimi tre anni, Apple ha quasi raddoppiato il numero di centri di assistenza che hanno accesso a parti originali, strumenti e formazione Apple, e ora offriamo un’ulteriore opzione a chi desidera completare in autonomia le proprie riparazioni.”

Riparazioni fai da te degli iPhone: cosa bisogna sapere

Per riparare in autonomia un prodotto Apple, dopo aver consultato il manuale di riparazione si potrà inoltrare un ordine per chiedere le parti originali da sostituire tramite l’Apple Self Service Repair Online Store. E gli strumenti per effettuare la riparazione. Inoltre, chi restituisce una parte usata per il riciclo riceverà un credito spendibile nei successivi acquisti.

Inizialmente nello store si avranno a disposizione oltre 200 parti per effettuare le riparazioni più comuni degli iPhone 12 e degli iPhone 13.

riparazione iphone

Non un servizio per tutti

Tuttavia, leggiamo nel post di Apple, “Il servizio Self Service Repair è pensato per persone specializzate nell’assistenza tecnica che hanno le competenze e l’esperienza richieste per riparare dispositivi elettronici. Per la maggior parte della clientela, recarsi presso un fornitore di assistenza professionale con tecnici di assistenza certificati che usano parti originali Apple è il modo più sicuro e affidabile per ottenere una riparazione”.

Il problema della garanzia

Apple spiega che una riparazione maldestra può invalidare la garanzia. “I clienti coperti da garanzia, AppleCare+ o AppleCare Protection Plan, devono contattare Apple o richiedere assistenza ad un fornitore di servizi autorizzato.

Se una riparazione eseguita al di fuori delle reti di riparazione autorizzate di Apple non ha esito positivo o provoca danni al dispositivo, le riparazioni future presso gli Apple Store, la rete di fornitori di servizi autorizzati Apple e i centri di riparazione, potrebbero essere soggette a costi di assistenza fuori garanzia”.

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E i riparatori di terze parti?

L’annuncio del programma Self Service Repair è stato dato a pochi giorni da una rovente polemica.

In sintesi: un microcontrollore disabilita Face ID su iPhone 13 dopo la riparazione dello schermo. Nessun problema per i riparatori iscritti a Apple Authorized Service Provider o all’Independent Repair Provider Program: accedendo a un software proprietario, possono ripristinare Face ID.

Non così per i riparatori di terze parti. Che hanno levato un coro di proteste, appellandosi al “diritto alla riparazione”. Il problema sembra che si risolverà col rilascio dell’aggiornamento iOS 15.2, attualmente in fase di test.

Resta da capire se il programma Self Service Repair sarà adottato dai riparatori di terze parti dotati di buone competenze tecniche nei confronti dei prodotti Apple. O se questi ultimi saranno ulteriormente penalizzati da un servizio che permetterà a utenti più o meno abili di avventurarsi in riparazioni artigianali.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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