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La recensione di Oppo Find X3 Neo. Un vivace top di gamma

Oppo Find X3 Neo segue la strada tracciata dal suo predecessore. Il Find X2 Neo infatti aveva fatto breccia nei nostri cuori grazie ad un rapporto qualità/prezzo che aveva messo in difficoltà persino il modello Pro. Certo, non erano esattamente uguali – questo è evidente – ma Neo riusciva a performare bene in qualsiasi settore, fotocamera inclusa. Il modello 2021 non è da meno ma con una differenza importante: il costo. Lo smartphone si presenta sul mercato a 799€ che no, non sono pochi. La domanda però è un’altra: vale la cifra richiesta? Scopriamolo insieme in questa recensione di Oppo Find X3 Neo.

Oppo Find X3 Neo recensione

La serie Find X3 è composta da 3 modelli: la versione Lite, in vendita a 449€, Neo e poi Oppo Find X3 Pro, il super top di gamma sul mercato a partire da 1149,99€. Neo si posiziona in mezzo, tanto per costo quanto per caratteristiche. Rispetto al modello Pro perdiamo il display e gli scatti a 10-bit, il sensore che funge da microscopio e il particolare design della back cover con la piccola collina che nasconde la sporgenza del modulo fotocamera. Cosa rimane? Scopriamolo insieme.

Colorazione cangiante e finish originale

Oppo Find X3 Neo recensione design

La prima cosa che salta all’occhio è la colorazione: la versione Galactic Silver è cangiante con tonalità che vanno dall’azzurro al rosa all’arancione in base alla luce che lo colpisce. A questo aggiungente poi la finitura del vetro posteriore che è leggermente ruvida. All’inizio vi sembrerà piacevolmente strano dopodiché vi abituerete così tanto da chiedervi perché gli smartphone non adottino tutti la medesima soluzione, soluzione che per altro è a prova di ditate.
Il modello Galactic Silver è troppo per i vostri gusti? Niente panico: c’è la versione Starlight Black.

Oppo Find X3 Neo recensione display

Rimaniamo sul retro per parlare del modulo fotocamera che risulta rialzato solo di pochissimi millimetri, mentre sulla parte frontale troviamo il display da 6,55 pollici. Si tratta di un AMOLED con un rapporto schermo/superfici pari al 92,1%. L’esperienza d’uso risulta così immersiva, merito anche dell’ottima resa dei colori e della luminosità elevata che vi permette di usarlo in qualsiasi situazione. Non dimentichiamo poi i 90 Hz, che rendono il sistema ancora più fluido senza intaccare troppo l’autonomia. Se siete preoccupati di rimanere senza energia però sappiate che potete sempre impostare i 60 Hz dal menù delle Impostazioni.

Tutto questo è contenuto in un corpo sottile – solo 7,95 mm – e con un peso assolutamente interessante. I suoi 184 grammi infatti lo rendono piuttosto leggere e utilizzabile anche per lunghi periodi senza alcuna conseguenza.

Perfetto per il gaming

Oppo Find X3 Neo recensione gaming

Il processore Qualcomm Snapdragon 865, unito a 12 GB di RAM e a 256 GB di memoria interna, vi permettono di fare qualunque cosa, gaming incluso. I più esigente quindi possono cimentarsi con League of Legends Wild Rift avendo la certezza di non scendere mai sotto i 60 fps. Connessione permettendo. La vostra, sia chiaro. Lo smartphone infatti ha tutto quello che serve: 5G, WiFi 6, Bluetooth 5.2 e NFC, oltre naturalmente all’ingresso USB-C.
Ad essere assente è il jack da 3,5 mm ma poco male: potete usare un paio di auricolari wireless oppure lo speaker stereo che offre una buona qualità e un volume piuttosto alto.

A bordo troviamo due batterie da 2.250 mAh per un totale di 4.500 mAh. Ad accompagnarle il SuperVooc 2.0 che vi permette di passare da 0 al 100% in circa 30 minuti. Tranquilli però questo non significa che l’autonomia sia scarsa e venga bilanciata dalla ricarica rapida. In realtà Oppo Find X3 Neo si è comportato bene anche durante giornate molto intense, portandoci a sera senza alcuna difficoltà.

Il sistema operativo è Android 11 con la ColorOS 11.2 che ha raggiunto un livello di maturità tale da garantire ottime prestazioni ed una buona varietà di strumenti aggiuntivi come il Gestore Telefono per l’ottimizzazione dello smartphone in pochi tap. Non manca lo Spazio Giochi che vi permette di modificare alcune vitali impostazioni per ottenere il meglio durante le sessioni di gioco; le risorse di Find X3 Neo vengono concentrare quindi sul titolo aperto in quel momento, con la possibilità di mutare le notifiche e migliorare la reattività al tocco.

E la fotocamera?

Sul fronte fotocamera abbiamo un sensore frontale da 32 megapixel mentre sulla parte posteriori troviamo:

  • il principale da 50 MP, un Sony IMX766 con stabilizzazione ottica ed elettronica;
  • il grandangolare da 16 MP;
  • il teleobiettivo da 13 MP;
  • la macro da 2 MP.

Ma come si comporta la fotocamera? Il sensore principale si comporta proprio come quello di Oppo Find X3 Pro, garantendo ottimi scatti anche al calar del sole. Ottimo anche l’autofocus, sempre molto reattivo, così come il contributo offerto dalla doppia stabilizzazione.
La grandangolare invece perde l’autofocus e distorce un po’ i bordi ma nel complesso gli scatti risultano godibili.
Nella media invece il teleobiettivo, utile ma non eccelso, e la macro, da cui però non dovete aspettarvi grandi miracoli.

Molto bene il fronte video, in 4K, a 60 fps e con la stabilizzazione ottica ed elettronica.

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Oppo Find X3 Neo recensione: vale la cifra richiesta?

Negli ultimi anni abbiamo visto i flagship toccare nuove vette per quanto riguarda i prezzi, superando la “dolorosa” soglia dei 1.000 euro. Oppo Find X3 Neo dimostra che non serve arrivare a quella cifra per avere un top di gamma. Perché alla fine Neo è proprio questo: un flagship che perde qualcosina rispetto al suo fratello maggiore ma a cui nel complesso non manca davvero nulla: è robusto, elegante, cangiante, prestante, dotato di un’ottima batteria e con un comparto fotografico versatile. Insomma, cosa chiedere di più?

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  • Il comparto fotografico di find x3 neo consente di scattare foto e girare video in qualsiasi condizione di luce (ai...
  • Find x3 neo è dotato di 12gb di ram e del processore 5g qualcomm snapdragon 865, che consentono performance elevate ed...
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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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