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La recensione del Remake di The Last of Us Part I: finalmente il vero potenziale della PlayStation 5

Dal 2013 The Last of Us è diventato un vero e proprio fenomeno nel mercato videoludico. Che lo amiate o meno, il mondo del gaming è segnato da un pre e un post The Last of Us decretando una nuova epoca d’oro per gli action-adventure game nonché segnando un nuovo periodo di rinascita per Naughty Dog. Non deve dunque sorprendere che tutto ciò, insieme all’enorme successo di pubblico e critica, ha portato alla nascita di numerose versioni del gioco. Dalle diverse edizioni, alla remastered pubblicata nel 2014 su PlayStation 4, eccoci ora a un vero e proprio remake di The Last of Us part 1 in uscita esclusivamente (al momento) su PlayStation 5 e questa è la sua recensione.

Scopriamo cosa ha da riservarci questa nuova versione totalmente reinventata di The Last of Us e se vale la pena ripercorrere, ancora una volta, le avventure di Ellie e Joel.

La nostra recensione del Remake di The Last of Us Part I su PlayStation 5

Iniziamo subito col dire che il remake di The Last of Us Parte I non altera in alcun modo la storia che tutti noi conosciamo e se non fate parte di questo folto pubblico, eccovi un breve riassunto.

The Last of Us è ambientato in un futuro post-apocalittico dove l’umanità è stata colpita da un fungo altamente infettivo. Respirare le sue spore o entrare in contatto con i liquidi di un infetto (per esempio attraverso un morso), rende in breve tempo gli umani incapaci di pensare ed estremamente violenti. Il gioco racconta la storia di Joel, un sopravvissuto degli eventi che si ritrova, come molti cittadini, a vivere in ristrette zone di quarantena dopo che l’esercito ha iniziato a gestire con mano d’acciaio i pochi sopravvissuti all’apocalisse. Nonostante gli anni le speranze di una cura sono sempre più lontane fino a che non entra in scena Ellie, una ragazza adolescente immune all’infezione. Dentro di lei si cela il segreto di un possibile vaccino e sarà compito di Joel portarla in un centro specializzato per scoprire di più sulla sua preziosa immunità.

Da qui inizieranno una serie di eventi che li spingeranno a lottare per la sopravvivenza combattendo orde di “zombie” infetti e altrettanti uomini disperati disposti a tutto pur di salvarsi.

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Playstation The Last of Us Parte I - Remake PS5
  • Grafica migliorata:The Last of Us è stato completamente adattato usando le ultime tecnologie PS5 di Naughty Dog, per...
  • Caricamenti veloci:Oltre ai caricamenti iniziali quasi istantanei, il gioco può contare su caricamenti di passaggio...
  • Feedback aptico:Il feedback aptico del controller wireless DualSense caratterizza diversamente ogni singola arma....

Ormai un classico intramontabile

The Last of Us remake recensione

Come anticipato, il Remake di The Last of Us non altera la trama di gioco e al suo interno è inclusa anche Left Behind, l’espansione che racconta due avventure con Ellie come protagonista. Le novità del remake comprendono principalmente migliorie grafiche e di gameplay che si adattano alle potenzialità della PlayStation 5.

Tra le novità di questa versione troviamo:

  • Comparto grafico totalmente rinnovato e ricostruito per funzionare al meglio su PlayStation 5. Questo punto lo sviscereremo meglio nel prossimo paragrafo.
  • Controlli migliorati e funzionalità specifiche per il DualSense. Queste vanno dai trigger adattivi, come la resistenza quando si tende l’arco, al feedback aptico che si adatta a qualsiasi elemento del gioco, dalla lotta, alla pioggia e persino alle vibrazioni della voce dei personaggi. Tutto ovviamente a discrezione dei nostri gusti.
  • Meccaniche di gioco modernizzate. Questo punto si traduce in controlli migliorati, più fluidi e soddisfacenti. A questi si aggiungono anche una serie di opzioni di accessibilità ancora più ampie rispetto al gioco originale per godere al meglio di una narrazione già di per se coinvolgente
  • Modalità Speedrun tra le opzioni che abilità un timer in gioco per tenere traccia della durata del tempo in-game esclusi i filmati. Una modalità per chi vuole sfidare le proprie abilità e completare il gioco nel minor tempo possibile.
  • Difficoltà e permadeath. Tra le novità troviamo una serie di difficoltà sempre più impegnative compresa la modalità realismo già apparsa nella remastered. The Last of Us Part II porta invece in questo remake la morta permanente (sempre se lo vogliamo). Possiamo scegliere se alla morte di Joel o Ellie il capitolo ricomincerà d’accapo o se alla morte dei personaggi finisce il gioco e dovremo ricominciare tutto d’accapo.
  • AI migliorata. Una delle novità che abbiamo più apprezzato è stato l’update fatto all’intelligenza artificiale dei nemici che oltre a rendere più reali e complessi gli scontri ha reso più coinvolgenti le sequenze stealth per un grado di immersività davvero notevole
  • Dopo l’endgame e Left Behind. Questa versione di The Last of Us Part I, così come la remastered, comprende anche l’espansione Left Behind da giocare preferibilmente dopo la fine del gioco principale. Finire il gioco la prima volta sbloccherà tante nuove funzioni come la personalizzazione della partita successiva, per esempio con proiettili infiniti e sbloccando la “Nuova Partita +” con difficoltà ancora più impegnative

Finalmente un titolo puramente Next-Gen

The Last of Us remake recensione1

Ed eccoci dunque al punto più caldo di questo remake, il comparto grafico. Ciò che è stato fatto in questa versione di The Last of Us Part I è davvero eccellente, lontano anni luce dalla remastered del 2014. Se la rimasterizzazione si “limitava” a migliorare le texture e la resa di elementi grafici come luci e ombre del gioco originale, questa versione rappresenta un lavoro ad hoc ritagliato appositamente per PlayStation 5.

Definirlo un lavoro “realizzato da 0” ci è sembrato però un tantino esagerato. Siamo pur sempre di fronte al remake di un titolo uscito 9 anni fa, distante dai remake più corposi come quello di Resident Evil 3, realizzato a distanza di 20 anni. Tuttavia è innegabile che le migliorie grafiche e tecniche sono sensazionali. Tutto nel gioco è uno spettacolo per gli occhi, i personaggi, le animazioni, le ambientazioni, la vegetazione, luci, ombre, particelle… Ogni elemento è stato pensato e realizzato alla perfezione, il livello di dettaglio ci ha seriamente lasciati impressionati.

Abbiamo più e più volte interrotto la nostra sessione di gioco semplicemente per ammirare il paesaggio o cercare i dettagli minuziosamente. Lasciatevi dire che notare per la prima volta i rivoli di pioggia scivolare sul braccio di Joel è stato qualcosa di speciale. Forse per la prima volta, dopo 2 anni dall’arrivo della PlayStation 5, siamo di fronte ad un titolo puramente next-gen (o meglio, actual-gen).

Remake V Remastered

Per assaporare al meglio le migliorie grafiche abbiamo ri-giocato parallelamente alla remastered di The Last of Us Part 1 ed effettuato alcuni scatti della sequenza introduttiva del gioco per metterli a confronto con il remake.

Questa prima sequenza racchiude in se tutta una serie di migliorie che è possibile osservare a colpo d’occhio. Il nuovo motore grafico, supportato dall’hardware della PlayStation 5, è in grado di processare tantissimi elementi nuovi senza difficoltà, come dimostrano i dettagli e gli oggetti in più sul comodino o sulla testata del letto. La fisica e la resa di elementi come, in questo caso, i tessuti del letto è migliorata moltissimo restituendoci un feel meno cartoonesco e più reale. Altro elemento da notare è la resa della luce della lampada molto più realistica e vibrante.

In questa sequenza notiamo le migliorie e le modifiche legate ai volti dei personaggi. i modelli sono stati completamente rivisitati per donarci un realismo davvero senza pari. La quantità dei dettagli è ancora una volta impressionante, dal sudore, ai capelli, alle imperfezioni della pelle. Qui notiamo anche un cambio di stile legato alla luce. La scena e in generale tutto il gioco, presenta un tono più cupo e legato alle condizioni climatiche o ai momenti della giornata. In questa sequenza, per esempio, è notte fonda e la resa della luce della versione Remastered è stranamente surreale.

Anche qui notiamo i dettagli del volto e dei vestiti di Sarah. Questi ultimi sono semplicemente più reali, morbidi mentre i dettagli del viso ed elementi come il sudore ci fanno sentire lì in scena. 10 e lode Naughty Dog!

La recensione di The Last of Us Part 1 su PlayStation 5 in breve

The Last of Us Parte I su PlayStation 5 rappresenta forse il primo titolo puramente next-gen con elementi e dettagli grafici al di sopra delle nostre aspettative. Le performance del gioco su PS5 sono state impeccabili e anche se qualche bug non è mancato, l’esperienza è stata eccellente, appagante e mai così coinvolgente.

A questo punto la domanda sorge spontanea: ha senso acquistare a ben 79,99€ il remake di un videogioco visto e rivisto? Come anticipato, questo remake non apporta nessuna modifica al gioco originale in termini di storia o gameplay generale. Se perciò avete già giocato a The Last of Us Part 1 e vi è bastato, cercate pure un nuovo titolo da esplorare. Se invece siete tra i pochi che ancora devono assaporare questa grande perla del mondo del gaming, questa rappresenta un’occasione d’oro per farlo.

Se invece avete già giocato al titolo, avete acquistato tutte le versioni pubblicate e state pensando di provare anche il remake, non saremo certo noi a fermarvi. Il piacere visivo ed emozionale che questo remake potrà donarvi trascende qualsiasi cifra ed è anche un ottimo modo per osservare FINALMENTE cosa è in grado di fare la PlayStation 5.

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Daniele Cicarelli

Indigente giramondo con la grande passione per i videogiochi, l'Arte e tutte le storie Fantasy e Sci-Fi che parlano di mondi alternativi senza zanzare. Fermo sostenitore dell'innovazione, del progresso tecnologico e della superiorità del Tipo Erba. Dalla parte dei Villains dal 1991.

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