Il 27 novembre prossimo cadrà la ricorrenza annuale del Black Friday, il “venerdì nero” dedicato agli sconti e alle promozioni che dà il via allo shopping natalizio. Intorno a questa tradizione sono nate nel tempo storie e leggende, alcune delle quali sono state poi bollate come false. Qual è, dunque, la vera origine del Black Friday? Dove e come è nato?
Che cos’è il Black Friday?
Il primo venerdì dopo il Ringraziamento è soprannominato negli Stati Uniti Black Friday. In questa giornata le grandi catene propongono sconti e promozioni eccezionali (pensate che gli sconti possono arrivare anche all’80-90%, soprattutto online) al fine di incrementare le proprie vendite. Per questo motivo, tra le persone che fanno acquisti in occasione del Black Friday, una buona parte trascorre la notte in attesa fuori dal negozio in cui vuole fare acquisti, aspettando l’apertura delle porte.
Il Black Friday è seguito dal Cyber Monday, che cade il lunedì successivo e che, come si evince dal nome, è caratterizzato da grandi sconti relativi a prodotti di elettronica. Negli ultimi anni anche questa tradizione si è diffusa dagli Stati Uniti ad altre parti del mondo, arrivando fino in Italia. Solitamente, in questa giornata sono incentivati gli sconti e gli acquisti soprattutto per chi acquista online.
Le origini del nome
Come abbiamo anticipato, Black Friday è il nome informale che viene utilizzato per indicare il venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti, che si celebra il quarto giovedì di novembre. Molti attribuiscono la nascita dell’evento all’iniziativa dei grandi magazzini Macy’s. Nel 1924, infatti, organizzarono una giornata di sconti subito dopo il thanksgiving, richiamando una folla di persone e dando inizio alla stagione dello shopping natalizio.
Tuttavia, anche se già all’epoca il giorno dopo il Ringraziamento si associava a sconti e shopping sfrenato, il termine “Black Friday” non fu utilizzato fino a tempi più recenti, intorno agli anni ’80. Certamente la parola è nata negli Usa, ma ci sono alcune scuole di pensiero che spiegano in modi differenti l’origine del nome: vediamole insieme.
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Il “venerdì nero” è nato a Filadelfia?
Alcuni fanno risalire l’origine del termine Black Friday ad un modo di dire nato a Filadelfia. Sembra infatti che in quella città, come presumibilmente in molte altre città statunitensi, nella giornata del venerdì nero il traffico vada in tilt e la folla si accalchi in ogni angolo della strada. L’aria diventa irrespirabile e, soprattutto in passato, quando i gas di scarico erano molto più nocivi, lo smog era ovunque. Tuttavia questa non è la teoria più diffusa, anche se comunque mai smentita.
La teoria più accreditata: ecco com’è nato il Black Friday
Per la seconda scuola di pensiero, che è anche quella più verosimile, l’origine del Black Friday è da attribuire ai registratori di cassa e ai libri contabili dei negozi. Se vi state chiedendo in che modo, niente paura, ve lo spieghiamo subito!
In passato, quando ancora non esistevano i computer, i commercianti erano soliti registrare a mano le entrate e le uscite. Per le cifre in perdita, utilizzavano inchiostro rosso, mentre per i guadagni inchiostro nero. Solitamente, dal giorno successivo al Ringraziamento e con l’avvicinarsi del Natale, i registri iniziavano costantemente a “colorarsi” di nero: da qui il termine Black Friday.
Bufale e fake news
Nonostante il diffondersi di questa spiegazione, nel corso degli anni si sono diffuse fake news e bufale sull’origine del termine Black Friday.
Una di queste voci vuole che il termine “venerdì nero” sia nato dal fatto che la maggior parte dei dipendenti delle fabbriche si davano malati per poter approfittare degli sconti. Questa teoria è poco credibile, non solo perché non ha un riscontro nella realtà. Infatti, è inverosimile che a quel tempo, quando i diritti dei lavoratori erano molti meno rispettati e i guadagni nettamente minori, qualcuno si prendesse il lusso di darsi malato e perdere una giornata di retribuzione.
Altra diffusa bufala riguarda la tratta degli schiavi. Qualche tempo fa, infatti, in Italia ha iniziato a circolare su Facebook una teoria tanto strampalata quanto famosa. Il post recitava che il “Black Friday era il giorno in cui gli schiavi neri venivano esposti in luoghi pubblici per essere venduti a prezzi molto bassi”. Secondo la teoria, i compratori arrivavano in gran numero per acquistare quanti più schiavi possibile per le loro piantagioni o come domestici. I negrieri dovevano liquidare la rimanenza per poter subito ripartire per l’Africa e catturare nuovi schiavi. Questa fake news si ripropone ciclicamente ogni anno quando si avvicina il Black Friday: attenzione quindi a non cadere nel tranello!
Il Black Friday nel mondo: dove si usa e dove no?
Sappiamo perciò che il Black Friday nasce negli Stati Uniti. Ma in quali paesi, oltre all’Italia, è diffuso? Grazie soprattutto a internet e ad Amazon (che quest’anno lo ha addirittura anticipato), il Black Friday è conosciuto ormai in tutto il mondo, anche se con meno enfasi rispetto agli Stati Uniti, dove molte aziende concedono un giorno di ferie ai dipendenti per consentire loro di approfittare delle offerte e dove ogni anno si verificano fatti di cronaca spiacevoli legati al grande afflusso e alle liti che si verificano nei centri commerciali.
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