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Pam & Tommy: com’è la serie Disney+ con Lily James e Sebastian Stan

Pam & Tommy è disponibile su Disney+.

Dopo una spasmodica attesa, sono finalmente arrivati su Disney+ i primi tre episodi di Pam & Tommy, miniserie incentrata sulla vera storia della celebre distribuzione non autorizzata via internet di un sextape con protagonisti la star di Baywatch Pamela Anderson e il batterista dei Mötley Crüe Tommy Lee. Uno dei progetti più interessanti di questa stagione televisiva, in costante bilico fra delirante commedia e cupa critica sociale, fra sogno lisergico e profondo dramma umano, che per i primi tre episodi attualmente nel catalogo della piattaforma (a cui seguiranno altri 5 pubblicati a cadenza settimanale) può contare sulla preziosa regia di Craig Gillespie, che recentemente abbiamo visto all’opera negli acclamati Tonya e Crudelia.

Ed è proprio a Tonya che corre il pensiero durante questo primo scorcio di Pam & Tommy, per la guizzante umanità che viene rappresentata (non si indugia in scene di nudo e di sesso decisamente ardite), per il costante ricorso a una roboante colonna sonora composta da classici pop e rock e soprattutto per la fedele rappresentazione di un’altra icona americana (anche se canadese di nascita) che, proprio come la pattinatrice su ghiaccio Tonya Harding, ha vissuto una repentina ascesa nell’immaginario collettivo, seguita poi da un’altrettanto brusca caduta, scaturita proprio dalla diffusione del famigerato sextape.

In Pam & Tommy convivono quindi diverse anime: l’omaggio allo spirito degli anni ’90, ultima epoca priva di internet su larga scala e per molti anche l’ultima epoca davvero felice e spensierata che è dato ricordare, un viaggio dietro le quinte dell’industria pornografica alla Boogie Nights – L’altra Hollywood, alimentato soprattutto dai personaggi di Seth Rogen, Nick Offerman e Taylor Schilling, e il racconto della folle passione di due divi, così dirompente da fagocitare gli stessi protagonisti.

Pam & Tommy: il rocambolesco racconto della genesi del revenge porn

Pam & Tommy
Photo by: Erin Simkin/Hulu

Quella di Pam & Tommy è una storia apparentemente lontana anni luce da noi, ma in realtà strettamente legata a tematiche sulle quali fortunatamente oggi c’è maggiore attenzione rispetto al passato, come il revenge porn e il consenso. Una riflessione che trova la propria incarnazione in Rand Gauthier (Seth Rogen), operaio incaricato di effettuare alcuni lavori nella sontuosa villa di Tommy Lee che a seguito di uno dei tanti giramenti di testa della rockstar viene improvvisamente licenziato. Per vendicarsi dello sgarbo, Rand organizza una tragicomica incursione notturna nella dimora della coppia, durante la quale entra inaspettatamente in possesso del loro sextape. Gallina dalle uova d’oro? Macché. Nonostante l’appoggio del produttore e regista pornografico Michael Morrison (Nick Offerman), le case di distribuzione rifiutano di pubblicare il video, temendo la ritorsione legale delle due star. Da qui l’idea di arricchirsi sfruttando l’ancora acerba internet, far west senza regole e senza identità.

Pam & Tommy gioca continuamente con la moralità dello spettatore, facendo di tutto per rendere simpatico al pubblico quello che fondamentalmente è un incel antesignano dei tanti diffusori sul web di materiale intimo e privato, che hanno distrutto e continuano a distruggere vite. L’altro lato della medaglia è invece rappresentato da Pamela Anderson e Tommy Lee, che Lily James e Sebastian Stan mettono in scena con due prove sbalorditive per immedesimazione e intensità, cimentandosi anche in sequenze meravigliosamente grottesche, come l’esilarante dialogo di Lee con il suo pene eretto.

Nei primi episodi, i due protagonisti vivono la loro ardente storia d’amore e il loro matrimonio (arrivato appena 4 giorni dopo essersi conosciuti) inconsapevoli del dramma che verrà e soprattutto del loro imminente declino, con il grunge pronto a soppiantare l’hard rock e la carriera cinematografica di Pamela vicina al fallimento, anche a causa del clamoroso flop di Barb Wire.

Una guida per decifrare il presente

Pam & Tommy
Photo by: Kelsey McNeal/Hulu

Anche se Pamela Anderson ha fatto sapere di non aver gradito la miniserie, il punto di vista principale di Pam & Tommy è proprio quello dell’indimenticabile C.J. di Baywatch, che sul set e nel corso dei vari eventi promozionali vediamo continuamente circondata da bavosi produttori, il cui unico scopo è quello di inquadrare nel modo più conturbante possibile le sue forme. Emblematico in questo caso il taglio da parte della produzione di Baywatch di una delle poche sequenze dialogiche di C.J., ritenuta superflua nonostante i ripetuti sforzi di Pamela Anderson per ottenere una buona prova sul set.

Quello fra Pamela e Tommy è l’incontro di due personalità debordanti, che nonostante gli eccessi delle loro esistenze riscoprono attraverso la loro passione anche una sensibilità sopita e mai celebrata dalle telecamere, che li porta a momenti di inaspettata tenerezza, alternati a ripetuti e audaci coiti. Un’umanità imperfetta, nevrotica e contraddittoria, perfetto contraltare di una nascente società di repressi e insoddisfatti, pronti a calpestare vite e sentimenti per guardare dal buco della serratura ciò che possono solo sognare e a fare carte false per un piccolo posticino al sole.

Un plauso quindi a Disney+, apparentemente la piattaforma più distante possibile da questo genere di racconto, per avere portato in tutto il mondo (in collaborazione con Hulu) Pam & Tommy, che nella sua sfrontata goliardia, nel suo costante essere sopra le righe e nel suo ostentato divismo si rivela sorprendentemente una perfetta guida per decifrare il nostro enigmatico presente.

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Marco Paiano

Tutto quello che ho imparato nella vita l'ho imparato da Star Wars, Monkey Island e Il grande Lebowski. Lo metto in pratica su Tech Princess.

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