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Pdays 2022: quattro chiacchiere con i protagonisti

Abbiamo parlato con con Fabio Mosconi, Laurence A. Bannerman e Giuliano Caldo per capire presente e futuro della sosta.

Digitalizzazione, Innovazione e Connettività: le parole chiave dei Pdays 2022, ospitati il 22 e il 23 giugno dalla città di Firenze. Un evento che, dopo tre edizioni, continua ad attrarre professionisti, gestori, stakeholder, pubbliche amministrazioni ed industria del settore, riuniti con l’obiettivo di creare una rete, di confrontarsi e dare vita a nuove idee che possano migliora la sosta e la mobilità nel nostro Paese.

I Pdays 2022 raccontati dai protagonisti

Alla Stazione Leopolda del capoluogo toscano c’eravamo anche noi, e ne abbiamo approfittato per fare quattro chiacchiere con Fabio Mosconi, Presidente di AIPARK e Direttore Sosta e Parcheggi di ATM di Milano, Laurence A. Bannerman, Presidente EPA (European Parking Association) e Segretario Generale AiPark, e Giuliano Caldo, General Manager di EasyPark Italia.

E proprio EasyPark ha aperto la nostra chiacchierata, spiegando che no, EasyPark non è solo la più diffusa applicazione per la gestione e il pagamento della sosta su strisce blu. In realtà il gruppo supporta le città, gli operatori della sosta e le aziende nell’amministrare, pianificare e gestire i parcheggi e nell’attuare politiche di sosta razionali, volte a ridurre il traffico e l’inquinamento e a rendere le città più vivibili.

Dar vita a un ecosistema digitale del parcheggio apre un numero infinito di possibilità: migliora la parking experience di ogni automobilista e dà alle città l’opportunità di realizzare una ponderata pianificazione urbana. La nostra mission è rendere le città più vivibili: per farlo è necessario mettere a sistema in modo integrato i dati. Con i nostri strumenti siamo in grado di farlo e di contribuire così a realizzare una mobilità davvero più smart”, ha spiegato Giuliano Caldo, General Manager di EasyPark Italia.

Giuliano Caldo EasyPark
Giuliano Caldo, General Manager di EasyPark Italia

A testimoniarlo è la nuova funzionalità dedicata ai parcheggi sotterranei che utilizzano la tecnologia di riconoscimento automatico della targa. L’app EasyPark ora permette di verificare l’effettività disponibilità di posti liberi e di pagare la sosta con lo smartphone. Per sfruttare il servizio dovete solo attivare l’apposita opzione all’interno dell’applicazione. Ad oggi però sono solo 15 i parcheggi sotterranei compatibili che no, non si trovano né a Roma né a Milano: “Il motivo per cui in Italia siamo ancora indietro è la mancanza di infrastrutture in grado di supportare un servizio del genere. Molti edifici sono ancora obsoleti e poco digitalizzati, sebbene ci siano stati netti miglioramenti negli ultimi anni, dunque la barriera è più che altro tecnologica”.

A questa nuova funzione andranno ad aggiungersene molte altre. Ad esempio, in Europa è già possibile usare EasyPark per pagare la ricarica elettrica. Da noi probabilmente questa opzione arriverà più avanti, e no, non ci stupisce. In fondo rispetto agli altri Paesi siamo indietro anche sull’uso generale dello smartphone per il pagamento della sosta: “Nel nostro Paese, il primo ostacolo che si incontra è legato a una questione di mentalità”, spiega Caldo. “In Italia, il 20% delle transazioni relative alla sosta viene effettuato tramite smartphone. Nel resto d’Europa, siamo all’80%. Il trend è comunque positivo, con crescita annua pari al 50%, dunque siamo fiduciosi del fatto che sia solo una questione di tempo”, ha commentato Giuliano Caldo.

Ma quali sono gli altri ostacoli verso un sistema di gestione della sosta più evoluto?
A rispondere è Fabio Mosconi, Presidente di AIPARK e Direttore Sosta e Parcheggi di ATM di Milano: “La grande barriera è composta da due elementi. Una è fatta dalla rigidità della normativa. […] Mentre nel Nord Europa il posto auto che in certi orari è carico/scarico, poi diventa a pagamento, poi si trasforma per i residenti è una cosa che fanno tutti, in Italia non si può fare perché c’è una normativa, il codice della strada, che è un grande vincolo. Il secondo elemento di vincolo è il tema degli investimenti. Oggi c’è questa logica della demonizzazione dell’auto. Però evidentemente le auto ci sono, non possiamo nasconderle. C’è un tema di transizione e passaggio verso nuove forme di mobilità ma i problemi ce li abbiamo oggi. Quindi la politica da seguire dovrebbe essere che metto un obiettivo in fondo al tavolo ma da qua al fondo del tavolo ci arrivo con una serie di passaggi e questi passaggi devono permettere la transizione delle strutture di parcheggio, che da contenitori di auto devono passare ad hub di servizi, dove trovo, ad esempio, lo sharing, la modalità alternativa, i servizi alla vettura, ecc. Per fare queste cose ci vuole del tempo, bisogna credere in questo obiettivo.”

Mosconi FOTO
Fabio Mosconi, Presidente di AIPARK e Direttore Sosta e Parcheggi di ATM di Milano

Il tema della sosta poi non è certo un tema destinato a scomparire nel tempo. Perché è vero che si punta alla mobilità alternativa ma è anche vero che continueremo, almeno in parte, ad usare le autovetture, seppur elettriche:Il tema dell’elettrico è un tema che ci accompagnerà da qua al 2030-2035. E, a meno che non ci si inventi qualcosa di particolare, l’auto per essere ricaricata dovrà essere in sosta quindi le nostre strutture devono adattarsi a questa cosa in modo da poter raggiungere questo obiettivo”, spiega Mosconi.

Mentre il Presidente di AIPARK ci illustra la sua visione sulla mobilità elettrica e sul futuro non possiamo però fare a meno di pensare a quella che è l’attualità del mondo della sosta. Insomma, i Pdays 2022 ci mostrano quello che sarà ma, accanto a innovazione e digitalizzazione, dobbiamo tenere in considerazione i problemi odierni dei cittadini. E no, non si riducono unicamente alla ricarica di una nuova fiammante ed ecologica auto elettrica.
Approfittiamo quindi della presenza di Mosconi, e del suo ruolo di Direttore Sosta e Parcheggi di ATM, per affrontare un tema caro un po’ a tutti gli automobilisti: le multe. Soprattutto perché a Milano, da qualche tempo, gli ausiliari del traffico hanno smesso di lasciare l’avviso di accertamento, elemento che penalizza tutti coloro che si spostano con vetture a noleggio o elementi appartenenti alla flotta aziendale.
Non c’è nessun obbligo, secondo il codice della strada, di collocare nessun accertamento dell’infrazione sul veicolo. […] La città di Milano ha nelle sue modalità di pagamento il parcometro, l’app, ecc. Oggi l’equilibrio che esiste nel post-pandemia rispetto alle modalità di pagamento della sosta vede avere una ripartizione tra coloro che pagano al parcometro e coloro che pagano con le app del 50 e 50. Del 50% che paga al parcometro, il 60% paga con le carte e il 40% paga con la moneta. È chiaro che è una particolarità di Milano, e il resto dell’Italia non è così, però evidentemente le abitudini del cliente stanno cambiando in una logica di modernizzazione tecnologica che non è il fogliettino di carta. Per essere paperless fino in fondo la scelta che abbiamo fatto è stata quella di creare l’app del Fascicolo del Cittadino che adesso ha introdotto anche i veicoli non di proprietà personale. E ti consente in tempo reale di fare tutto. […] È chiaro che c’è sempre una fettina [di utenti che non la usa o non riesce a usarla] ma non possiamo bloccare un’idea così, a misura di utente.”

pdays 2022 Laurence Bannerman
Laurence A. Bannerman, Presidente EPA e Segretario Generale AIPARK

Tutto questo però riguarda la sosta in strada. Ma i silos?
Noi abbiamo in Italia un deficit pazzesco di posti in struttura perché abbiamo avuto per 30 anni delle politiche che hanno detto ‘Le macchine vengono attirate dai parcheggi in struttura’. Tutte quelle città che hanno parcheggi in struttura oggi sono facilitate nella creazione di soluzioni alternativa. –  spiega Laurence A. Bannerman, Presidente EPA e Segretario Generale AIPARK – Una volta portai a Barcellona un assessore. Siamo andati a spasso nel centro di Barcellona e mi ha guardato dicendo ‘Vedi? Te l’ho sempre detto! Non mi ascoltate. Si può avere le città che sono tutte pedonali’  e gli ho risposto ‘Sì, hai ragione ma sai cosa permette tutto questo? Sotto ci sono 150.000 posti auto e più linee di metropolitana, più tram, più servizi’. C’è un sistema di infrastrutturazione che permette una cosa diversa. E questo è quello che dobbiamo fare in Italia. Dobbiamo ragionare su come vogliamo le nostre città tra 5-10 anni. Per fare questo non si può non usare una leva tariffaria ma ci vuole un piano.”

A concludere la nostra chiacchierata ai Pdays 2022 è Fabio Mosconi:La sosta è una strategia. La sosta dovrebbe essere utilizzata dalle Pubbliche Amministrazioni non come uno strumento per appianare il bilancio ma come uno strumento per pianificare un sistema di mobilità. […] Bisogna fare lo sforzo di lavorare con le amministrazioni. Bisogna fare lo sforzo di far capire alle amministrazioni qual è l’opportunità che può offrire una gestione della sosta.”

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