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Pesce d’aprile! Perché si festeggia, quali sono stati gli scherzi più celebri

Tutti in guardia: oggi è il primo aprile

Cari lettori, come si fa a parlarvi della ricorrenza di oggi, in un mondo nel quale è sempre più difficile distinguere il falso dal vero?

Il deepfake ci mostra papi con piumoni alla moda ed ex presidenti americani arrestati (occhio, peraltro, perché una delle due potrebbe presto diventare realtà).

E le fake news si intrecciano alle notizie autentiche con sempre maggior disinvoltura. Anche noi, lo confessiamo, nelle scorse ore siamo stati tentati di scrivere un articolo-bufala per prendervi bonariamente in giro (giuriamo che vi avremmo svelato tutto nelle ultime righe). Ma correvamo il rischio che, chi non ci avesse letto per intero, ci avrebbe preso per gli ennesimi dispensatori di frottole.

Ebbene sì, oggi è il primo aprile, ed è consuetudine fare e ricevere scherzi. E, l’attimo prima che finisca in rissa, dire (o sentirsi dire) “Pesce d’aprile!”

Ma cos’è il pesce d’aprile? Perché si chiama così? E quali sono state, nella storia, alcune delle burle più celebri?

1 aprile

Il pesce d’aprile: cos’è, dove nasce

Beh, cosa si intenda per pesce d’aprile è noto a tutti: si tratta della tradizione, diffusa in svariati Paesi del mondo, di architettare scherzi (privati o pubblici) per la giornata odierna, ovvero il primo di aprile.

Più intricato è rispondere al perché si chiami così, e risalire a quando e dove sia nata la ricorrenza.

Sulla nascita della tradizione non ci sono pareri concordi. Prendendo le teorie più accreditate, una la fa risalire alla prima metà del Trecento. Quando pare che l’allora patriarca di Aquileia, Bertrando di San Genesio, avrebbe salvato il papa che stava soffocando dopo avere inghiottito una lisca di pesce. Per commemorare il salvataggio, il papa avrebbe deciso che il primo aprile ad Aquileia sarebbe stato vietato il pesce. Ma in effetti mancherebbe ogni aggancio all’aspetto scherzoso della ricorrenza.

Un’altra e più persuasiva teoria risale al fatto che prima dell’adozione del calendario gregoriano (nel 1582), in Europa il Capodanno si celebrava proprio nel giro di giorni intorno al primo aprile. Dopo che Gregorio XIII lo ha spostato al primo gennaio, ecco iniziare una curiosa usanza. Quella di consegnare pacchi senza regalo al loro interno il 1° aprile, per ricordare la festa che fu.

La diffusione

Da più di 500 anni il pesce d’aprile è il giorno più importante per i burloni di mezzo mondo.

La ricorrenza si celebra infatti in quasi tutti i Paesi d’Europa, e in altri come Stati Uniti, Brasile e Australia.

Altrove, esiste una festa identica ma spostata in altra data. In Messico, ad esempio, si celebra il 28 dicembre, e in India un giorno prima rispetto alla nostra tradizione, il 31 marzo.

Nei paesi anglofoni la festa è l’April fool’s day, ovvero il Giorno degli scemi d’aprile.

Più divertente la denominazione scozzese, Gowkie Day (da gowk, cuculo). Ed è nato qui lo scherzo di attaccare nella schiena dei malcapitati un bigliettino con su scritto kick me (dammi un calcio).

Ma quali sono stati alcuni dei più celebri e riusciti pesci d’aprile?

Alcuni celebri pesci d’aprile

Nel 1978 appare nel porto di Sydney un enorme iceberg trainato da una barca. Un tizio del luogo, Dick Smith, spiega di aver portato in Australia un iceberg da trasformare in cubetti di ghiaccio che avrebbe rivenduto. Ma il presunto iceberg altro non era se non un blocco di plastica ricoperto di schiuma da barba e schiuma antincendio.

Nel 1992 è stato fatto credere ai passeggeri di un volo destinato a Los Angeles di essere atterrati a Chicago.

Due anni dopo, nel 1994, la rivista di settore PC Computing ha pubblicato uno scoop clamoroso: Internet era stato vietato a chi si trovasse in stato di ebbrezza.

Nel 1998 l’Alabama dichiara che il pi greco, numero troppo complesso, era stato abolito e sostituito dal 3.

Nel medesimo anno, Burger King lancia sull’Usa Today il rivoluzionario Left-Handed Whooper, l’hamburger per mancini.

Saltiamo infine al 2010, quando Google per un giorno ha cambiato nome in Topeka. Si è trattato di una specie di estinzione di un debito, perché l’anno precedente la città di Topeka, nel Kansas, si era fatta chiamare (sempre per un giorno) Google, perché l’azienda la scegliesse come luogo in cui attivare un servizio in via sperimentale.

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E in Italia?

Tra i pesci d’aprile nel nostro Paese, uno dei più celebri è senz’altro quello del 1961, quando il quotidiano La notte aveva annunciato una notizia sorprendente: a Milano sarebbe entrato in vigore l’obbligo di mettere la targa a tutti i cavalli.

Anche se il migliore scherzo riguarda una tradizione italiana ma è stato architettato in Inghilterra nel 1957. Quando il programma della BBC Panorama aveva messo in onda un documentario che avrebbe mostrato una vastissima fioritura di… spaghetti.

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Autore

  • Claudio Bagnasco

    Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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