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Pirateria: TNTVillage deve rimuovere tutti i contenuti

Lo ha deciso il Tribunale di Milano

Il Tribunale di Milano ha dato un colpo alla pirateria: TNTVillage dovrà rimuovere tutti i suoi contenuti. Finisce così una querelle, su cui torneremo, iniziata nel 2018.

Quello della pirateria è un argomento sempre sensibile, e duro a passare di moda. Infatti ogni volta che si pubblica un nuovo report o sondaggio, gli esiti sono sorprendenti. Lo scorso maggio, ad esempio, vi avevamo parlato di uno studio di Time2play, secondo cui il 63,8% del campione intervistato ha scaricato file attraverso i torrent o è solito guardare film e serie TV in streaming su siti illegali.

Nel mese successivo, a giugno, vi abbiamo dato conto di un’indagine Ipsos per conto di FAPAV, Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali. Da cui è risultato che nel 2021 il 43% degli italiani ha fruito di contenuti audiovisivi illegali.

Ma oggi viene dato l’ultimo colpo al principale sito italiano di file torrent, e con lui alla pirateria: TNTVillage dovrà rimuovere tutti i suoi contenuti fuorilegge.

Vediamo cosa ha deciso il Tribunale di Milano, e ricomponiamo cronologicamente una vicenda giudiziaria iniziata nel 2018.

pirateria digitale

Pirateria: TNTVillage deve rimuovere i suoi file

Il Tribunale di Milano ha accolto la richiesta dell’Associazione Italiana Editori (AIE) e della già citata FAPAV. Dunque TNTVillage dovrà rimuovere tutti i suoi contenuti.

Sì, perché TNTVillage aveva chiuso i battenti già nel 2019. Ma, come aveva dichiarato il suo amministratore delegato, “lasciando però aperto l’accesso al download di libri, film e altri contenuti protetti attraverso un link apposito pubblicato sulla home page“.

Ora, invece, nessun file che origina da TNTVillage potrà più essere fruibile. Ma cos’era TNTVillage, e che ruolo ha avuto per gli utenti italiani della Rete?

Lo spirito di TNTVillage

TNTVillage nasce nel 2005 su impulso di Luigi Di Liberto, responsabile dell’associazione Scambio Etico. Il cui nome è evidentemente già un programma: l’idea alla base del progetto non era quello di favorire la pirateria, ma di permettere con TNTVillage uno scambio più libero dei saperi.

Libero sì, ma alle spalle degli editori e degli autori, che hanno una percentuale di ingressi da ogni libro, film o album musicale venduto.

L’idea di Di Liberto, insomma, era quella di aggirare il diritto d’autore. Offrendo la possibilità di fruire gratuitamente di una quantità vastissima di contenuti (135.000 titoli di libri e 230.000 film protetti dal copyright), secondo la logica orizzontale del peer-to-peer.

E la già citata inclinazione dei nostri connazionali ai contenuti illegali ha premiato TNTVillage: si sono calcolati più di un milione di utenti.

La battaglia legale

La battaglia legale di un gruppo di editori (tra cui Mauri Spagnol, Chiare Lettere, Rai Cinema, Eagle Pictures, Guanda, Garzanti, Longanesi e l’Associazione Italiana Editori) era iniziata nel 2018, inizialmente con una serie di accertamenti.

L’anno successivo, il 2019, è stata la volta del ricorso di AIE e FAPAV, che hanno chiesto la chiusura per pirateria di TNTVillage e la rimozione dei contenuti.

Ottenendo, come abbiamo visto, una vittoria monca: sito chiuso nel settembre del 2019, ma contenuti ancora fruibili dalla home.

La sentenza del Tribunale di Milano

Le cose cambiano con la recentissima sentenza del Tribunale di Milano, per la quale tutti i contenuti di TNTVillage dovranno essere rimossi.

Sarà dunque la vera chiusura di TNTVilage (ma c’è chi dice che, per chiunque ritenga etico  – o semplicemente comodo ed economico – aggirare il copyright, i contenuti si trasferiranno semplicemente ad altri e meno rintracciabili indirizzi).

I commenti

Evidentemente soddisfatti della sentenza AIE e FAPAV.

Ricardo Franco Levi, direttore dell’Associazione Italiana Editori, ha detto: “Accogliamo con viva soddisfazione la decisione del Tribunale di Milano. Si tratta di una sentenza che riguarda non soltanto il caso specifico di TNTVillage, ma anche alcuni punti di diritto di grande interesse, dal momento che mette sullo stesso piano i file caricati dall’amministratore e quelli caricati dagli utenti della piattaforma.

AIE continuerà a battersi per contrastare ogni forma di pirateria e questa sentenza va nella direzione auspicata”.

Parole simili quelle di Federico Bagnoli Rossi, presidente FAPAV. Bagnoli Rossi ha commentato così: “Si conclude positivamente una lunga battaglia giudiziaria che rappresenta un importante successo condiviso che va a collocarsi in uno scenario più ampio e che certifica come il fare sistema nella tutela delle opere di ingegno possa portare ancor più importanti risultati.

Tramite questa sentenza viene ribadito nuovamente come l’illecita messa a disposizione online delle opere creative rappresenti una grave violazione che comporta una pericolosa limitazione allo sfruttamento dei diritti ad essa collegati, con un preoccupante pregiudizio economico non solo per l’industria culturale ma per il Sistema Paese nel suo complesso”.

Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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Autore

  • Claudio Bagnasco

    Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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