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Qatar 2022, guida ai Mondiali: tabellone, favorite e possibili sorprese

Iniziano oggi i Mondiali di calcio di Qatar 2022: la nostra guida a questo attesissimo evento.

«Forse non sarà una canzone a cambiare le regole del gioco. Ma voglio viverla così quest’avventura, senza frontiere e con il cuore in gola». Cominciava così Un’estate italiana, brano ufficiale dei Mondiali di Italia ’90 firmata cantato da Edoardo Bennato e Gianna Nannini e colonna sonora di un’intera generazione di appassionati di calcio. L’ultima immagine che ci è dato ricordare di un’Italia felice e rigogliosa, a cui non si può che guardare con un pizzico di malinconia nel momento in cui prendono il via i Mondiali di Qatar 2022, i secondi consecutivi senza la nazionale italiana e i primi giocati di inverno, nonché l’ennesimo evento sportivo funestato da svariate frontiere geografiche, politiche e mentali.

Con la cerimonia di apertura (in diretta dalle 15:30 su Rai 1 e Rai Play), seguita dal match inaugurale fra i padroni di casa del Qatar e l’Ecuador, prende il via un’edizione bizzarra e controversa dell’evento calcistico più seguito al mondo, segnata da polemiche che non si limitano al versante sportivo. A seguito di eventi che eufemisticamente potremmo definire poco trasparenti (su cui si sta faticosamente cercando di fare luce), la FIFA ha assegnato l’organizzazione della sua competizione più importante a un Paese con una cultura calcistica poco radicata, la cui nazionale ha debuttato solo nel 1970 e si affaccia per la prima volta oggi al palcoscenico più prestigioso.

Questo ha portato a uno stravolgimento del calendario calcistico, con un’interruzione di due mesi dei campionati data causata dalla necessità di giocare per la prima volta i Mondiali fra novembre e dicembre, per evitare le temperature asfissianti del resto dell’anno in Qatar. Ma le polemiche non finiscono qui. Come vi abbiamo raccontato, i Mondiali di Qatar 2022 sono contrassegnati da morti sul lavoro, mancato rispetto dei diritti umani e dichiarata discriminazione della comunità LGBTQ+.

Un altro Mondiale senza Italia: le regole e dove vederlo

Qatar 2022

«Lo so. È tutto sbagliato. Noi non dovremmo nemmeno essere qui. Ma ci siamo», dice Sam a Frodo ne Il Signore degli Anelli – Le due torri. Ed è con questo spirito che ci approcciamo a una competizione che entrerà comunque negli almanacchi e riempirà in ogni caso le pagine dei giornali e i titoli delle principali trasmissioni, influenzando il dibattito delle prossima settimane. Anche senza Italia, nonostante il sangue versato per costruire avveniristiche cattedrali nel deserto in cui ospitare le partite e pur in presenza di grottesche e anacronistiche limitazioni imposte ai tifosi, diretti in Qatar da tutto il mondo per incitare le loro nazionali.

I Mondiali di Qatar 2022 cominciano oggi 20 novembre e si concluderanno il 18 dicembre, con l’ambitissima finale di Lusail, fissata alle 16:00 italiane. Per il nostro Paese, i diritti di trasmissione dell’evento sono della Rai, che manderà in onda tutte le partite e diversi programmi di approfondimento sulle sue reti e sulla piattaforma streaming RaiPlay. Quello che inizia oggi è il primo mondiale con 5 sostituzioni a partita e l’ultimo a 32 squadre; dalla prossima edizione (che si svolgerà nel 2026 in Messico, Canada e Stati Uniti) le partecipanti saranno 48. Ci auguriamo che fra queste ci sarà anche l’Italia, assente dal 2014.

La formula è inalterata rispetto alle edizioni precedenti. Le nazionali sono divise in 8 gironi da 4 squadre ciascuno; ad accedere alla fase a eliminazione diretta saranno le prime due squadre di ogni raggruppamento. In caso di arrivo a pari punti fra due o più squadre di un gruppo, a determinare la classifica saranno nell’ordine:

  • differenza reti
  • gol fatti
  • punti negli scontri diretti tra le squadre interessate
  • differenza reti negli scontri diretti tra le squadre interessate
  • gol fatti negli scontri diretti tra le squadre interessate
  • classifica fair play
  • sorteggio

Qatar 2022: le squadre favorite

Lionel Messi

Dagli ottavi si fa sul serio, e ci si avvicina un passo alla volta alla Coppa del Mondo. Come sempre, in caso di parità alla fine dei tempi regolamentari sono previsti i supplementari ed eventualmente i calci di rigore. Ma chi alzerà la Coppa in Qatar?

Le favorite d’obbligo sono 3: l’Argentina di Lionel Messi, che con ogni probabilità è al suo ultimo mondiale; il Brasile di Neymar, all’inseguimento del Mondiale dal lontano 2002; la Francia campione in carica di Kylian Mbappé. Tre stelle che non a caso militano tutte nel Paris Saint-Germain, squadra di proprietà dell’emiro del Qatar Hamad bin Khalifa Al Thani e presieduta dall’imprenditore qatariota Nasser Al-Khelaïfi, protagonista di alcuni dei maggiori colpi di mercato degli ultimi anni.

Nessuna delle favorite è però esente da problemi. Il Brasile può contare su star come Vinícius Júnior e sulla saracinesca Alisson, ma deve anche fare i conti con una selezione meno talentuosa del solito e con una difesa abbastanza logora, in cui gli juventini Alex Sandro e Danilo convivono con Thiago Silva e Dani Alves. L’Argentina si appoggerà sul suo leader e su uomini di sicuro affidamento come Ángel Di María, Lautaro Martínez e Paulo Dybala, ma deve anche scontrare le assenze di Nicolás González e Joaquín Correa e un reparto arretrato non irreprensibile. Falcidiata dalle assenze anche la Francia, costretta a fare a meno di Paul Pogba, N’Golo Kanté, Presnel Kimpembe e Christopher Nkunku e soprattutto del Pallone d’Oro Karim Benzema, estromesso da Qatar 2022 poche ore fa per un infortunio muscolare.

Dietro di loro, scalpitano la giovane Spagna di Pedri e Davi, l’inossidabile Germania, l’Inghilterra in cerca di riscatto da Euro 2020 e l’agguerrito Portogallo di Cristiano Ronaldo, alla sua Last Dance mondiale segnata dalle polemiche con il suo Manchester United.

Qatar 2022: il tabellone completo

Qatar 2022 tabellone

Come potete vedere dal tabellone di Qatar 2022 qui sopra, già dai gironi sono previste partite di cartello del calibro di Germania-Spagna, Portogallo-Uruguay e Croazia-Belgio (seconda e terza classificata ai precedenti Mondiali di Russia 2018). Con l’arrivo della fase a eliminazione diretta, questi scontri fra titani diventeranno poi l’ordine del giorno. In caso di qualificazione a posizioni invertite nei rispettivi gironi, già agli ottavi potremmo infatti trovarci di fronte a vere e proprie finali anticipate come Francia-Argentina, Inghilterra-Olanda o Brasile-Portogallo.

L’ordine di arrivo nei gironi traccerà il cammino verso la Coppa delle squadre qualificate per gli ottavi di finale. In caso di arrivo nella stessa posizione (entrambe prime o entrambe seconde), la Francia potrà incontrare Argentina e Brasile solamente in un eventuale finale. In caso di percorso privo di intoppi, le due sudamericane si incontreranno invece in semifinale. Non è da escludere neanche una suggestiva finale fra Messi e Cristiano Ronaldo, che diventerebbe un clamoroso confronto fra i due più grandi campioni di un’intera generazione: per permettere ciò, Argentina e Portogallo devono superare il girone nella stessa posizione e vincere tutte le sfide a eliminazione fino alla finale. Tecnicamente possibile anche una finale fra Francia e Croazia, rivincita di quella del 2018: per renderla possibile, Mbappé e compagni devono superare il girone in una posizione diversa da quella della compagine capitanata da Luka Modrić.

Qatar 2022: possibili sorprese e rivelazioni

Xavi Simons

Come in ogni mondiale, anche a Qatar 2022 le sorprese sono dietro l’angolo. Fra le squadre in grado di stupire c’è sicuramente la Serbia, che pur con un rivale scomodo come il Brasile nel girone può andare lontano grazie anche agli juventini Filip Kostic e Dusan Vlahovic e al laziale Sergej Milinkovic-Savic. Senza dimenticare outsider di lusso come Uruguay, Croazia e Belgio, da tenere in considerazione c’è anche la Danimarca, che dopo aver dominato il girono di qualificazione potrebbe regalare sorprese a 30 anni di distanza dal trionfale Euro 1992. Da sottolineare inoltre una statistica negativa per la Francia e una rincuorante per il Qatar campione d’Asia: negli ultimi 5 mondiali, per ben 4 volte la squadra campione in carica non ha superato il girone (unica eccezione il Brasile nel 2002); viceversa, escluso il Sudafrica del 2010, la squadra padrona di casa è sempre arrivata almeno agli ottavi.

Fari puntati anche su tanti giovani in cerca di consacrazione. Fra questi spicca indubbiamente il centrocampista 19enne Xavi Simons, ex bambino prodigio olandese passato dal Barcellona al Paris Saint-Germain e successivamente al PSV, dove in questa stagione sta confermando tutte le sue potenzialità. Da tenere d’occhio anche l’attaccante 18enne tedesco Youssoufa Moukoko, erede del fenomeno Erling Haaland al Borussia Dortmund. In cerca della ribalta mondiale anche il 18enne attaccante australiano Garang Kuol (che da gennaio sarà del Newcastle), il 19enne difensore portoghese António Silva e l’ala 18enne del Costa Rica Jewison Bennette, autore dell’assist per il gol di Joel Campbell che ha portato la selezione a Qatar 2022. Osservati speciali dai principali club sono anche l’attaccante svizzero classe 2000 Noah Okafor, il suo coetaneo centravanti canadese Jonathan David e i due centrocampisti statunitensi Yunus Musah e Giovanni Reyna, entrambi del 2002.

La parola al campo

Qatar 2022

«Quel sogno che comincia da bambino e che ti porta sempre più lontano non è una favola, e dagli spogliatoi escono i ragazzi e siamo noi», recita la già citata Un’estate italiana. Una frase che ci ricorda che, nonostante il business sfrenato e il divismo imperante nell’ambiente, al fischio d’inizio tutto ciò che non è calcio finisce in secondo piano, per dare spazio a bambini diventati adulti di successo e capaci di coronare il loro sogno di giocare i mondiali. Bambini che non vogliono smettere di sognare e che quel mondiale adesso vogliono provare a vincerlo.

«Non ho mai visto una valigia piena di soldi segnare un gol», era solito dire il leggendario Johan Cruijff. Il migliore augurio che possiamo fare a Qatar 2022 e a tutti i convocati delle 32 nazionali in gara è quindi quello di farci dimenticare per un mese il marciume che circonda questa edizione dei Mondiali e di farci vivere ancora una volta tante notti magiche.

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Marco Paiano

Tutto quello che ho imparato nella vita l'ho imparato da Star Wars, Monkey Island e Il grande Lebowski. Lo metto in pratica su Tech Princess.

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