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La recensione di Ender Lilies Quietus of the Knight: uno splendido mondo in rovina

Il titolo si presenta come un eccezionale metroidvania moderno

Dopo aver trascorso diverso tempo in accesso anticipato, Ender Lilies Quietus of the Knight è uscito finalmente su Steam e Nintendo Switch e si prepara ad approdare anche sulle console PlayStation e Xbox. Abbiamo vagato a lungo per le strade e corridoi del regno morente di Finis siamo pronti a proporvi la nostra recensione di questo particolarissimo metroidvania.

Ender Lilies Quietus of the Knight: un mondo in rovina

Quello che propone Ender Lilies è un prodotto che mischia diversi elementi già visti a più riprese sul mercato, ma con tocco stilistico e una consapevolezze delle meccaniche di gioco tale da renderlo un videogioco quasi perfetto. Ci troviamo al cospetto di un metroidvania che prende il meglio da tutti i suoi predecessori illustri: dentro Ender Lilies c’è molto di Hollow Knight, un po’ di Salt & Sanctuary e persino un pizzico di Dark Souls, nel mondo in cui la storia del gioco viene narrata attraverso le mappe.

Il setting non lascia dubbi agli appassionati: ci troviamo nell’ormai morente regno di Finis, afflitto dall’impurità, una sorta di maledizione che emerge dal corpo dei corrotti come un tumore, rendendoli completamente folli e incapaci di morire naturalmente, condannati a vagare fino a quando non verranno purificati. Questo è il compito della nostra candida protagonista Lily, una creatura quasi eterea e completamente priva di memoria.

Ender Lilies Quietus of the Knight

Il punto di forza di Ender Lilies è quello di non essere una copia carbone dei giochi da cui trae ispirazione. Il gioco infatti riesce ad interiorizzare le lezioni dei “maestri di genere” per proporre un’esperienza originale e unica nel suo genere, complice una direzione artistica stellare unita ad una colonna sonora che restituisce al 100% il senso di malinconia che il regno di Finis, oramai oltre il decadimento, dovrebbe trasmettere.

Sotto questo profilo, una delle prime cose che salta all’occhio di questo gioco è la bellezza delle mappe e dei fondali che ci troveremo a percorrere mentre ci faremo strada tra orde di mostri e cavalieri caduti. I livelli sono tanti (più di quanti non ci saremmo aspettati) e variegati, ognuno di essi curato nei minimi particolari. Non ha caso abbiamo parlato di narrazione ambientale.

Un mondo e una storia

La storia del mondo che ci circonda inizialmente sarà del tutto impenetrabile, al punto che ci siamo trovati piuttosto confusi riguardo a quello che il gioco steste cercando di raccontarci. Una sensazione che fortunatamente non è durata a lungo dato che il racconto si è mano a mano dischiuso davanti a noi, nel modo in cui sono caratterizzate le varie parti dei livelli che attraverseremo, e soprattutto grazie ai boss e ai mini boss sconfitti.

Ogni volta che riusciremo nell’impresa di abbattere uno di questi potenti avversari verremo ricompensati con un breve filmato volto a ripercorrerne il destino, che lo ha condotto verso la sua triste fine. Si tratta di uno stile narrativo particolarmente caustico, che ci ha fatto sentire il peso di ogni singola uccisione, dato che quasi ogni boss ha un background con cui è facile empatizzare e ben calato nel contesto in cui si trova.

Ender Lilies Quietus of the Knight

Da questo punto di vista aiuta una gestione della mappa piuttosto riuscita che invoglia i giocatori a cercare tutti i segreti delle varie aree, che assumeranno una soddisfacente colorazione dorata una volta private di tutte i loro tesori. Mappa che tra l’altro è davvero immensa e piena zeppa di segreti da scovare. Questo elemento è incentivato anche dal fatto che la morte non presenta alcuna penalità e, al contrario, spesso risulta comoda per tornare al checkpoint più vicino.

Il gioco inoltre presenta finali multipli, che potrete portare a termine nel corso di più partite o ricaricando un salvataggio precedente alla fine del gioco. Vi anticipiamo solo che, nonostante i silenzi, la storia di Lily ha avuto un grosso impatto emotivo su di noi, soprattutto verso le fasi finali del gioco. Vi lasciamo il piacere della scoperta sotto questo punto di vista.

Una bambina e un modo da purificare

Ma come può una semplice bambina, per quanto potente, riuscire a purificare un intero regno così tanto perduto nella corruzione? Ebbene nella nostra epopea non saremo soli, ma verremo accompagnati prima da un cavaliere nero, che ci presterà la usa spada spirituale, e poi da tutte le altre anime dei boss e dei mini boss che sconfiggeremo in battaglia.

Queste entità, infatti si legheranno alla nostra protagonista e potremo utilizzarle sotto forma di abilità. Il gioco mette a disposizione una grande varietà di queste “evocazioni”, con ogni scontro incisivo del gioco che conferirà alla bambina una nuova abilità, sia questa offensiva, di movimento o entrambe.

Una volta ottenute le abilità si devono equipaggiare ad un checkpoint e ne potremo avere attive due triplette, intercambiabili premendo semplicemente il tasto dorsale destro. Inutile specificare che, vista la mole di questo tipo di azioni presenti in game, le combinazioni sono davvero tante, cosa che ha come conseguenza diretta quella di promuovere la sperimentazione da parte dell’utente.

Come se non bastasse, ogni elemento del nostro “animoso” arsenale è potenziabile in 6 livelli, che talvolta doneranno effetti aggiuntivi al singolo spirito. Grazie a questa meccanica avremo quindi a disposizione magie, spade proiettili e scudi, ma non finisce qui. In Ender Lilies sono presenti anche i Cimeli, rari artefatti equipaggiabili che conferiranno bonus speciali, come un aumento dell’esperienza o una riduzione dei danni subiti.

Tutto questo contribuisce a creare un sistema di combattimento pulito e appagante, che riesce a rimanere sempre impegnativo, vista la fragilità della nostra protagonista. Senza contare che ogni boss che viene purificato resta fisicamente vicino a Lily, accompagnandola nel suo viaggio e facendoci compagnia nella nostra solitaria e mesta missione.

Ender Lilies Quietus of the Knight: la nostra recensione in breve

Ender Lilies Quietus of the Knight è quindi un gioco classico all’interno del genere dei metroidvania, un ottimo prodotto per tutti coloro che hanno amato altri titolo del calibro di Hollow Knight e Ori. Certo, se gli sviluppatori avessero osato un po’ di più probabilmente saremo qui a parlare di un capolavoro unico nel suo genere, ma anche così il titolo si attesta su margina di eccellenza notevoli.

Ender Lilies Quietus of the Knight

Ender Lilies non sbaglia praticamente nulla nella sua formula ludica e ci ha saputo stupire sia dal punto di vista del gameplay che della lore del mondo di gioco ed è ideale sia per i giocatori più navigati sia per chi è interessato al genere ma non lo ha mai approcciato.

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Francesco Castiglioni

Incallito videogiocatore, appassionato soprattutto di Souls e Monster Hunter, nonché divoratore di anime e manga. Scrivere di videogiochi è la mia vocazione e la porto avanti sia qui su Tech Princess che sul mio canale YouTube.

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