My Policeman: Harry Styles è il protagonista di una straziante storia d’amore

My Policeman è uscito da pochi giorni su Prime Video e ha subito fatto parlare di sé. Il nuovo film di Michael Grandace e sceneggiato da Ron Nyswaner si basa sul romanzo di Bethan Roberts, pubblicato per la prima volta nel 2012 in Inghilterra.

My Policeman: la recensione del film con Harry Styles

Il film inizia nel Sussex del 1999, ed è un lungo susseguirsi di flashback ambientati alla fine degli anni ’50. È una pellicola sentimentale, ma anche drammatica, che riesce a lasciare quasi un sapore dolceamaro allo spettatore.

Si nota una particolare attenzione anche nella scelta del cast: essendo ambientato in due periodi storici lontani tra loro, i protagonisti differiscono per età. Nello specifico, troviamo Harry Styles nel ruolo di un giovane Tom Burgess, David Dawnson in quello di Patrick Hazlewood ed Emma Corrin in quello di Marion Taylor. A fare da controparte, nell’ambientazione degli anni ’90, nel ruolo di Tom c’è Linus Roache, Gina McKee è Marion da anziana e Rupert Everett interpreta un Patrick reduce da un brutto ictus.

L’attenzione ai dettagli sulla scelta dei personaggi non si nota solo per la celebrità del cast (Harry Styles, in particolare, è reduce dal chiacchieratissimo Don’t Worry Darling, di Olivia Wilde), ma soprattutto per l’incredibile somiglianza fra le controparti giovani e anziane. La cosa si nota soprattutto fra Emma Corrin e Gina McKee.

Perché My Policeman è un film per certi versi doloroso? Per capirlo dobbiamo contestualizzare

Come detto poco sopra, My Policeman è ambientato in Inghilterra e racconta la storia di un triangolo amoroso fra il poliziotto Tom, la maestra elementare Marion e il direttore del museo locale Patrick. Tre storie diverse, che convergono tutte in quello che ai tempi era considerato scabroso e malato.

Tom e Patrick non solo amici. Per quasi due ore traspare nelle loro emozioni, nei loro occhi, nei loro gesti, quell’amore che hanno tentato di tenere segreto e che non molto tempo fa, in Inghilterra, poteva costarti la galera. A fare da contorno c’è l’amore con Marion. Inizialmente non si ha percezione di quanto questo triangolo impatterà sulle vite non solo di Tom e Patrick, ma di Marion stessa.

Marion e Tom si conoscono fin da piccoli e lei si innamora di lui nel giro di un’estate. In un primo momento si avverte una certa tensione fra lei, Patrick e Tom, un interesse ricambiato che nasconde comunque significati diversi.

E ciò che stupisce è l’abilità con cui lo spettatore nella prima parte della pellicola viene tratto in inganno: Tom e Patrick sono stati così abili a nascondere i propri sentimenti da pensare che siano semplicemente due buoni amici pronti a contendersi il cuore di Marion.

Quali sono i punti di forza della nuova pellicola con Harry Styles?

L’empatia. Non si riesce a non empatizzare con Marion, costretta a una situazione che per il 1959 era considerata illegale e una vita costantemente alla ricerca della felicità. Così come non si riesce a non empatizzare con Tom e con Patrick, per il loro amore così puro, sofferto, egoista e maledetto. Per quanto nel corso della pellicola ci siano avvenimenti forti, che sono pugni nello stomaco, si riesce a capire il punto di vista di ognuno dei tre protagonisti.

Ma l’altra forza di My Policeman è il diario di Patrick. Marion rivivrà il passato non solo grazie alla presenza, nella stessa casa, di Tom e di un Patrick ormai malato, ma lo rivivrà per mano di quest’ultimo, capendo ciò che in gioventù non aveva mai compreso fino in fondo, sfogliando quel quaderno dalla copertina rossa.

Non meno importante, le scene di sesso tra Tom e Patrick. Non c’è nulla di volgare, mostrano quello che all’atto pratico sono due giovani uomini che si scoprono attratti l’uno dall’altro. C’è della tenerezza nei loro gesti, ma anche della sensualità. Probabilmente non si assisteva a un amore simile dai tempi di Brokeback Mountain.

La drammaticità si chiama “amore”

Ma c’è anche l’inquietudine di Tom, diviso fra l’amore che prova per Patrick e l’esigenza di vivere una copertura che possa permettergli di fare carriera. Gli anni ’50, del resto, non erano un periodo molto congeniale per le coppie omosessuali. E qui entra in gioco Marion, letteralmente. Vittima e al tempo stesso artefice assieme a Tom e a Patrick di quelle sofferenze che vedranno i tre essere protagonisti. L’amore sarà la loro condanna all’infelicità.

Un’infelicità che durerà 40 lunghi anni.

Fino a che non approdiamo nel 1999 e qui Harry Styles, Emma Corrin e David Dawson lasciano definitivamente il posto alla loro controparte più matura e anziana. E la maturità vi è in tutti i sensi: dei sentimenti, delle emozioni, dell’espiazioni delle colpe.

My policeman mostra come i fantasmi del passato prima o poi vengono sempre a bussare alla porta, ovunque ci si trovi. Non si può scampare dal destino, non si può cercare di sbarrare una situazione mai del tutto risolta. Non si può impedire all’amore di metterci di fronte all’evidenza delle cose.

Quello stesso amore che ci fa commettere errori, che ci rende piccoli e fragili. Quello stesso amore che poi cerca di sistemare ogni cosa come dovrebbe essere. Nella drammaticità della vita, nella drammaticità dell’amarsi nell’epoca storica sbagliata, l’amore arriva sempre a trionfare.

My Policeman ci ricorda questo: a potersi amare ancora dopo 40 anni di infelicità e a essere consapevoli di poter amare anche se stessi lasciando liberi gli altri.

My Policeman è disponibile su Prime Video.

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