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Renault Captur E-Tech Hybrid, la prova su strada: tranquilla, fluida e con consumi eccezionali

Renault Captur ibrida, il test drive della E-TECH "classica": fluida e parca

Dopo aver provato la ibrida plug-in e la sorellona Arkana, abbiamo messo alla prova su strada Renault Captur ibrida “pura”, con il sistema E-TECH full hybrid. Nessuna presa di ricarica, nessuna batteria monstre, non ci sono più 50 km di guida elettrica e abbiamo 15 CV in meno. Ma non c’è neanche più la necessità di caricarla, c’è più fluidità e l’estetica rimane la stessa, di successo, di Captur. Allora perchè dovreste scegliere la Captur in versione ibrida “classica”? Scopriamolo insieme.

Il successo di Captur: in 8 anni più di 1,5 milioni di esemplari, il B-SUV più venduto al mondo

Dal punto di vista estetico, sia dentro che fuori, e di contenuti, Renault Captur ibrida cambia poco o niente rispetto alla già nota seconda generazione, nata nel 2019. Per questo penso sia ideale fare un passo indietro, per capire come mai Captur sia uno dei B-SUV più venduti al mondo. La storia di Captur nasce nel 2013, dove con un solo altro competitor diretto (la “cugina” Nissan Juke) attacca il segmento dei SUV compatti, creando di fatto un trend che ancora oggi fa da traino per l’intera industria automobilistica mondiale.

renault captur ibrida 2013

Renault ha puntato su un’estetica accattivante e moderna, motori parchi e vivaci e su una praticità da vettura più grande. Questi sono stati i grandi punti di forza sia della prima che della seconda generazione di Renault Captur, che in poco meno di 8 anni è stato prodotto in ben 1,5 milioni di esemplari in tutto il mondo. Captur è infatti in vendita in oltre 70 Paesi, e nel segmento dei B-SUV rappresenta a livello mondiale il 25% del mercato, risultando il B-SUV più venduto al mondo.

Renault-Captur-ibrida-II

Visto che il 42% dei clienti europei, secondo uno studio Renault, ha scelto e sceglie ancora oggi Captur per il suo design, la seconda generazione del 2019, la Captur II, ha mantenuto il linguaggio stilistico della prima serie, aggiungendo però più larghezza, una linea più dinamica e da SUV rispetto alla simpatica prima generazione. Questa riconoscibilità, unita a degli interni ora più piacevoli che mai, a tanto spazio interno e a una grande possibilità di personalizzazione fa di Captur il B-SUV più scelto in Europa. E oggi, è anche uno dei pochi disponibile con motorizzazione ibrida. Anzi, nel segmento dei B-SUV Renault Captur è l’unico disponibile sia come ibrida full che come ibrida plug-in. Un plus non da poco, soprattutto in questo periodo di esplosione delle automobili elettrificate.

Da fuori, Renault Captur ibrida cambia poco: la R.S. Line aggiunge un pizzico di sportività

La versione ibrida di Renault Captur non si sogna di modificare in alcun modo l’estetica di successo della versione di partenza, ed infatti la presenza e l’aspetto generale è rimasto lo stesso delle versioni termiche e della sorella ibrida plug-in. Il frontale è dinamico ma allo stesso tempo rassicurante e simpatico, con un lunotto non troppo inclinato e una mascherina personale e dominata dalla Losanga centrale. Belli i fari full LED anteriori, mentre lateralmente si fanno notare i cerchi da ben 18 pollici della nostra versione R.S. Line.

renault captur ibrida copertina

Questo allestimento, che abbiamo visto anche sulla sorellona coupè Arkana, non aggiunge nulla dal punto di vista della guidabilità, ma incattivisce l’aspetto di Captur con paraurti più sportivi, scarichi cromati (ma finti) al posteriore e i cerchi da 18 pollici dedicati. Lateralmente, la francesina sfoggia una linea dinamica ma votata anche all’abitabilità, con una linea del tetto non troppo discendente che assicura spazio anche dietro, mentre la linea dei finestrini a salire verso la coda dona un taglio sportivo alla fiancata di Captur.

Il posteriore è forse la parte più riuscita dell’auto: molto belli i fari posteriori a C, minimali e sottili, che enfatizzano la larghezza di Captur. Il lunotto è piccino, a vantaggio di una linea più aggressiva, mentre la soglia di carico per il bagagliaio è piuttosto bassa, perfetta per caricare i bagagli più pesanti. Le dimensioni di Captur sono da B-SUV compatto, con una lunghezza di 4,23 metri, una larghezza di ben 1,80 m e un’altezza generosa di 1,58 metri. Il bagagliaio poi è piuttosto capiente, con un volume di 455 litri, che possono arrivare a quasi 1.300 abbattendo gli schienali del divano. Qui dietro poi troviamo l’unico badge E-TECH Hybrid, che permette di riconoscere Renault Captur ibrida, e di distinguerla dalla versione plug-in.

Renault Captur Ibrida bagagliaio

Se poi voleste un po’ più di carico senza abbattere i sedili, potete far scorrere in avanti il divano. Così si ottiene un vano da ben 536 litri, 81 più di prima, a discapito dello spazio per le gambe dei passeggeri posteriori. Questi, poi, grazie al passo generoso di 2,68 metri, hanno parecchio spazio per le gambe, ma anche per la testa e per le spalle.

Gli interni di Renault Captur ibrida E-TECH: elegante e ben fatta, ma va mandata a ripetizioni da Arkana

Dopo aver analizzato gli esterni, vediamo se Renault Captur ibrida propone delle novità all’interno. Come potrete sicuramente aspettarvi, la risposta è no: Renault Captur anche in versione ibrida full non subisce modifiche sostanziali. La plancia è elegante e ben fatta, con la bella soluzione della console centrale del cambio “flottante”, che libera spazio al di sotto per eventuali oggetti e da un tocco in più all’abitacolo, un po’ scuro. Rispetto alla sorella Arkana, che da Captur riprende gran parte degli interni, ha infatti qualche dettaglio un po’ meno curato. Un esempio? Il pannello davanti al passeggero: su Captur è diviso in due, e realizzato per metà in alluminio e per l’altra metà in una simil-fibra di carbonio in rilievo non eccezionale. Su Arkana, invece, questa modanatura è un pezzo unico, ed è davvero piacevole da vedere. Potremmo vedere questa soluzione in un prossimo restyling?

Renault captur ibrida interni

Cosa non vediamo sul nostro esemplare di Renault Captur ibrida E-TECH è il quadro strumenti totalmente digitale. Sulla nostra R.S. Line c’è il quadro strumenti parzialmente digitale, di ottima fattura e molto facile da leggere, circondato da due barre luminose a LED per il pieno di benzina e la percentuale residua della batteria. Semplice, ma molto efficace e funzionale. Più ricercata ed elegante è invece la plancia centrale, con il bel touchscreen da 9,3 pollici del sistema di infotainment EasyLink. Completo, facile da usare e con un rapporto di forma verticale molto particolare, da un tocco in più all’abitacolo insieme ai comandi fisici del clima. Belli da vedere e da usare, sono tra i nostri preferiti al momento: molto bene.

Renault Captur ibrida interni RS

Bello anche il volante a 3 razze sportivo dell’allestimento R.S. Line, mentre non abbiamo ovviamente il tasto per la modalità ibrida o elettrica: Renault Captur ibrida fa tutto da sola, senza bisogno di prese di corrente o settaggi per la gestione della batteria. Abbiamo però la possibilità di cambiare le modalità di guida del MultiSense tra Eco, Confort e Sport, ma di questo parleremo tra poco. Chiudiamo sulla leva del cambio, diversa da quella di Arkana e Clio: più elegante e minimale, ha un bel feeling e rende l’interno più curato.

La meccanica di Renault Captur ibrida E-TECH: 145 CV, batteria (più) piccola e niente spina

Tra il dinamismo degli esterni e l’eleganza degli interni, arriviamo a parlare di quello che c’è sotto al cofano di Renault Captur ibrida: il sistema full hybrid E-TECH. Ne abbiamo ormai parlato a più riprese, e se avete letto le recensioni di Clio e Arkana E-TECH ne saprete anche più di me. Per chi non avesse mai letto i test drive di queste due auto (cosa che vi consiglio di fare, li trovate entrambi in fondo alla pagina qui sotto), ecco un piccolo ripasso. Il sistema E-TECH di Renault è un ibrido in serie-parallelo, ovvero dove sia il motore elettrico che quello termico possono spingere autonomamente le ruote dell’auto, oppure lavorare insieme per garantire le massime performance.

Il sistema è stato realizzato partendo dalla tecnologia usata nei sistemi ibridi di Formula 1, dove Renault è presente fin dal debutto delle motorizzazioni ibride, nel 2014. La power-unit Renault E-TECH è infatti originale, e composta di oltre 150 brevetti depositati proprio da Renault. È formata da tre motori, un 1.6 aspirato a benzina termico da circa 92 CV e due motori elettrici.

Renault Captur ibrida badge

Il primo, più grande, chiamato e-motor, è il vero motore elettrico del sistema, capace di circa 50/55 CV e in grado di spingere da solo l’auto o aiutare il 1.6 a benzina nelle fasi di accelerazioni più spinte. Il secondo motore elettrico, chiamato ISG, è un motore che fa da alternatore e motorino d’avviamento, ma è anche in grado di garantire fino a 20 CV di potenza quando serve la massima potenza. Il sistema quindi è in grado di erogare 145 CV complessivi, per una coppia totale di circa 340 Nm.

C’è poi una terza componente, che rende questo sistema davvero originale: il cambio. Al posto di un classico cambio automatico o di un CVT, come altre Case rivali, Renault ha brevettato un cambio molto particolare, il MultiMode. Si tratta di una trasmissione con innesto dei rapporti a denti, senza frizioni e senza sincronizzatori. La funzione di sincronizzazione tra i giri del motore e quelli del cambio è ricoperta dal motore elettrico ISG. Questo infatti si occupa di portare il motore termico ai giri giusti per l’innesto della marcia, che poi viene inserita senza strattoni o colpi. Le marce totali sono quattro per il motore termico e due per quello elettrico.

Renault Captur ibrida badge

Il sistema parte sempre con il motore elettrico da fermo, per poi utilizzare il motore termico in velocità, quando è più efficiente, o quando si richiede tutta la potenza. Come si comporterà su strada? Lo vediamo subito. Prima però rispondiamo ad una domanda ricorrente: cosa cambia tra Renault Captur ibrida “liscia” e la sorella plug-in? Il sistema E-TECH è pressochè lo stesso, ma sulla plug-in il motore elettrico principale è più potente, superando i 60 CV. Questo infatti regala circa 15 CV in più, 160 contro i 145 della ibrida classica. Inoltre, la batteria della versione ibrida “pura” è molto più piccola, da 1,2 kWh contro i 9,6 della versione plug-in.

Questo significa che la ibrida pura può percorrere pochissimi km in pure electric, al contrario degli oltre 50 della versione plug-in. Questo però comporta che il sistema non vada mai ricaricato tramite la rete elettrica, al contrario di quanto succede con la plug-in. Infine, a causa dell’ingombro contenuto della batteria, la versione E-TECH Hybrid pesa molto meno della versione Plug-In, circa 150 kg in meno. Un risparmio sulla bilancia che si farà vedere su strada, ma che porta anche ad una rinuncia. La Renault Captur ibrida ha infatti le sospensioni posteriori a ponte torcente come le altre Captur, mentre la versione plug-in utilizza un più sofisticato Multilink. Una soluzione che peggiorerà le performance su strada? Scopriamolo adesso.

Renault Captur ibrida su strada: va meno, ma va meglio della sorella Plug-In

Su strada, infatti, Renault Captur ibrida si comporta davvero bene. I circa 150 kg in meno di peso rispetto alla versione plug-in si fanno sentire fin da subito, e nonostante i 15 CV in più non si percepisce mai di essere su un’auto lenta, anzi. Sulla carta, le prestazioni sono leggermente più lente. La versione ibrida copre l’accelerazione 0-100 km/h in 10,6 secondi (contro i 10,1 della sorella plug-in) e arriva fino a 170 km/h (la PHEV la supera di 5 km/h, toccando i 175 all’ora). Nonostante la scheda tecnica, però, sorprendentemente la versione ibrida è molto più fluida e regolare della sorella “alla spina”. La plug-in, infatti, (almeno nell’esemplare da noi provato qualche mese fa) si era rivelata più brusca e meno regolare nell’erogazione della potenza, con più sprint ma meno relax e fluidità di marcia. Questa E-TECH Hybrid invece sfoggia un comportamento rilassato e rilassante in ogni situazione.

Renault Captur ibrida salita

Rispetto ad Arkana, poi, che condivide lo stesso motore, è più leggera e compatta: questo la rende un po’ più vispa e agile. Nonostante questo, il sistema E-TECH è vivace e sportiveggiante solo sulla piccola Clio. Anche su Captur, infatti, quando si chiede qualcosa in più il 1.6 aspirato fatica un po’, e non si ha la risposta che ci si aspetta da un’auto con 145 CV. Il suo habitat naturale è la città, dove se usata con parsimonia il motore termico si accende raramente. Secondo Renault, con uno stile di guida normale in città si viaggia per oltre l’80% del tempo in elettrico, nel silenzio, con una bella verve e raffinatezza. Fuori città, se si va tranquilli il sistema è fluido e pronto anche nei sorpassi. C’è però qualche istante di troppo nella risposta agli input dell’acceleratore, e il sistema non è il più vispo tra le curve.

Anche se si seleziona la modalità di guida Sport, infatti, Captur è tranquilla e rilassante, portandovi a guidare in souplesse più che ad aggredire le curve. Meglio guidarla in Normal, o ancora meglio in Eco, dove il sistema predilige la marcia con il solo motore elettrico anche fuori città. Questo sorprendentemente regala più verve all’auto, che può contare su tanta coppia fin da subito. Quando poi il motore termico si accende, si nota come non ci sia quell’effetto scooter del motore, ma piuttosto ci siano dei cambi marcia: bene anche per il confort.

Renault Captur ibrida guida

L’impostazione di Captur è poi puramente turistica. Lo sterzo è leggero e preciso, ma non particolarmente diretto nè comunicativo. Anche le sospensioni sono morbide e accomodanti: perfette in città, fin troppo rilassate se si spinge. Non l’abbiamo sfortunatamente provata in autostrada, dove la sorellona Arkana si era comportata piuttosto bene, fluida e pronta a rispondere al gas. Se cercate una ibrida dinamica e divertente, Renault Captur ibrida non è forse la scelta perfetta. Se invece volete confort, relax e prestazioni brillanti, questa B-SUV può soddisfare tutte le vostre richieste. Basta non chiederle di correre.

Chiudiamo l’esperienza di guida con una pecca che abbiamo riscontrato su tutte le Captur: la posizione di guida. Piacerà sicuramente a chi vuole dominare la strada, ma il sedile è posizionato molto in alto, forse troppo: anche regolandolo in altezza, chi è più alto di 1,80 sfiora con la testa il soffitto, e volante e pedali risultano piuttosto bassi. Dopo pochi km ci si abitua, non è un problema insormontabile. C’è però chi, anche in casa su Arkana, a livello di abitabilità per i più alti fa meglio.

I consumi e il prezzo: eccezionali i primi, ottimo il secondo

Chiudiamo la nostra prova di Renault Captur ibrida con i consumi e il prezzo di listino. Vedendo la scheda tecnica, con un 1.6 aspirato da 91 CV a fare da motore termico, si può pensare ad un’ibrida assetata fuori dal contesto urbano. In realtà, il sistema E-TECH sorprende alla pompa di benzina: i consumi sono davvero contenuti, e in linea con quanto dichiarato da Renault in sede di omologazione.

Nella nostra prova, tra città e parecchio extra-urbano, senza essere troppo attenti ai consumi, abbiamo ottenuto 5,0 litri ogni 100 km. L’equivalenza riporta un ottimo valore di 20 km/l, e perfettamente in linea con quanto dichiarato da Renault. Con un po’ di attenzione, si può anche arrivare a 22 km/l: consumi da diesel.

Renault Captur ibrida consumi

Ed è un bene, visto che ora Captur non è più disponibile con il motore a gasolio 1.5 BluedCi. Per chi fa tanti km è ancora più saggio puntare al GPL, ma per chi si muove in città questo sistema ibrido può fare miracoli. Inoltre, abbiamo notato molto meno il fastidioso difetto di questo sistema, visto su Clio e Arkana, di modificare la risposta all’acceleratore da un’accelerata all’altra. Sintomo che questo sistema viene aggiornato di continuo, migliorato e perfezionato per ottenere il miglior sistema ibrido sul mercato.

E quanto costa tutto questo? Renault Captur ibrida full con sitema E-TECH Hybrid da 145 CV parte da 25.750 euro con l’allestimento base Zen, non troppo ricco. Per una già ottimamente accessoriata Intens servono 27.300 euro, mentre una R.S. Line come quella che abbiamo provato noi è offerta a poco meno di 31.000 euro. Un prezzo davvero interessante, che può anche godere di un’offerta commerciale piuttosto ghiotta. Se scegliete di acquistare Renault Captur E-TECH Hybrid tramite finanziamento, l’offerta Renault parte da 139 euro al mese per 36 mesi per la versione Zen, a fronte di un anticipo di 5.600 euro.

Quale Renault Captur scegliere? La ibrida pura o la plug-in?

Renault Captur si conferma uno dei B-SUV migliori sul mercato, e questa versione ibrida aggiunge un’opzione in più per i potenziali clienti. Il sistema E-TECH full hybrid è davvero efficiente, fluido e regolare, perfetto per la guida di tutti i giorni senza alcun impegno. Certo, non è una ibrida amante delle curve o delle accelerazioni brucianti, ma si difende molto bene e per il tran-tran cittadino è davvero ben riuscita. A noi è piaciuta molto, e ci ha lasciati però non un dilemma: meglio la ibrida classica o la plug-in?

Una risposta univoca non c’è: la ibrida classica è molto più semplice da usare, non necessita di una ricarica ogni notte per consumare poco ed è più fluida e rilassante della versione “alla spina”. La Plug-in, dalla sua, è più scattante e vispa (a batteria carica), permette di percorrere lunghe distanze senza mai accendere il motore termico ed è perfetta per chi ha un box e viaggia principalmente in città. La forbice di prezzo è di circa 6.000 euro a parità di allestimento, senza contare eventuali incentivi statali. Sicuramente, con questa doppia possibilità Captur potrà accontentare quasi tutte le esigenze, e rappresentare un’ottima scelta tra i B-SUV ibridi. E voi, quale scegliereste? La ibrida classica, la Plug-In o una cara, vecchia Captur a benzina? Fatecelo sapere nei commenti! Noi ci vediamo al prossimo test drive, ciaoo!

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  • Elevata durata grazie a Power Protection Plus

Leggi anche la nostra prova della sorella più sportiva Arkana, della più piccola Clio e il nostro ultimo articolo sul futuro di Renault!

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Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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Autore

  • Giulio Verdiraimo

    Ho 22 anni, studio Ingegneria e sono malato di auto. Di ogni tipo, forma, dimensione. Basta che abbia quattro ruote e riesce ad emozionarmi, meglio se analogiche! Al contempo, amo molto la tecnologia, la musica rock e i viaggi, soprattutto culinari!

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