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Renault eWays, la visione “electro-pop” per l’elettrificazione della Casa francese

Renault eWays, la visione del futuro dell'elettrificazione della Losanga

La conferenza Renault eWays è stata l’occasione per conoscere le mosse presenti e future di Renault, uno dei brand più vivi e stimolanti del panorama automobilistico, che dall’arrivo quasi un anno fa del suo nuovo CEO, Luca de Meo, non si è ancora fermata e non intende farlo. A Renault eWays, de Meo e il suo team ci hanno svelato i piani della tecnologia E-Tech di Renault. Nuovi modelli, nuove batterie, nuova produzione: una rivoluzione, che da Renaulution passa ad essere una Rivolzione Electro-Pop, che colpirà tutto il mondo dell’auto.

Luca de Meo: “Sarà una rivloluzione electro-pop”

Iniziamo subito con le dichiarazioni durante Renault eWays di Luca de Meo, il CEO di Renault che dal luglio del 2020, data del suo insediamento, ha dato una nuova linfa alla Losanga. Il manager italiano non ha mai nascosto il suo entusiasmo verso la nuova era di Renault, e oggi è andato ancora più nel dettaglio.

Quella che annunciamo oggi è una storica accelerazione della strategia elettrica del Gruppo Renault e del made in Europe. Abbiamo lavorato per un anno intero per essere oggi pronti a mettere le basi per un futuro sempre più luminoso ed elettrificato.ha aperto il CEO della Casa francese. Il futuro di Renault però non parte da luglio scorso, ma da molto prima. “L’elettrificazione in Renault e nel Gruppo non arriva per caso, ma è un continuum del lavoro fatto negli ultimi 10 anni. Abbiamo investito miliardi di euro nell’ultimo decennio sulla mobilità elettrica, e nei prossimi 5 anni investiremo altri 10 miliardi di euro nell’elettrificazione della nostra azienda.”

Renault E-Ways Luca de Meo

“Arriviamo da anni di profitto negativo, ma finalmente stiamo invertendo la rotta. In questi anni, poi, abbiamo guadagnato qualcosa di inestimabile: tecnologia, capacità, know-how, esperienza. In 10 anni abbiamo maturato esperienze, dati e sicurezze più di qualsiasi altro costruttore. Abbiamo prodotto oltre 400.000 vetture elettriche, che hanno percorso in totale oltre 10 miliardi di km a zero emissioni locali.. Il vantaggio di Renault sta anche nei dati, inestimabili, raccolti negli anni. “Solo negli ultimi 12 mesi” spiega infatti de Meo “abbiamo raccolto 300TB di dati dalle nostre auto elettriche. Un numero senza pari in Europa tra costruttori e persino componentisti. Abbiamo realizzato veicoli elettrici su 7 generazioni di piattaforme, 3 generazioni di batterie e ora abbiamo più di 6 modelli a zero emissioni. Il nostro futuro parte da qui, e andrà lontano.”

Saranno infatti lanciati dieci nuovi modelli e saranno prodotti fino a un milione di veicoli elettrici entro il 2030. E non saranno tutte uguali, anzi: de Meo puntualizza che “Renault proporrà al mercato da auto urbane ed economiche fino a modelli sportivi e lussuosi. Punteremo anche sull’emozionalità, con design iconici come quello della celebre R5: così vogliamo rendere i veicoli elettrici popolari, con una rivoluzione “Electro-Pop”.

Renault eWays, il futuro della Losanga su tre fronti: batterie, produzione e nuovi modelli

Dopo le ispirate parole del CEO della Casa francese, vediamo nel dettaglio i piani di Renault per il suo futuro. La Casa della Losanga andrà a puntare su tre fronti ben precisi: batterie, produzione e modelli nuovi e accattivanti. Vedremo nel dettaglio tutto, ma vediamo in generale cosa Renault ha intenzione di fare nei prossimi 10 anni.

La Casa transalpina ha infatti divulgato i suoi piani fino al 2030, anno in cui spera di arrivare ad oltre il 90% delle proprie vendite formate da vetture elettriche pure. Come? Partendo dal componente principale, le batterie. Per riuscire a massimizzare i profitti, ad abbassare i prezzi di listino e soprattutto a rendere più accessibili le auto elettriche, bisogna abbattere i costi delle componenti più costose, in primis proprio le batterie. Renault infatti sta lavorando con diversi partner per riuscire a ridurre i costi di produzione delle batterie, partendo dalla chimica dei pacchi batteria fino alla produzione e al riciclo degli accumulatori esausti.

Per abbattere i costi poi c’è bisogno di un salto di qualità anche nella produzione. Per questo arriverà presto un polo elettrico, una ElectriCity in Francia, che unirà tre fabbriche esistenti in una sola entità, creando oltre 700 nuovi posti di lavoro. Saranno poi altre due le fabbriche a nascere: una GigaFactory, dove costruire autonomamente le proprie batterie, e una Re-Factory, dove riciclare gli accumulatori esausti. Anche la tecnologia dei pacchi batteria cambierà, con le nuove batterie che utilizzeranno un nuovo catodo per poi arrivare, nel 2030, alle attesissime batterie allo stato solido.

Infine, una Casa automobilistica non può prescindere dai modelli che produrrà, che punteranno su design, piacere di guida e emozionalità. Saranno 10 i modelli totalmente nuovi a nascere su due nuove piattaforme dedicate all’utilizzo esclusivamente elettrico. Da modelli economici e compatti a proposte più costose, raffinate e sportive, ci sarà una Renault per tutti i gusti nel prossimo futuro.

Le nuove batterie di Renault: ad eWays arriva l’impegno a dimezzare i costi entro il 2030

Partiamo però dalla base di ogni auto elettrica, le batterie. Intervenuto a Renault eWays, Gilles Le Borgne, Vice Presidente Esecutivo lato ingegneria del Gruppo, ha precisato che “è fondamentale abbattere il prezzo di vendita se vogliamo che le auto elettriche diventino popolari. Ad oggi, il costo di un’auto elettrica è composto per il 10% dal motore, per il 20% dalla piattaforma di base, per il 30% da carrozzeria, interni e tecnologia e per il 40% dalla batteria. I pacchi batterie sono l’elemento più costoso di un’auto elettrica, ma è anche la componente che possiamo maggiormente sviluppare per abbatterne i costi e migliorarne l’efficienza.”

Renault E-Ways Gilles le borgne

Renault è impegnata a lavorare con i propri fornitori in un approccio di co-sviluppo per abbattere i costi delle batterie. Il nostro impegno è quello di riuscire a ribaltare la differenza di costo tra auto elettriche e automobili termiche a favore di quelle a zero emissioni entro il 2030.”, ha chiuso Le Borgne. Come riuscirci? Renault ha un obiettivo: in 10 anni, dal 2010 al 2020, sono riusciti a dimezzare il costo delle batterie. Nei prossimi 10 anni, la Losanga vuole puntare a dimezzare nuovamente i costi. Per dare un’idea, al momento siamo intorno ai 160 dollari per kWh di capacità.

Un prezzo che può sembrare alto, ma che è irrisorio se si considera che, in media, nel 2010 il prezzo per kWh era di oltre 1.600 dollari. L’obiettivo numerico di Renault è quello di ridurre il costo per kWh a meno di 100 dollari entro il 2025, e a meno di 80 dollari entro il 2030. Per fare tutto questo e ottenere nel frattempo veicoli sempre più efficienti e validi, servono impegni su motori elettrici, batterie e produzione.

Le nuove batterie con catodo NMC e BMS wireless, con in futuro lo stato solido

La base per batterie più economiche e durevoli è quindi tutto nella loro composizione chimica, che in Renault continua a essere oggetto di modifiche, studi e rivoluzioni. La Losanga durante Renault eWays ha infatti dichiarato che nelle prossime Renault sarà utilizzata una nuova tecnologia per le batterie, che partirà fin dal primo nuovo modello elettrico della Losanga, la MéganE in arrivo l’anno prossimo.

La novità sta nella chimica delle batterie, che utilizza un nuovo catodo chiamato NMC, ovvero Nichel Manganese Cobalto. Questi sono i tre nuovi elementi che compongono il catodo, che secondo Renault portano solo vantaggi nella realizzazione di pacchi batteria agli ioni di litio. Secondo Renault, infatti, la tecnolgia NMC porta ad ottenere una maggiore efficienza, che risulta in un miglior range in ciclo WLTP, ma anche migliori performance con il freddo, da sempre nemico delle auto elettriche. Inoltre, le batterie con catodo con Nichel Manganese e Cobalto è soggetto ad un processo di invecchiamento più lineare e meno rapido, ma soprattutto abbatte i costi di produzione. Questo significa batterie più economiche, e quindi un prezzo di vendita più basso.

Renault E-Ways batterie

Renault poi realizzerà due batterie differenti per i suoi modelli elettrici: una che punta alle auto economiche e pratiche di segmento A e B, come la prossima R5, e una per le auto di segmento C e sportive. In entrambi i casi, l’efficienza crescerà molto. L’autonomia su R5 arriverà a 400 km in ciclo WLTP, mentre sulla MéganE con batteria da 60 kWh supererà i 450 km, con costi di realizzazione abbattuti. Il futuro però sarà l’arrivo delle batterie allo stato solido, atteso per il 2030. Queste batterie, che sostituiscono l’elettrolita liquido oggi presente con un elettrolita solido, sono più leggere, più compatte, ignifughe e capaci di resistere meglio alle alte e basse temperature. Un vero game-changer, che rivoluzionerà il mondo dell’auto elettrica.

In attesa di questa rivolzione, però, Renault introdurrà presto un sistema di monitoraggio della batteria, il BMS, di tipo Wireless. Questo risparmia molto spazio, molto peso e riduce moltissimo la complessità dei pacchi batterie, che oggi sono monitorati via cavo con il rischio di problemi, avarie e un peso molto maggiore. Il BMS però non sarà l’unica innovazione. Renault introdurrà infatti una costruzione “standard” delle proprie batterie, con circuito di raffreddamento integrato. In questo modo, la produzione sarà più semplice e standardizzata, con conseguente abbattimento dei costi, e anche il peso e l’affidabilità gioveranno di una costruzione unica e solida.

Motori “all-in-one” e due nuove piattaforme: CMF-EV e CMF-BEV di tipo elettrico nativo

Per concludere sulla tecnologia delle nuove Renault elettriche, a Renault eWays si è parlato anche di motori e piattaforme. Renault ha infatti puntato molto sul suo motore a sincrono senza magneti permanenti (e quindi privo di terre rare), capace di garantire ottime prestazioni e una eccellente efficienza. Il futuro però parla di un nuovo propulsore elettrico, più compatto, più leggero e più efficiente.

Renault ha infatti in mente la realizzazione di un motore “all-in-one” che ridurrà del 45% gli ingombri e del 30% i costi di realizzazione, con però un miglioramento delle performance e dell’efficienza. Chiave poi sarà il frutto della partnership con la start-up francese Whylot. Insieme a questo nuovo partner, infatti, nel 2024 Renault lancerà un motore molto innovativo, un e-motor con flusso assiale. Questa tecnologia sarà inizialmente dedicata ai modelli ibridi, con l’obiettivo di abbassare del 5% i costi, riducendo, al tempo stesso, fino a 2,5 g le emissioni di CO2 nel ciclo WLTP. Il Gruppo Renault sarà il primo costruttore a produrre un motore elettrico a flusso assiale su vasta scala a partire dal 2025, ed il secondo al mondo dopo Ferrari, che ha usato questa innovativa tecnologia sulla Hypercar SF90 Stradale.

Renault E-Ways piattaforma modulare

Ma non si campa di soli motori. Renault ha infatti pronta una nuova generazione di piattaforme modulari. A Renault eWays, de Meo ha raccontato come fossero in dubbio tra la realizzazione di piattaforme multi-alimentazione o andare all-in, e puntare su basi meccaniche native elettriche. “Alla fine abbiamo scelto di creare due nuove piattaforme native elettriche” svela de Meo. “Avremo due piattaforme: la CMF-EV, dedicata alle automobili di segmento C e sportive e la CMF-BEV, pensata per vetture economiche e cittadine. In questo modo, avere piattaforme dedicate all’auto elettrica potrà portarci benefici nella produzione, nell’efficienza e nell’ingegnerizzazione.

La produzione cambia tutto: da Renault eWays nascono i progetti ElectriCity, Re-Factory e GigaFactory

Uno dei principali ambiti che Renault rivoluzionerà sarà però la produzione. Come de Meo ha anticipato, infatti, nascerà un nuovo ecosistema High-Tech, una ElectriCity.Uniremo tre impianti nel nord della Francia, Douai, Maubeuge e Ruitz, in un’unica ElectriCity. Questo polo diventerà il più grande sito produttivo di veicoli elettrici di tutta Europa. Creeremo 700 nuovi posti di lavoro, per un totale di 5.000 dipendenti, e saremo in grado di realizzare più di 240.000 veicoli 100% elettrici.”

Ci sarà poi una nuova fabbrica dedicata alla produzione di tutti i propulsori E-TECH, dall’elettrico all’ibrido al mild Hybrid, nonchè la riqualificazione di 1.300 persone. Ma non sarà solo la ElectriCity l’unica nuova fabbrica realizzata dal Gruppo Renault. Durante Renault eWays abbiamo infatti sentito di nuovo parlare della ormai celebre Re-Factory di Flins, nel nord della Francia. Qui, Renault ha pensato di realizzare insieme a due celebri partner francesi nel mondo chimico, Solvay, e in quello del riciclo, Veolia, il primo polo per il riciclo delgli accumulatori esausti.

Renault E-Ways Electri-City

Dalla Re-Factory, Renault riciclerà fino all’80% delle risorse delle batterie esauste, da riutilizzare poi per produrre nuovi battery pack. Ed è questo il grande passo avanti di Renault. La Casa della Losanga, infatti, non vuole più essere dipendente dai suoi, seppur validissimi, fornitori. Insieme a tre partner, infatti, (la storica compagna di avventure LG Chem, LG Chem, Envision AESC e Verkor) Renault sta realizzando la sua prima GigaFactory. Qui nasceranno le batterie delle vetture elettrificate Renault, per una capacità realizzativa di 10 GWh all’anno, la più grande d’Europa. Renault quindi punta a creare da zero 4.500 nuovi posti di lavoro diretti in Francia entro il 2030.

I nuovi modelli presentati a Renault eWays: da MeganE a R5, passando per le prossime Alpine

Non ci resta che parlare dei modelli che porteranno su strada tutta questa tecnologia. Nei prossimi anni vedremo infatti 10 nuovi modelli realizzati dall’Alleanza del Renault Group. Concentriamoci però sui due marchi francesi dell’Alleanza, Renault e Alpine.

Renault E-Ways R5

La Losanga aprirà le danze di questa nuova era con la nuova MéganE E-Tech Electric, che vedrà la luce verso la metà del 2022. La prima vettura elettrica di segmento C di Renault, riprende un nome storico per la Casa e lo rivoluziona portando l’inedita motorizzazione elettrica, un’estetica più aggressiva e più da SUV e la tecnologia elettrica di cui abbiamo parlato prima. Sarà infatti lei a portare al debutto la nuova piattaforma CMF-EV, pensata proprio per modelli medi e sportivi. Dopo di lei, poi, ci saranno nuovi modelli del Segmento C, ma soprattutto nel 2024 arriverà la più attesa, la nuova Renault R5.

Renault E-Ways Renault 4ever

La nuova R5 sfoggerà un’estetica retrò e evocativa del glorioso passato della Régie, e sarà costruita nella ElectriCity del nord della Francia. Poggerà sulla nuova piattaforma CMF-BEV, e avrà un’autonomia di almeno 400 km in ciclo WLTP. Degli altri modelli per ora sappiamo poco. Ci saranno in totale 7 nuovi modelli elettrici a marchio Renault, tra cui un altro modello iconico e retrò, di cui conosciamo per ora solo il nome in codice: 4ever. Che si tratti della rinascita dell’amatissima Renault 4?

Tra le silhouette che ci ha proposto Renault, poi, c’è quella che non posso fare altro che pensare si tratti di un furgoncino derivato da una piccola utilitaria, come fu la Renault 4 Furgonette o il primo Renault Express. Che ci sia spazio per la nostalgia anche tra i veicoli commerciali Renault? Chi vi scrive non sta nella pelle di scoprirlo, ma prima di “4ever” e di questo particolare furgoncino arriverà la rivoluzione del marchio Alpine, vera punta di diamante del Gruppo. Dopo l’impegno in F1 iniziato quest’anno, nel 2024 diventerà realtà l’anticipato il Dream Garage Alpine, formato solo da vetture sportive elettriche esclusive e futuristiche, a partire dalla piccola due posti che Douai, Maubeuge e Ruitz.

Quale sarà il futuro della mobilità (e di Renault)?

Questo è tutto da Renault eWays. Un evento decisamente interessante, che ha fornito diversi spunti per il futuro della Casa della Losanga. Una nuova era si prospetta per il prosieguo della storia della Régie: nuove tecnologie, nuovi siti produttivi, nuovi modelli e tanta voglia di stupire e far innamorare. Renault è davvero impaziente di attuare la sua Renaulution, puntando su emozionalità e prodotti validi e tecnologici. Il suo obiettivo? Diventare la pioniera della rivoluzione elettrica, l’esempio a cui tutti si ispirano. Ci riuscirà? Non ci resta che attendere per lo meno l’anno prossimo, per provare il primo prodotto della rivoluzione, MéganE. Tutti noi però attendiamo il 2024, per provare l’attesissima nuova Renault R5. E voi? Cosa ne pensate? Vi convince questo futuro targato Renault? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti!

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Giulio Verdiraimo

Ho 22 anni, studio Ingegneria e sono malato di auto. Di ogni tipo, forma, dimensione. Basta che abbia quattro ruote e riesce ad emozionarmi, meglio se analogiche! Al contempo, amo molto la tecnologia, la musica rock e i viaggi, soprattutto culinari!

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