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10 milioni di passeggeri a terra nel 2018 secondo uno studio di AirHelp

Ogni giorno in media 46.000 italiani sono rimasti bloccati in aeroporto a seguito di ritardi o cancellazioni dei voli

Una ricerca di AirHelp, azienda specializzata nell’assistenza viaggiatori per rimborsi in caso di ritardo, cancellazione e overbooking, ha evidenziato i disagi subiti dai viaggiatori nel corso del 2018, fornendo anche dei consigli su come far valere i propri diritti in situazioni di questo tipo.

La ricerca di AirHelp

Nel 2018 sono stati oltre 10 milioni i passeggeri aerei di tutto il mondo che hanno subito ritardi e cancellazioni. L’estate del 2018 è stato il periodo che ha registrato il maggior numero di ritardi e cancellazioni, causando molti disagi ai viaggiatori. Molti passeggeri italiani si sono visti rovinare le vacanze con lunghe attese negli aeroporti e ogni giorno: in media, 46.000 passeggeri italiani hanno subito e subiscono disagi con il proprio volo, segnando un aumento del 20% rispetto al 2017.

Il 2018 è stato quindi un anno record per le interruzioni del traffico aereo. Tra i motivi principali dei numerosi disagi rientrano gli scioperi del personale delle compagnie aeree, che dallo scorso aprile non rientrano più in quelle “circostanze straordinarie” secondo cui la compagnia responsabile non è obbligata a rimborsare i propri passeggeri. Ad aggravare il quadro vi è il crescente fenomeno dell’overtourism che ha messo in seria difficoltà gli aeroporti, insieme alla crescente offerta delle compagnie aeree e alla conseguente diminuzione della qualità dei servizi e del personale aereo.

I diritti dei passeggeri

La normativa europea CE 261 parla chiaro: per voli in ritardo, cancellati o imbarchi negati, tutte le compagnie aeree (low cost comprese) devono corrispondere da 250€ a fino 600€ di rimborso, a prescindere dal prezzo pagato per il biglietto acquistato. Si tratta di un diritto dei passeggeri, il più delle volte a loro sconosciuto (o omesso dalle compagnie aeree), tant’è che meno del 2% degli aventi diritto ha richiesto e ottenuto il risarcimento. AirHelp supporta i passeggeri nella gestione delle richieste del rimborso, trattenendo in cambio una percentuale del rimborso.

L’ultima relazione della Corte dei Conti Europea ha affermato che le compagnie aeree sono restie all’applicazione della legge, e che due terzi dei passeggeri non reclamano la giusta compensazione . Alla luce di queste difficoltà, AirHelp, insieme ad altre società di supporto, ha fondato APRA (Association of Passenger Rights Advocates), l’Associazione dei difensori dei diritti dei passeggeri, che si propone di colmare il divario tra la consapevolezza dei passeggeri e la legge.

Maggiori informazioni sui diritti del passeggero e i servizi offerti dall’azienda disponibili sul sito ufficiale.

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Giovanni Natalini

Ingegnere Elettronico prestato a tempo indeterminato alla comunicazione. Mi entusiasmo facilmente e mi interessa un po' di tutto: scienza, tecnologia, ma anche fumetti, podcast, meme, Youtube e videogiochi.

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