La recensione del reboot di Saints Row: follie, follie!

Lasciate pure a casa la logica e il raziocinio perché dove stiamo andando non c’è n’è assolutamente bisogno. L’adrenalinica follia della saga di Saints Row sta per tornare e con lei tutte le potenzialità e i progressi tecnologici della nuova generazione di console. Il reboot di Saints Row sarà disponibile a partire da domani 23 agosto ma ansiosi di far saltare qualche testa (parecchie), abbiamo messo le mani su questo nuovo sfolgorante capitolo per raccontarvi di più in questa recensione, ovviamente, senza spoiler.

La nostra recensione di Saints Row su PlayStation 5

Ripetizione importante: il nuovo Saints Row è un reboot della saga con una storia, personaggi e fazioni nuove. Questo nuovo capitolo ci catapulta a Santo Ileso, una vitale cittadina americana casa di luoghi storici, entusiasmanti casinò e neanche a dirlo, delle gang criminali più fuori di testa che si siano mai viste. Il protagonista di questa siamo proprio noi, il Boss senza nome a cui daremo forma che vive nella periferia della città insieme ai suoi coinquilini Neenah, Kevin ed Eli.

In preda alle difficoltà della vita quotidiana, fatta di bollette e affitto da pagare, il nostro personaggio si trova costretto a cercare lavoro ma nessuno sembra adatto alla sua personalità…esplosiva! Stanchi di una vita mediocre, i quattro decideranno di unire le forze e fondare una propria banda criminale per prendere il possesso della città, soldi, potere, fama. Nascono così i Saints Row, ma la strada della criminalità è piena di ostacoli!

Oltre alle difficoltà del mantenere una onestissima organizzazione criminale, Santo Ileso pullula già di gang rivali. Tra queste troviamo:

• Los Panteros, un brutale gruppo organizzato con la passione per la palestra, le catene e portare le catene in palestra. Forse non i più furbi, ma che bicipiti!
• Gli Idols, un gruppo anarchico intenzionato a portare la libertà nella città distruggendo le multinazionali e occasionalmente qualche quartiere qua e là
• I Marshall: una polizia privata tecnicamente legale ma disposta a tutto per ottenere quello che vuole facendo uso di forza bruta contro tutto e tutti. Tecnicamente legale ecco…

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Santo Ileso, prearati!

Saints Row mantiene viva l’eredità dei precedenti capitoli reinventandola in uno stile tutto nuovo mantenendo lo stesso grado di follia. Siamo di fronte ad un videogioco action in terza persona in cui potremo controllare solo il nostro Boss. All’inizio del gioco dovremo infatti personalizzare il protagonista tra centinaia e centinaia di opzioni scegliendone il volto, il sesso, la voce, il corpo, il vestiario e così via. In termini di abiti avremo a disposizione poche scelte che si amplieranno moltissimo nel corso della nostra avventura.

Diventare dei rispettabili criminali non è infatti semplicissimo ma per fortuna potremo fare tantissime missioni da fare, eliminare tanta gente e usufruire di un potente arsenale di armi per sfogare la nostra rabbia. Lo stile di gioco è estremamente frenetico, dimenticate piani strategici o attente riflessioni e soprattutto dite addio allo stealth, è stato sostituito da una lanciarazzi. Le scene di azione sono all’ordine del giorno, sempre diverse e totalmente fuori di testa: “la fisica è uscita dal gioco”.

Acquisire la notorietà e i soldi necessari per farsi rispettare sarà un compito lungo e periglioso. Oltre alle missioni della campagna principale (che vi terrà impegnati per circa 15-20 ore), avrete a disposizione tantissime missioni secondarie. Tramite un menù su smartphone, potremo infatti dare la caccia ai criminali, cioè…altri criminali, esplorare la mappa alla ricerca di quest secondarie, avviare nuove missioni, chiamare i nostri compagni per aiutarci e molto altro ancora.

Parola d’ordine: personalizzazione

Tutte le missioni secondarie possono essere svolta quando e come ci piace a noi, il che ci ha donato una grande sensazione di libertà. Tra queste le più interessanti sono quelle legate al nostro impero criminale. I Saints Row devono infatti reinvestire il denaro guadagnato in una serie di negozi e società strettamente illegali per espandere il nostro potere sulla città. Sarete voi stessi a scegliere quale proprietà acquistare e in quali zone (predefinite) della mappa. Ad ogni attività sono legate una serie di missioni specifiche che ne aumenteranno gli introiti e i vantaggi. Per esempio, la vostra società di assicurazione a stampo mafioso vi offre la possibilità di truffare le assicurazioni. Il risultato? voi che vi gettate a capofitto nel traffico causando più danni ed esplosioni incontrollate. Semplice, no?

Le missioni secondarie sono esilaranti e a tratti, le abbiamo preferite alla storia principale che, nonostante il delirio che la accompagnerà dall’inizio alla fine, offre delle sequenze toccanti e più adulte (mai troppo!). In generale, le missioni secondarie ampliano enormemente il gioco, così come anche i vari livelli di difficoltà, puntando i riflettori sulla personalizzazione di storia, impero e personaggio, una caratteristica chiave della serie. Andando avanti con il gioco, sbloccando missioni e facendo acquisti, potremo infatti personalizzare nei minimi dettagli l’abbigliamo del personaggio, scarpe, calze, mutande, magliette, ghiacche, occhiali, testa da alieno, le possibilità sono infinite! Così come anche la personalizzazione dei veicoli, non sono auto e moto ma anche aerei, barche, carri armati. Il solito insomma!

A queste si aggiungono anche una serie di abilità e vantaggi che potremo sbloccare aumentando di livello. Ogni missione, così come anche ogni azione criminale o degna di nota, ci darà dei punto exp con cui levellare il nostro personaggio e acquisire abilità. Le Skill non sono molte ma si adattano perfettamente allo stile di gioco di ognuno di noi. Non solo armi dunque, ma anche folli attacchi lampo, abilità rigenerative e anche la possibilità di ficcare una granata nelle mutande del nemico e lanciarlo addosso agli altri…vi avevamo anticipato della Follia.

Comparto tecnico

Come ogni Reboot che si rispetti, anche Saints Row apporta la sua buona, buonissima dose di novità tecniche. L’ultimo capitolo della saga risale infatti al 2013 e da allora i progressi tecnologici sono stati tanti, tra cui l’arrivo della nuova generazione di console, non a caso questa recensione di Saints Row è stata fatta su PlayStation 5.

Il cambiamento grafico è eccellente o super apprezzato e ci ha regalato degli scorci di Santo Ileso niente male. Il gioco, su PS5, offre anche la possibilità di usare l’HDR (se il vostro televisore lo supporta) e selezionare varie modalità di resa grafica da una 1080P con supporto al Ray Tracing fino al 4K. Inutile dire che nonostante le buone intenzioni, quest’ultima audace opzione non rende giustizia al gioco. Il ritmo frenetico, soprattutto nelle scene di azione, fa calare bruscante gli FPS con conseguente diminuzione drastica della fluidità e la situazione peggiora in caso di presenza eccessiva di particelle come durante un incendio o durante una tempesta di sabbia. Noi ci siamo “accontentati” della qualità 1440P Max Framerate, per un giusto equilibrio tra qualità video e stabilità.

Questo però non influisce su alcune mancanze grafiche soprattutto nei dettagli e nelle ombre, troppo poco rispetto all’importanza di questo titolo. Ottima invece sotto ogni punto di vista la qualità audio, dalla soundtrack del gioco alla radio sulle auto, perfettamente in linea con il ritmo del gioco. Lode meritatissima anche al doppiaggio originale (in inglese con sottotitoli in italiano) che riesce a dare anima e a corpo a dei personaggi ben scritti e strutturati.

Santi bug…

Nota dolente è invece quella dei bug e dei glitch. Davvero troppi e fastidiosi. Oltre a quelli grafici di poco conto, ce ne sono stati molti che ci hanno costretto a resettare la console più volte. Ultimo ma non ultimo, i bug audio che fanno fermare e ripartire la musica in maniera assolutamente randomica lasciandoci con l’asciutto in bocca durante le sequenze più action. Avete mai provato a sparare in giro per la città in assoluto silenzio? La soddisfazione non è la stessa…

Fortunatamente è prevista una patch al lancio che dovrebbe risolvere molti di questi problemi. Torneremo su questa recensione per aggiornarvi da questo punto di vista.

La recensione di Saints Row in pillole (nulla di illegale)

Saints Row aveva bisogno di una svecchiata e questo Reboot è arrivato al momento giusto e nel modo giusto. Quello che più ci è piaciuto è stata l’attenzione degli sviluppatori di rinnovare una saga senza snaturare ciò che ha rappresentato negli anni per molti giocatori. Se siete degli appassionati di Saints Row potreste provare una certa nostalgia per temi un po’ più seri ma la nostalgia cederà presto il posto all’adrenalina! Se invece non avete mai approcciato la serie, questo è il momento giusto, come anticipato non è necessario aver giocato ai capitoli precedenti per godere della storia.

Questo capitolo di Saints Row vi terrà incollati allo schermo regalandovi attimi di pura frenesia e distruzione in una città che trasuda di criminalità e luci al neon.

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