Si può vivere senza smartphone? La nostra prova del Salvalavita Phone di Beghelli

Niente social. Nessuna chat online con gli amici, niente email da gestire. Le ricerche su Google quando abbiamo qualche dubbio o curiosità? No. Riusciremmo a vivere senza uno smartphone? La nostra non è solamente una domanda ipotetica: abbiamo testato il Salvalavita Phone SLV30 GPS Altavoce di Beghelli e, per farlo nel modo giusto, abbiamo deciso che non avremmo usato uno smartphone accanto al telefono cellulare pensato per la sicurezza delle persone più anziane. Abbiamo dovuto provare a vivere senza uno smartphone sempre connesso, per testare questo telefono Salvalavita — nel nome e nelle funzionalità.

Un’esperienza che non ci teniamo a ripetere: abbiamo verificato di essere un po’ troppo connessi per restare senza internet sul telefono. Ma il Salvalavita Phone non ci ha davvero portato ai tempi dei primissimi telefoni cellulari. Sebbene serva soprattutto per chiamate e messaggi SMS, nel tempo passato con questo telefono abbiamo potuto apprezzare diverse novità tecnologiche, che possono aiutare molto nelle emergenze, ma anche chi ha problemi d’udito.

Vita senza smartphone: la nostra prova del Salvalavita Phone SLV30 GPS Altavoce di Beghelli

Proviamo decine di telefoni ogni anno per le nostre recensioni tech. Di tutti i tipi: quelli che costano meno di 200 euro e quelli che ne costano più di mille, di ogni costruttore, di ogni formato. E la verità è che, in linea di massima, fanno tutti le stesse cose. Certo, la qualità della fotocamera, la velocità del processore o della ricarica — tutte le caratteristiche variano in base al prezzo.

Ma restano smartphone, sono connessi a internet, cosa che permette di chattare, guardare e postare sui social, ricercare informazioni. E ancora: caricare le mappe del navigatore in tempo reale, giocare a giochi online (la maggior parte, ormai), usare l’intelligenza artificiale, far connettere anche il laptop facendo da hotspot. Nelle recensioni, non scriviamo se queste cose le sanno fare, ma quanto riescono a farle bene.

Il Salvalavita Phone SLV30 GPS Altavoce di Beghelli, semplicemente, è diverso. Niente accesso al web, cosa che cambia radicalmente l’uso che ne facciamo. Una decisione che Beghelli ha preso consapevolmente: questo dispositivo si rivolge a una platea diversa da chi, come noi, è sempre connesso.

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Eppure, per recensirlo a dovere, non possiamo usarlo accanto allo smartphone: sarebbe una prova solo a metà. Questo ha fatto sì che i nostri test si trasformassero in qualcosa di diverso rispetto a una semplice recensione. Quasi un esperimento antropologico: si riesce a stare senza lo smartphone?

Questo non ci ha impedito, tuttavia, di testare sul serio la funzionalità Altavoce, la vera novità (anche se non l’unica) rispetto all’altro Salvalavita Phone testato dalla nostra collega Erika, la cui recensione trovate qui sotto. Ma speriamo ci perdonerete se, fra una funzione testata e l’altra, vi parliamo anche della nostra esperienza lontana dal web.

Chiamate e SMS: la nostra vita senza il 5G

Con un design a conchiglia che ci ricorda la nostra infanzia (ma che, come vedremo, nasconde tecnologie moderne), il Salvalavita Phone SLV30 GPS Altavoce di Beghelli limita le nostre possibilità comunicative a due: chiamare qualcuno, oppure mandare un SMS.

I grandi tasti non rendono poi tanto complicato adattarsi a scrivere le lettere una alla volta, come facevamo sul telefonino dei nostri genitori da bambini (il nostro primo telefono aveva il T9). Le chiamate sono semplici, anzi il design a conchiglia ci sembra ottimo per le telefonate. E la possibilità di memorizzare due numeri a selezione rapida e accedere alla rubrica facilita ancora di più le operazioni.

Per una persona anziana, che non ha mai usato chat e social, queste due modalità di espressione bastano e avanzano. Ma chiedendo a diversi pensionati che conosciamo (e facendo fare ai nostri genitori qualche sondaggio informale), sono proprio pochi quelli che non usano almeno WhatsApp per un gruppo di famiglia.

Anzi, abbiamo constatato che Millennials e Generazione Z tendono ad archiviare il semplice SMS come se non fosse nemmeno arrivato (a meno che non abbiano un iPhone, che apre il messaggio con iMessage). E assumono che una chiamata da parte di un parente o amico trentenne sia un emergenza, e non un test di un telefono Salvalavita Phone di Beghelli.

Le funzionalità di sicurezza e la tecnologia Altavoce dei Salvalavita Phone di Beghelli

Le consuetudini delle generazioni sempre connesse, il “galateo da smartphone”, rendono difficile comunicare solo con SMS e chiamate. Ma la verità è che questo telefono non si rivolge a noi. Piuttosto, saremo quelli che ricevono le chiamate e gli SMS di anziani che conosciamo. E che sappiamo più al sicuro e più a proprio agio con il Salvalavita Phone SLV30 GPS Altavoce di Beghelli.

Il telefono, che potete caricare con la base in dotazione ma anche tramite una USB-C sul lato, ha una batteria di 1000mAh. Che uno smartphone consumerebbe in poche ore, ma che dura invece settimane su questo telefono.

In questo modo possono facilmente telefonare se hanno bisogno di aiuto. In particolare, premendo due secondi il tasto Salvalavita sul retro, possono mandare un SMS a 9 contatti diversi. I contatti riceveranno l’avviso di emergenza e una posizione GPS precisa, che possono cliccare per cercare sull’app di navigazione del proprio smartphone. Inoltre, partirà in automatico (e in ordine) una chiamata ai contatti per chiedere aiuto o informazioni. E il rilevamento della caduta permette di contattarli anche se la persona dovesse perdere coscienza.

Interessante, inoltre, la possibilità di collegare il telefono al bracciale Salvalavita Beghelli — che va però acquistato separatamente. E anche sul telefono potete salvare le più importanti informazioni mediche, in modo da facilitare eventuali soccorsi.

La funzionalità Altavoce

Questa versione del Salvalavita Phone, inoltre, ha una funzionalità pensata appositamente per chi ha qualche problema d’udito. Collegando le cuffie incluse in confezione tramite il cavo AUX 3.5 (che vorremmo tornasse anche negli smartphone) e premendo per un paio di secondi il tasto giallo Altavoce, possono amplificare i rumori della stanza.

Noi abbiamo testato l’ascolto di un podcast e della TV a basso volume, e sebbene la qualità audio non sia stellare , il suono è molto chiaro e piuttosto forte. Per chi ha problemi particolari, meglio rivolgersi a specialisti e usare apparecchi acustici appropriati. Ma questa resta un’opzione a basso costo e alta utilità per chi è semplicemente un po’ “duro d’orecchio” per via dell’età.

La semplicità di un telefono che non ha bisogno di essere smart

Non appena acceso, il Salvalavita Phone SLV30 GPS Altavoce di Beghelli ci sembrava un ritorno nel passato. Ma a poco a poco, abbiamo scoperto che c’è molta tecnologia dietro. Oltre alle funzioni GPS, rilevamento caduta e Altavoce, la modernità del dispositivo si vede nei dettagli. Come il già citato USB-C (che diversi smartphone di punta non usavano, fino all’anno scorso) e la nanoSIM.

Ma ha anche altre funzionalità interessanti, seppur non proprio di ultimo grido: la torcia, la calcolatrice, sveglia e calendario (non sincronizzato in cloud, certo) e la radio FM. Per noi che non riusciamo a vivere senza podcast e audiolibri non è abbastanza, ma è meglio di niente.

Non avere tutte le distrazioni del web — a cui comunque avevamo accesso tramite il PC, ma che abbiamo cercato di usare solo per lavorare — in alcuni casi aiuta. Di certo abbiamo passato ore di maggior concentrazione per scrivere (questa la diciamo nel caso ci legga qualcuno in redazione). Ma anche leggere o guardare un film, senza nessuna notifica in arrivo, è decisamente meglio.

Però, appena terminati i test, abbiamo dovuto recuperare messaggi su Telegram e WhatsApp, notifiche sui social, record sui giochi online e app di streaming piene di contenuti da recuperare. Noi non potremmo vivere usando solo Salvalavita Phone SLV30 GPS Altavoce di Beghelli. Ma ci è davvero piaciuto scoprire le tecnologie che possono aiutare una persona anziana che si “accontenta” di un telefono non connesso. Che non sarà smart, ma è pieno di soluzioni intelligenti. E soprattutto, aiuta le persone anziane a sentirsi più sicure: basta tenere premuto per due secondi il pulsante Salvalavita per avere aiuto in caso di emergenza.

Potete trovare maggiori informazioni sul sito di Beghelli.

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