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Riduzione delle emissioni del 90% entro il 2040: ecco le raccomandazioni dell’Ue

La nota pubblicata il 6 febbraio

In questi ultimi anni, tra la pandemia da Coronavirus e le guerre che si sono avviate o rinfocolate non troppo lontano dai nostri confini, abbiamo abbassato la guardia su un altro tema capitale: la salvaguardia ambientale del pianeta.

Sì, ci sono i vari bonus governativi che incentivano una quotidianità più green, ma non vanno dimenticati gli obiettivi comunitari o globali. Come ad esempio quello, certamente ambizioso, di azzerare le emissioni nette entro il 2050.

Prima dell’azzeramento, va da sé, bisogna considerare la riduzione delle emissioni, ed è su questo punto che la Commissione Ue è intervenuta con una serie di raccomandazioni (non vincolanti) esplicitate in una nota. Scopriamo di cosa si tratta.

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La riduzione delle emissioni: la nota dell’Ue

La nota è stata pubblicata sul sito della Commissione europea nella giornata di martedì 6 febbraio. E ha per titolo: “La Commissione presenta una raccomandazione per l’obiettivo della riduzione delle emissioni per il 2040 per definire il percorso verso la neutralità climatica nel 2050.”

È una valutazione d’impatto sui possibili percorsi per raggiungere l’obiettivo concordato di rendere l’Unione europea climaticamente neutra entro il 2050. Una proposta legislativa in questo senso “sarà presentata dalla prossima Commissione, dopo le elezioni europee, e concordata con il Parlamento europeo e gli Stati membri”, come prevede la normativa Ue sul clima.

Le elezioni saranno a giugno, dunque una decisione sarà presa almeno dopo l’estate. A meno che un’ipotetica nuova maggioranza non modifichi progetti e obiettivi.

La raccomandazione

Ed eccola, la raccomandazione della Commissione Ue. Leggiamo che sulla base della valutazione d’impatto “la Commissione raccomanda una riduzione netta delle emissioni di gas a effetto serra del 90 % entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990.”

Perché l’obiettivo sia raggiunto, si dovrà dare piena attuazione del quadro concordato per il 2030, “garantendo la competitività dell’industria europea, una maggiore attenzione a una transizione giusta che non lasci indietro nessuno, condizioni di parità con i partner internazionali e un dialogo strategico sul quadro post-2030, anche con l’industria e il settore agricolo”.

Ricordiamo che l’obiettivo per il 2030 è quello di una riduzione delle emissioni almeno del 55%, come vuole il pacchetto legislativo Fit for 55 (Pronti per il 55).

Come arrivare alla riduzione del 90% di emissioni entro il 2040

Lo sforzo per arrivare a una così drastica riduzione delle emissioni, spiega la Commissione Ue,  “richiederà sia riduzioni delle emissioni che assorbimenti di carbonio. Ciò richiederà la diffusione di tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio, nonché l’uso del carbonio catturato nell’industria.”

Più in generale, l’Europa dovrà seguire il Green Deal, un piano di trasformazione che prevede anche il discusso stop all’immatricolazione di motori a combustione interna, diesel e benzina, a partire dal 2035.

Il successo della transizione climatica dovrebbe andare di pari passo con il rafforzamento della competitività industriale, in particolare nei settori delle tecnologie pulite. Altrettanto importanti saranno la fissazione del prezzo del carbonio (per cui la Commissione attiverà una task force dedicata) e l’accesso ai finanziamenti. Per i quali nei prossimi anni sarà necessario un approccio europeo, in stretta cooperazione con gli Stati membri.

Infine, leggiamo, “un dialogo aperto con tutte le parti interessate è un presupposto fondamentale per realizzare la transizione pulita.”

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Il commento

Sull’intervento della Commissione Ue si è espresso Maroš Šefčovič, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, le relazioni interistituzionali e le prospettive strategiche.

Šefčovič ha detto: “L’Europa ha già preso la decisione strategica di investire in un’economia innovativa, sostenibile e competitiva a livello mondiale, incentrata su industrie pulite agili. Oggi stiamo compiendo il passo successivo per raggiungere questo traguardo, con l’obiettivo generale di portare prosperità a lungo termine, posti di lavoro stabili e una maggiore sicurezza economica dell’Ue.

Riteniamo che la leadership industriale e la transizione giusta siano due facce della stessa medaglia. In quanto forte attore globale nel settore delle tecnologie a zero emissioni nette, l’Ue continuerà a mantenere l’equità e la solidarietà al centro del Green Deal europeo.”

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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