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Tutti pazzi per i sex toys: un mercato che in Italia vale 600 milioni di euro

Il settore del sexual wellbeing è in continua crescita

Il settore del sexual wellbeing, ovvero del benessere sessuale, è in continua crescita e a breve varrà 125 miliardi di dollari a livello globale. Gran parte della spinta viene dallo shopping online e anche alcuni grandi negozi, come Sephora, e personaggi famosi come Gwyneth Paltrow hanno deciso di abbattere i tabù lanciando linee di sex toys dedicati al piacere sessuale.

Sex toys, un mercato in continua crescita

A dare un’incredibile spinta al settore del sexual wellbeing, come ora viene definito, è stato il digitale. Non è difficile comprendere il perché: comprare un sex toy online abbatte le barriere e toglie dall’imbarazzo consumatori. Una grande percentuale degli acquirenti, infatti, non comprerebbe mai lo stesso oggetto in un negozio fisico.

sex toys mercato in crescita

Proprio per cavalcare l’onda di questo settore in crescita, anche la grande distribuzione, da Bloomingdale a Sephora e passando da Rinascente, ha messo a catalogo – per ora sono online – questi prodotti. E parecchi VIP come Gwyneth Paltrow e Dakota Johnson hanno firmato e lanciato linee dedicate al sexual wellbeing e la ricerca del piacere.

L’avvento dell’online, il graduale abbattimento dei tabù e una maggiore consapevolezza del proprio corpo e della libertà di espressione hanno quindi spinto questo settore al massimo splendore. Un settore che, ora rinominato “sexual wellbeing”, condivide alcuni dettagli simili a quello del beauty e make-up.

I numeri di questo settore

Secondo l’Osservatorio “Global Sexual Wellness Market” le dimensioni globali di questo mercato si stima raggiungeranno i 125.1 miliardi di dollari entro il 2026, ad un tasso di crescita del 12.4% l’anno (erano a 62 miliardi nel 2020).

Come immaginabile, a trascinare il comparto del sexual wellbeing è soprattutto il mercato americano. Nel 2021 la startup americana Get Maude – che ha siglato una collaborazione con l’attrice Dakota Johnson, ora co-creative director – ha raccolto investimenti per un totale di 10 milioni di dollari. Nel corso dello stesso anno ne ha raccolti 4 milioni anche Dame Products, fondata da una sessuologa e un ingegnere meccanico.

Un altro esempio è l’unione di WOW Tech e Lovehoney che ha dato vita a un vero e proprio colosso mondiale con un fatturato di 400 milioni di dollari e circa 700 dipendenti.

In Italia, invece, il valore complessivo stimato è di circa 600 milioni di euro. Tra le aziende più famose troviamo Mysecretcase, avviata nel 2014 e che ha raccolto già di 4 milioni di euro in investimenti. Negli ultimi anni, inoltre, si è affacciata al mercato “Y Spot” che sta raccogliendo in questo momento il suo primo round.

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Dafne, la startup italiana che si impegna a realizzare sex toys sostenibili, genderless e Made in Italy

Dafne sex toys

All’inizio di quest’anno è partito anche un nuovo progetto. Tre giovani, che hanno contribuito al lancio e alla crescita della scaleup di traveltech Musement, hanno dato vita a Dafne, una startup di sexual wellbeing. Gli elementi distintivi e la mission della società fondata da Lucia Testa, Rodolfo Lironi e Giacomo Cattaneo sono una grande attenzione alla qualità Made in Italy; sostenibilità dei materiali e innovazione per far fare un ulteriore passo in avanti al settore.

Ora, indirizzandosi a un target ancora più ampio e giovane, Dafne sceglie di andare incontro e anticipare loro istanze: ecologia, sostenibilità e genderless. La startup ha in catalogo oggetti sessuali in vetro borosilicato infrangibile realizzati a mano riciclabili al 100%, lubrificanti e oli da massaggio totalmente naturali e sta lavorando al lancio di nuovi prodotti con cui ampliare la gamma.

Attualmente Dafne ha aperto il capitale e sta raccogliendo commitment di investitori pre-seed. “Come sempre il mercato d’oltroceano è in grado di fornirci in anticipo la fotografia e i dati che questo settore in pochi anni esprimerà anche alle nostre latitudini. Abbiamo scelto di abbracciare questa tendenza per innovarla con la qualità di materiali, a basso impatto ambientale, design e la manifattura che il Made in Italy garantisce”, hanno dichiarato i 3 co-founder.

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Sara Grigolin

Amo le serie tv, i libri, la musica e sono malata di tecnologia. Soprattutto se è dotata di led RGB.

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