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Record di freddo in Russia. La bufala della settimana

Il primato esiste, ma è del 1924

Fino a ieri non avevamo mai avuto così caldo, e all’improvviso c’è un freddo tale come non l’avevamo mai provato.

Eccetera eccetera. Nel senso che quello meteorologico è un ambito in cui i luoghi comuni e le frasi fatte, dette un po’ per confortarsi un po’ per avere argomenti di discussione, si sprecano.

D’altro canto, l’emergenza climatica è argomento serissimo e sempre più urgente. Per fortuna, sempre più persone se ne stanno accorgendo, e stanno cercando di fornire il proprio contributo per contrastarlo. Tuttavia, nemmeno qui mancano i contestatori e gli scettici (preferiamo non adoperare la parola negazionisti, che ha un suo preciso significato).

Ed è proprio miscelando il luogo comune del non c’è mai stato così freddo a una fake news (anche piuttosto rudimentale) che i negatori – chiamiamoli così – dell’emergenza climatica si sono fatti avanti sui social nei giorni scorsi. Scopriamo in che modo.

La notizia del record di freddo

La foto, non c’è che dire, è suggestiva. Si vede, in secondo piano, un bulldozer coperto di ghiaccio. Ma soprattutto, in primissimo piano, un uomo con il colbacco. Che ha copricapo, barba e sopracciglia congelati.

Diverse didascalie hanno accompagnato l’immagine, che ha fatto il giro dei social. In una di queste leggiamo: “#riscaldamentoglobale …mai stato così freddo. Record del freddo a Oymyakon in Russia: -71.2 gradi.”

gelo

La bufala (sbugiardata d’istinto)

Questa del record di freddo, per quanto clamorosa, è una notizia che a sbugiardarla non servirebbe un detective.

Prendere una foto, che indubbiamente mostra una giornata di freddo intenso, non è testimonianza sufficientemente incontrovertibile del fatto che il luogo sia Oymyakon, e che realmente (ma in che giorno e a che ora, poi?) si sarebbero raggiunti i -71.2 gradi.

Per comprendere quanto notizie simili, dai contorni più che vaghi, si riaffaccino periodicamente, basta andare indietro di quattro anni. Ed ecco che, in un articolo del 2 dicembre 2018, compare un record di freddo ancor più incredibile: -82 gradi. E, tanto per abbondare in testimonianze non troppo rigorose (per usare un eufemismo), nell’articolo leggiamo che “da quello che sostengono gli abitanti di Oymyakon, in realtà la temperatura avrebbe toccato i -89°. C’era così freddo che il termometro si è rotto, raccontano quanti sono stati testimoni dell’evento”.

La bufala (sbugiardata con tanto di prove)

Ma che la notizia del record di freddo sia una fake news, è dimostrabile anche in modo meno puramente intuitivo.

L’immagine è in realtà un collage di due singoli scatti, che si trovano in rete da tempo. Il bulldozer coperto di ghiaccio, ad esempio, fa capolino in una discussione del 2008 all’interno di un blog, come dimostrano i solerti colleghi di Open.

E dell’uomo barbuto si hanno tracce su Internet almeno dal 2014.

Ma è tutto falso, quanto contenuto nella bufala del record di freddo? No, come al solito. Perché anche alle fervide fantasie dei complottisti serve pur sempre una base su cui poggiare.

Il record di freddo a Oymyakon

Oymyakon è in effetti l’insediamento abitato più freddo del pianeta. E nemmeno la temperatura menzionata, -71,2 gradi Celsius, è stata scelta a caso. Si tratta di una temperatura presunta, ma tutto fuorché attuale: vecchia semmai quasi di un secolo, dal momento che risale al 1924. Con tanto di monumento celebrativo nella piazza del villaggio.

Per i curiosi, la temperatura minima mai effettivamente registrata a Oymyakon è “solo” di -67,7 gradi, e siamo comunque nel 1933.

Burla? No, complotto

Chi ha diffuso la bufala sul record di freddo a Oymyakon, dunque, voleva solo gettare in pasto agli utenti del social una notizia falsa ma tutto sommato non incredibile?

Non proprio. Per capire meglio cosa ci sia sotto, basta tornare al già citato articolo del 2018, e leggere per intero un paragrafo: “Il surriscaldamento globale, agli occhi dei 500 abitanti di Oymyakon, può essere una buona barzelletta da raccontare ai bambini più piccoli, facendo umorismo sull’ondata di freddo record che ha colpito lo sconosciuto villaggio siberiano nelle ultime ore.

Una barzelletta che avrebbe del paradossale, se si considera che sia proprio Trump uno dei maggiori sostenitori della corrente revisionista. Inutile dire che il presidente degli Stati Uniti, da queste parti, non sia esattamente il benvenuto per antonomasia.”

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Bufala su bufala

Questo testo è a suo modo sottile. Perché non solo tira in ballo il record di freddo come dimostrazione del fatto che non esisterebbe l’emergenza climatica. Ma (con una logica sempre traballante, ma pazienza) viene chiamato in causa Trump, “usato” per il seguente ragionamento: se l’ex presidente Usa nega l’emergenza climatica, ed è su posizioni opposte rispetto ai “rivali” russi, non potrete credere che proprio dalla Russia arrivi una fake news per affossare chi pensa che il clima della Terra sia in una situazione allarmante.

Peccato che il freddo record, bufala o meno che sia, non dimostra affatto l’inesistenza dell’emergenza climatica, ma semmai il suo contrario. Episodi di freddo anomalo sono infatti una conseguenza dell’indebolimento delle cosiddette correnti a getto, che contengono l’aria fredda del vortice polare.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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