La compagnia di Elon Musk sta ampliando le proprie ambizioni verso l’infinito e oltre (per citare il caro Buzz Lightyear). Dopo il recente successo nel recupero del razzo Super Heavy, SpaceX prevede di utilizzare lo stesso metodo per lo stadio superiore di Starship, forse già nel 2025.
SpaceX pianifica nuove sfide con lo stadio superiore di Starship
Starship è un razzo di 122 metri di altezza, progettato per essere completamente riutilizzabile. Un veicolo spaziale decisamente ambizioso, e non solo per l’obiettivo di riutilizzabilità, ma anche perchè mira a portare esseri umani e cargo verso la Luna, Marte e altri obiettivi spaziali nel prossimo futuro. In particolare Starship si compone di due stadi: Super Heavy, il razzo che fornisce la spinta iniziale (denominato booster), e Starship, lo stadio superiore destinato al viaggio nello spazio.
Durante il test dello scorso 13 ottobre, SpaceX ha fatto la storia del volo spaziale recuperando il primo stadio del razzo Super Heavy utilizzando delle braccia meccaniche soprannominate “chopsticks”. Questa tecnica innovativa consente di catturare il razzo al momento del rientro, evitando la necessità di costose piattaforme di atterraggio o recuperi in mare.
Ora, secondo un nuovo post di Elon Musk sul suo X (ex Twitter), SpaceX vuole ripetere l’impresa con lo stadio superiore del suo veicolo spaziale Starship. Il fondatore della compagnia ha dichiarato il 15 ottobre che il piano è di riuscire a catturare anche Starship entro l’inizio del 2025, utilizzando la medesima “tecnica chopsticks”.
Verso un sistema completamente riutilizzabile
Il recupero dello stadio superiore rappresenta una sfida ulteriore rispetto al booster. Finora, SpaceX si era accontentata di far ammarare lo stadio superiore nell’Oceano Indiano, ma con il nuovo metodo di cattura tramite la torre, si intende rendere anche lo stadio superiore pienamente riutilizzabile. Questo miglioramento potrebbe abbattere i costi e accelerare il ritmo dei lanci.
È bene sottolineare che la cattura dello stadio superiore non sarà sempre necessaria. Le missioni che porteranno astronauti sulla Luna e Marte richiederanno atterraggi propulsivi verticali, che necessitano di appositi supporti di atterraggio. Tuttavia, per le missioni più vicine, come i voli verso l’orbita terrestre o il lancio di satelliti per la rete Starlink, il recupero tramite torre sarà la soluzione più rapida ed efficiente.
In particolare, la compagnia prevede di utilizzare Starship per alimentare altre missioni spaziali, rifornendo veicoli destinati a destinazioni lontane. Questo approccio è pensato per ridurre i costi e velocizzare i voli orbitali.
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