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La recensione (in corso) di Starfield : le meraviglie dello spazio infinito

Le emozioni che accompagnano un viaggio possono essere uniche e spettacolari e rimanere impresse nella nostra mente per anni o addirittura per sempre. Ora, immaginate queste emozioni applicate alle potenzialità e alla bellezza dei videogiochi. Aggiungeteci l’infinita spettacolarità dello spazio profondo e un mix equilibrato di azione, esplorazione e ricerca: benvenuti a bordo di Starfield.

Senza dubbio siamo di fronte a uno dei videogiochi più attesi degli ultimi anni e le aspettative e l’eccitazione per questo titolo sono davvero (passateci il gioco di parole) alle stelle. L’importanza che il marchio Bethesda ha ottenuto nello scenario videoludico, gli anni di sviluppo e le grande aspettative da parte di sviluppatori e giocatori, rendono Starfield una potenziale pietra miliare dei videogiochi; un titolo in grado di generare nello scenario videoludico un “pre e dopo Starfield”, come accadde nel 2011 con l’immortale The Elder Scrolls V: Skyrim.

Ma le opportunità dello spazio sono pari solo ai rischi e nei mesi, tra le aspettative e l’impazienza, si sono annidati tanti dubbi e perplessità riguardo la buona uscita del gioco. Complice la straordinaria grandezza del gioco e alcuni inciampi del passato da parte di Bethesda, il mondo dei videogiocatori si è diviso ancor prima dell’uscita del gioco.

Grazie a Bethesda, siamo riusciti a partire in anticipo per questo viaggio interplanetario così da potervi dare un assaggio di cosa vi aspetta in Starfield in questa recensione, il tutto ovviamente SENZA SPOILER.

Perché “recensione in corso”?

Una premessa importante, che ha alterato il titolo di questo articolo, è che la recensione di Starfield è ancora in corso. Questo significa che nei prossimi giorni aggiorneremo la nostra recensione man mano che scopriremo tutti i segreti della ricca, ricchissima trama che caratterizza questo gioco. Gli elementi di cui è composto Starfield sono andati oltre le nostre aspettative e vogliamo essere pronti a darvi un parere completo anche sull’end-game, ancora lontano dai nostri orizzonti.

Esplorare gli oltre mille pianeti (e satelliti) è impegnativo e la nostra velocità non supera ancora quella della luce, ma ci arriveremo!

La nostra recensione di Starfield (in corso)

Descrivere Starfield in un paragrafo (o un articolo) non è semplice e non rende giustizia alla grandezza del gioco. Siamo di fronte ad un grande GDR fantascientifico che mette a disposizione un nuovo e ricco universo da esplorare. La storia è ambientata infatti in un angolo della nostra galassia dove l’eroe della nostra avventura, che potremmo creare liberamente, farà il suo piccolo primo passo nell’universo.

La nostra semplice carriera di minatori nello spazio verrà stravolta dal ritrovamento di un misterioso manufatto di origini ignote. Il contatto con esso farà nascere nella nostra mente mistiche visioni di stelle e galassie che ci legheranno improvvisamente al destino e alla natura del manufatto stesso. Per nostra fortuna, un manipolo di studiosi è sulle tracce della loro origine da tempo, il gruppo Constellation. In men che non si dica, veniamo avvicinati dai membri dell’organizzazione che decideranno di ingaggiarci per trovare altri pezzi del manufatto sparsi per la galassia così da cercare di risolvere questo grande e affascinante mistero.

Da qui decolla la nostra avventura che ci porterà nei meandri più profondi e inesplorati nello spazio dove si nascondono moltissime altre missioni, opportunità e pericoli, amici da conoscere e nemici da affrontare. Il tutto immerso in mondi fantastici tutti da esplorare e da ammirare in quella bellezza ultra Terrena che solo lo spazio sa offrire.

Attrezzatura, ossigeno, equipaggiamento, personalità…

starfield gameplay

Nel pratico, Starfield è uno sparatutto con meccaniche GDR e telecamera in terza o prima persona. Durante la nostra avventura controlleremo il protagonista del gioco che, come anticipato, creeremo all’inizio della partita. Oltre a poter personalizzare l’aspetto fisico in un editor ricco e completo, avremo modo di scegliere alcune caratteristiche della sua personalità e del suo passato. Queste influenzeranno alcune delle statistiche e abilità del personaggio e gli forniranno un background che avrà un impatto nella sua avventura. Non solo, alcune di queste offriranno delle interazioni uniche con gli altri personaggi e gli permetteranno di avere nuove opportunità ma anche svantaggi.

Il nostro passato da cacciatore di alieni potrebbe darci una marcia in più al combattimento contro le creature mentre avere dei genitori in vita potrebbe tradursi in equipaggiamento extra di tanto in tanto (“il pacco da giù”). Ma i nostri amatissimi parenti chiederanno un sostegno economico periodico per vivere tranquillamente. Avremo a disposizione una serie di scenari pre-impostati e dovremo scegliere attentamente per avere un bell’equilibrio tra vantaggi e svantaggi.

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Questo va ad aggiungersi alle meccaniche dei Giochi di Ruolo presenti in Starfield. Caratteristiche e abilità possono essere modificati si dal nostro passato ma anche dal nostro futuro. Scoprire nuovi luoghi, eliminare nemici e terminare le missioni ci fornirà punti esperienza con i quali aumentare di livello. Ad ogni lvl-up potremmo scegliere un potenziamento tra cinque rami diversi di abilità che interesseranno il combattimento, l’uso di tecnologie, la nostra abilità nel manovrare le navi spaziali e così via. Ogni ramo presenta un buon numero di upgrade che a loro volta possono essere sviluppati su più livelli in modo da migliorare ancora di più i vantaggi. Il tutto si traduce in tante, tantissime possibilità che richiederanno altrettante ore di gioco per permettervi di creare l’esploratore o esploratrice spaziale dei vostri sogni.

Gli strumenti del mestiere

bethesda starfield

Per difenderci dai pericoli delle profondità dello spazio, avremo a disposizione tantissimi utili strumenti. Da armi a da fuoco, ad armi laser, pistole, coltelli da combattimento ravvicinato e così via. Oggetti offensivi dovranno muoversi di pari passi con abiti, tute spaziali, elmi e zaini che forniranno caratteristiche difensive e buff utili come una maggiore quantità di peso da poter trasportare o un jetpack per fluttuare con leggiadria. La quantità di oggetti è davvero alta e possono tutti essere modificati e migliorati attraverso i vari banchi da lavoro.

A questi si aggiungono anche elementi consumabili come cibo, cure mediche, sostanze per migliorare le prestazioni, alcolici e così via. Oltre alla classica barra della vita, che può essere alterata o ridotta dalle condizioni atmosferiche o fisiche del nostro personaggio, è presente anche una barra dell’ossigeno. Questa, oltre a indicare la stanchezza del nostro personaggio durante la corsa, sarà un segnalatore fondamentale delle condizioni atmosferiche del pianeta o dell’area in cui ci troviamo.

A tal proposito, da segnalare le caratteristiche uniche e importanti di ciascun pianeta, come aria respirabile, gravità o temperatura, che influenzeranno il nostro modo di giocare e muoverci nello spazio.

Le meraviglie dello spazio profondo…

Starfield recensione

Le ore di gioco che ci aspettano sono pari solo all’incredibile quantità di cose da fare, elementi da scoprire e terre, anzi, pianeti da esplorare. Alla missione principale si affiancano centinaia e centinaia di quest secondarie in perfetto stile Bethesda, pianeti da scoprire e piante, animali e elementi minerari (e non) da scannerizzare. A ciò si aggiungono avamposti da costruire e personalizzare sui vari pianeti, navi spaziali da pilotare, comprare, costruire o perché no, rubare! Equipaggio di bordo da assumere e posizionare sui vari pianeti e molto, molto altro.

Potremmo continuare a scrivere per svariate ore elenchi su elenchi di elementi, azioni da compiere, aree da scoprire, oggetti da creare, armi da modificare e così via, ma non lo faremo. Starfield racchiude in se il tema dell’esplorazione e della scoperta e vogliamo lasciare a voi il piacere di scoprire le quasi infinite possibilità di gameplay. Come vivere la vostra avventura dipenderà solo da voi, non è esaltante?

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Fallout nello spazio?

starfield

Se siete avvezzi ai titoli Bethesda e se avete letto qua e la in giro per l’Internet su Starfield, sarete certamente consapevoli dei dubbi che orbitano attorno a questo titolo. Anche solo leggendo questi “pochi” paragrafi vi sarete forse resi conto che al di là del tema spaziale e dalla grandezza e quantità di contenuti, mai raggiunti in un titolo dell’azienda, lo stampo Bethesda è presente in ogni dove; tante quest secondarie, esplorazione, NPC con cui interagire, scelte di dialogo e così via. Secondo alcuni, uno standard fin troppo simile a se stesso tanto da portare Starfield ad essere già stato definito un semplice “Fallout nello spazio”.

Se ci prendiamo un attimo per riflettere attentamente su questa definizione, realizzeremo in un attimo che avere un gioco come la serie di Fallout ambientata nello spazio è uno spettacolo senza precedenti!

Non vi diremo che Bethesda con Starfield ha rivoluzionato il proprio stile, stravolgendo il suo modo di fare. Gli elementi che abbiamo amato in The Elder Scrolls e Fallout ci sono tutti (per fortuna!) ma sono ora rivisitati in chiave moderna e soprattutto limati da quei difetti, tecnici e non, che abbiamo incontrato in passato. Un universo espanso, un gameplay più dinamico, scene di azione più avvincenti e una profondità maggiore lo rendono il titolo di Bethesda più glorioso di sempre.

E le anomalie?

Ovviamente non siamo di fronte ad un gioco senza difetti o delusioni. Come potrebbe?

Tanto più un titolo è ampio e ambizioso tanto è più facile cadere in problemi e disattese. La prima e forse più grande delusione che abbiamo provato riguarda proprio il tema del viaggio nello spazio. Non fraintendete, i pianeti e sistema da scoprire ed esplorare raggiungono cifre impressionanti ma il modo in cui raggiungerli ci ha lasciato l’amaro in bocca. Dimenticate quei viaggi lunghi e affascinanti alla No Man’s Sky, viaggiare tra un pianeta e l’altro si traduce in un “click” seguito da una schermata di caricamento. Sapevamo da tempo che non avremmo assistito a interessanti sequenze di atterraggio sui pianeti con tanto di “rottura” dell’atmosfera ma i viaggi rapidi, tra sistemi solari, pianeti e luoghi di interesse, elimina bruscamente qualsivoglia piacere del “viaggio” in se.

Questo, ovviamente, in favore di un gameplay più dinamico che ci impedisce di passare il resto della nostra vita davanti a Starfield (il che non sarebbe necessariamente un male…). C’è da dire però che la quantità di luoghi da esplorare, a costo di ripeterci, è davvero impressionante e avremo certamente modo di spendere svariate ore sulla superficie dei pianeti.

“E i Bethesda-Bug!?” Anche questi sono una delle caratteristiche di Bethesda che, negli anni, hanno portato alla nascita di meme e punzecchiamenti goliardici nei confronti della software che spesso ha bonariamente accolto questi piccoli difetti. E no, Starfield non ne è esente. Corpi senza vita tremolanti o in grado di superare superfici e pavimenti non sono così rari nello spazio così come anche texture mancanti o laghi perfettamente quadrati e fluttuanti sulla superficie del pianeta. Il che ci porta alla scoperta del…

…lato tecnico di Starfield

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Per questa recensione abbiamo giocato a Starfield sia su PC sia su Xbox Series S. Sebbene siano presenti delle differenze e dei limiti, a livello tecnico il gioco mantiene uno standard altissimo e un grande passo avanti rispetto ai titoli precedenti. Si tratta infatti del primo videogioco dell’azienda ad utilizzare il Creation Engine 2, la nuova versione del motore grafico sviluppato da Bethesda stessa. Benché determinati elementi, come i dettagli più minuziosi e le animazioni facciali, non siano all’altezza di alcuni titoli di tripla A degli ultimi anni, la qualità grafica è all’altezza nonché bilanciate alla mole di elementi grafici da gestire.

Su PC, con una RTX 3090 e 32GB di RAM, siamo riusciti a giocare tranquillamente al massimo delle impostazioni grafica salvo nelle situazioni più dinamiche che vedevano un discreto ma mai terribile caro di FPS. La situazione cambia su Xbox Series S dove gli FPS sono fermi a 30 per gestire tutti gli elementi del gioco. A questo si aggiunge anche la mancanza dei dettagli di texture più minuziosi e di alcuni giochi di luce e ombre che si perdono completamente a favore di una fluidità maggiore.

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Che siate o meno attenti ai “dettagli” dei frame al secondo, la scenografia di città, pianeti, foreste e satelliti desolati è strabiliante. Non solo il colpo d’occhio ma anche i dettagli più minuziosi di caverne, basi abbandonate, uffici e così via. Un altro di quei giochi che ci invitano calorosamente a poggiare il controller a terra e semplicemente guardare la spettacolarità dei paesaggi.

Un’altra colonna sonora…spaziale

Per la serie “cavallo vincente non si cambia”, anche in questo nuovo titolo Bethesda troviamo il tocco musicale di Inon Zur, compositore israelo-americano già autore, tra le altre cose, della colonna sonora di Fallout 4 e The Elder Scrolls V: Skyrim. Dalle scene più epiche alle “normali” passeggiate lunare, musiche e melodie restituiscono splendide atmosfere stellari, esattamente come dovrebbero essere.

Ottimo anche il livello di doppiaggio degli NPC (ricordiamo che il protagonista, non parlerà) ma senza strafare. I personaggi, anche i più importanti ci sono sembrati abbastanza statici un po’ nella natura, anche in questo caso, nell’esperienza Bethesda.

La recensione di Starfield in breve

Come anticipato, descrivere Stafield in una recensione è forse impossibile. Le parole, per quanto ricercate, non possono raccontare la grande quantità di contenuti ed elementi da scoprire che vi aspettano e non vediamo l’ora di tornare su questi canali e parlarvi dello sviluppo della trama una volta raggiunta la fine nel gioco.

Nel frattempo, Starfield ci sta ricordando, ora dopo ora, cosa significa offrire un grande videogioco al pubblico. Un gioco realizzato con cura, attenzione e soprattutto, con una grande voglia di stupire. Starfield è un incredibile viaggio tra le stelle che porta il videogioco alla sua massima espressione fatta di emozioni, storie e bellezza, tutto ciò che amiamo in un videogioco.

Starfield sarà disponibile a partire dal 6 settembre in esclusiva su PC e Xbox Series X e Series S. Per i possessori della Premium edition, il gioco sarà disponibile da domani 1 settembre.

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Daniele Cicarelli

Indigente giramondo con la grande passione per i videogiochi, l'Arte e tutte le storie Fantasy e Sci-Fi che parlano di mondi alternativi senza zanzare. Fermo sostenitore dell'innovazione, del progresso tecnologico e della superiorità del Tipo Erba. Dalla parte dei Villains dal 1991.

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