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Biden: un team scientifico al servizio del nuovo presidente Usa

Uno Science Team affiancherà la Presidenza degli Stati Uniti per affrontare le grandi questioni legate a scienza e tecnologia

Joe Biden potrà contare su un team scientifico composto da super esperti per gestire le grandi questioni che riguardano scienza e tecnologia. Il settantottenne neopresidente degli Stati Uniti, assieme alla sua vice Kamala Harris, ha annunciato i nomi dei membri dello Science Team che lo affiancherà.

Si tratta di una scelta forte, in controtendenza rispetto alla gestione Trump. E non è casuale che il comitato scientifico sia stato ufficializzato proprio all’inizio del mandato di Biden.

Il team scientifico di Biden: di cosa si occuperà

Il nuovo team scientifico degli Stati Uniti, spiega la Presidenza in una nota, avrà il delicato compito di affrontare “alcune delle più grandi crisi e sfide del nostro tempo, dal cambiamento climatico e l’impatto della tecnologia sulla società fino alla pandemia, alla diseguaglianza razziale e all’attuale storica crisi economica”.

I segnali di una svolta

Il nuovo team di esperti in scienza e tecnologia al servizio di Biden avrà una considerazione e un peso di certo maggiori rispetto a quelli del recente passato. La nostra affermazione è supportata da un dato importante: per la prima volta il ruolo di Presidential Science Advisor (il consulente scientifico del Presidente) entra a far parte del Gabinetto, ovvero il ramo esecutivo del Governo degli Stati Uniti.

Science team Biden Trump

Alcuni nomi del team scientifico di Biden

Alla guida dello Science Team degli Usa è stato scelto Eric Lander, Direttore dell’Office of Science and Technology Policy e dunque nuovo Presidential Science Advisor.

Lander, che riferirà direttamente a Biden, dovrà mantenere (se non rinsaldare) i rapporti con la comunità scientifica americana. Celebre genetista, il sessantatreenne nativo di Brooklyn è una delle figure centrali dell’Human Genome Project, che nel 2003 ha portato al sequenziamento dell’intero genoma umano.

Già attivo sotto l’amministrazione Obama, Lander è solo la principale pedina di un team che riporterà la scienza al centro della Presidenza Usa. Durante la sua nomina, Biden ha dichiarato: “La scienza sarà sempre in prima linea nella mia amministrazione, e questi scienziati di fama mondiale si assicureranno che tutto ciò che facciamo sia fondato sulla scienza, sui fatti e sulla verità”.

Accanto a Lander opereranno personalità del calibro di Frances H. Arnold, esperto in ingegneria delle proteine, insignito del Premio Nobel per la chimica, e Maria Zuber, prima donna a guidare una missione spaziale NASA. Altri nomi illustri sono quelli di Alondra Nelson, esperta in scienze sociali e organizzazioni non profit, Kei Koizumi, esperto di bilancio federale per la scienza, e Narda Jones, esperta in scienze sociali.

comitato scientifico Biden accordi Parigi clima

Biden: il team scientifico come segnale di discontinuità

Durante la nomina di Eric Lander a nuovo Presidential Science Advisor, alle già citate parole di Joe Biden hanno fatto seguito quelle di Kamala Harris. Così si è espressa la vice: “Dalla pandemia da coronavirus alla crisi climatica, l’anno appena trascorso ha riaffermato l’importanza di ascoltare gli scienziati quando bisogna affrontare sfide senza precedenti per il popolo americano”.

Le due dichiarazioni sottolinenao le grandi sfide scientifiche e tecnologiche che attendono il Paese. E segnano con forza e tempestività un deciso cambio di rotta rispetto alla Presidenza uscente. Ricordiamo come Donald Trump sia stato spesso accusato di affermazioni e comportamenti antiscientifici, sino all’improvvido consiglio di iniettarsi disinfettante per sconfiggere il Coronavirus.

Ma l’esempio di maggiore attualità riguarda l’atteggiamento piuttosto disinvolto di Trump nei confronti dell’utilizzo della mascherina. Che puntualmente Biden ha dichiarato obbligatoria il giorno stesso del suo insediamento.

Sul tavolo di Biden ci sono poi scottanti questioni tecnologiche che sconfinano nella diplomazia internazionale, come il ban di Donald Trump a Huawei e ad altre aziende cinesi. Oppure urgenti tematiche ambientali, come l’emergenza climatica: anche in questo caso, Biden non si è fatto attendere, dichiarando di voler rientrare quanto prima negli accordi di Parigi sul clima.

La sensazione è che questa ritrovata sinergia tra la Presidenza Usa e il mondo scientifico sia intanto un ottimo viatico per Joe Biden. La volontà sembra proprio quella di segnare un’autentica svolta per gli Stati Uniti. Un Paese che spesso, preso nelle sue contraddizioni e nelle sue molteplici spinte contrastanti, sembra dimenticarsi di essere la più grande democrazia moderna.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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