In arrivo il super green pass: cosa cambierà?

È ormai certo: il Governo sta preparando una stretta per mettere un freno alla quarta ondata del Covid. Che, seppur con esiti meno clamorosi rispetto ad altri Paesi europei come Germania e Austria, sta facendo crescere anche in Italia i numeri del contagio.

L’idea è quella di intervenire contro la percentuale di italiani ancora restia a vaccinarsi. La formula, efficacissima nella sua sintesi, l’ha trovata il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: si tratta di “vincere la battaglia contro l’anti-scienza”.

Alle ore 18 di lunedì 22 novembre si terrà un vertice tra Governo e Regioni, poi sarà convocata una Cabina di regia che esplorerà le varie ipotesi. La più probabile delle quali sarà l’attuazione del cosiddetto super green pass, destinato solo a chi si è vaccinato. Anche se non è del tutto esclusa l’ipotesi estrema: quella di optare per l’obbligo vaccinale.

Vediamo quali possibili scenari potranno presentarsi già nei prossimi giorni. E cosa si potrà e non si potrà fare, dopo l’adozione del super green pass, con il solo tampone.

L’obiettivo è quello di prevenire il passaggio in zona gialla di alcune regioni in vista del Natale, e di premiare chi ha scelto di immunizzarsi. Come ha spiegato Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia e presidente delle Regioni. Fedriga ha detto: “Servono al più presto misure differenziate, in modo da favorire l’adesione alla campagna vaccinale degli ultimi indecisi e dare certezze ai ristoratori, agli albergatori, ai negozianti. Non è una discriminazione, è la garanzia per non chiudere tutto.”

Durata del green pass

Come avevamo anticipato, la durata del green pass sarà sicuramente ridotta da 12 a 9 mesi. Alcuni scienziati hanno proposto di dimezzarne la validità, da 12 mesi a 6, ma difficilmente passerà questa linea.

Comunque, la riduzione della durata del green pass significherà inoltre che, se dopo 9 mesi non si è effettuata la terza dose o il richiamo, il certificato verde non sarà più valido.

Terza dose dopo cinque mesi

Si attende il via libera dell’Aifa (Agenzia italiana per il farmaco), dopo di che si potrà effettuare la dose di richiamo – ormai largamente chiamata terza dose – al quinto mese dall’inoculazione della seconda, e non dopo sei mesi, come attualmente accade.

Obbligo della terza dose

Da dicembre scatterà l’obbligo della terza dose di vaccino per il personale sanitario e per i lavoratori delle Rsa.

Si valuterà anche la possibilità di estendere l’obbligo vaccinale alle forze dell’ordine, al personale scolastico e agli impiegati della pubblica amministrazione a contatto col pubblico. Lo ha recentemente dichiarato Franco Locatelli, coordinatore del Cts, Comitato tecnico scientifico.

Il super green pass e le restrizioni per i non vaccinati

Con buona probabilità scatterà il super green pass, ossia il certificato verde solo per chi ha effettuato la vaccinazione.

Il super green pass renderà indispensabili ulteriori norme per chi non è vaccinato. Sarà inevitabile fare un tampone per entrare nei luoghi di lavoro. È poi al vaglio la riduzione della validità dei tamponi stessi: il test antigenico potrebbe passare dalle attuali 48 ore a 24, e il test molecolare da 72 a 48.

Quali luoghi saranno vietati ai non vaccinati? L’idea è quella di adottare un certo rigore. Facile che a chi non è immunizzato sarà inibito l’accesso a bar e ristoranti al chiuso, piscine, palestre, luoghi della cultura e impianti sciistici. Verrà inoltre considerata l’ipotesi di proibire o limitare anche le attività all’aperto.

Ultima questione aperta sul tavolo: dove rendere valida l’applicazione del super green pass? In tutto il territorio nazionale o solo nelle fasce di rischio giallo, arancione e rosso? Ricordiamo che, guardando i più recenti dati sul contagio, almeno due regioni (Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige) sono a serio rischio di passaggio in zona gialla.

Obbligo vaccinale

È l’ipotesi più estrema, a oggi lontana dal concretizzarsi. A meno che nelle prossime settimane non ci sia un brusco aumento dei positivi.

The Covid show. Dalla pandemia alla ristrutturazione...

• Tosatto, Andrea (Autore)

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Il nodo trasporti

Uno degli argomenti più spinosi è quello dell’applicazione del green pass ai trasporti.

Se per quanto riguarda aere e treni a lunga percorrenza tutto rimarrà invariato (sarà sufficiente avere un tampone negativo), per metropolitane e autobus si starebbe valutando l’obbligatorietà del green pass. Eventualità complicata dal problema, ancora tutto da risolvere, dei controlli. Un no in questo senso è arrivato anche dai sindacati: “Al momento senza personale ad hoc non ci sono le condizioni per l’introduzione del Green pass su bus e metro.”

Stato di emergenza prorogato

Sarà prorogato lo stato di emergenza, a oggi fissato sino al 31 dicembre. Durerà almeno sino al 31 gennaio 2022. Dopo di che, per ulteriori proroghe, sarà necessaria una legge ad hoc.

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