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Il Super Santos diventa green

È stato parte integrante della storia di intere generazioni, un pallone storico, amato, diventato un’icona con quell’inconfondibile colorazione arancio con striature nere. Il Super Santos, con circa 15 milioni di esemplari venduti, è diventato il pallone più venduto al mondo nonché uno dei palloni più diffusi in Italia. La nascita risale al 1962 grazie a Stefano Seno, un operaio della Mondo spa, che si ispirò alla vittoria del Brasile nei campionati del mondo. Nel corso degli anni il pallone ha mantenuto la propria colorazione arancio, imitata molto anche da altri produttori; ma oggi, dopo essere stati calciati in tutte le spiagge e i campetti d’Italia, i palloni Super Santos e Super Tele diventano green

Mondo, l’azienda che li produce, ha ridefinito una nuova politica aziendale al centro della quale c’è la tutela e la salvaguardia dell’ambiente, con la riduzione di sostanze inquinanti e dannose per il Pianeta e la salute. Come si può leggere sul sito ufficiale, “la nuova politica aziendale include obiettivi di sostenibilità ambientale finalizzati alla riduzione dei rifiuti e al loro riutilizzo come materia prima, al miglioramento dell’efficienza energetica e alla riduzione delle emissioni di gas serra (GHG)”. 

Il Super Santos diventa green

“Questo importante investimento è stato effettuato per supportare il passaggio da un’economia lineare a un’economia circolare, un sistema economico che prevede il riutilizzo dei materiali nei cicli di produzione successivi, con una conseguente riduzione dei rifiuti. Il progetto, nato da questa politica di sostenibilità aziendale, si propone come obiettivo per gli anni futuri il raggiungimento di un target di sostenibilità sempre più elevato“.

“Nello specifico, Mondo si è impegnata a trovare soluzioni per la sostituzione dei materiali plastici con opzioni più ecosostenibili, presentando per il 2021 due progetti distinti che le consentano di avvicinarsi all’obiettivo finale della totale eco-compatibilità dei materiali utilizzati. Il messaggio che Mondo desidera comunicare è “rispetto per la natura”: un impegno concreto e reale che possa contribuire alla crescita e all’educazione delle nuove generazioni”.

Il nuovo progetto di Mondo si chiama BioBall, e nello specifico si tratta di un pallone realizzato con una formula bio priva di ftalati che sostituisce il 50% delle materie prime di origine fossile con materiali di origine vegetale che provengono da fonti naturali, una scelta derivata dalla preoccupazione per l’inquinamento dei mari e per la presenza di microplastiche nel Mediterraneo, che contiene il 7% di microplastiche presenti nelle acque del mondo. 

Tutela e la salvaguardia dell’ambiente

“A partire dal 2021, la produzione di palle in PVC di Mondo verrà effettuata utilizzando una nuova formula a base bio, che sostituisce il 50% delle sostanze di origine fossile con un derivato di origine vegetale proveniente da fonti rinnovabili: un materiale completamente riciclabile. In termini di gioco il prodotto avrà un valore più elevato, grazie alle migliori caratteristiche di elasticità ottenute e inoltre comporterà un impatto ambientale ridotto al 50%. Dal 2021 il prodotto potrà essere completamente privo di ftalati. Il processo di produzione delle palle bio ha un impatto positivo sulle emissioni di CO2: le emissione nette annuali di Mondo saranno ridotte di 2000 tonnellate di CO2 eq”.

Un progetto pensato per i bambini, per i ragazzi e per l’ambiente. Inoltre, a partire dal 2021, i prodotti in plastica rigida di Mondo “saranno fabbricati utilizzando una nuova formula, che include materiale standard e materiale riciclato pre-consumo per uso alimentare. La plastica per uso alimentare non può contenere coloranti o altri additivi ritenuti dannosi per l’uomo. Questo migliorerà la sicurezza chimica dei nostri giocattoli, spesso utilizzati dai più piccoli, al di là dei requisiti attualmente in vigore”. 

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Lucia Tedesco

Giornalista, femminista, critica cinematografica e soprattutto direttrice di TechPrincess, con passione ed entusiasmo. È la storia, non chi la racconta.

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