Mentre l’intelligenza artificiale generativa continua a far parlare di sé in tutte le salse, nel mese di agosto abbiamo la possibilità di compiere uno dei gesti più ancestrali e poetici: sollevare lo sguardo verso il cielo e osservare la Luna e le stelle.
A prescindere da quanto siamo ferrati in astronomia, il mese che va concludendosi è stato – e sarà – ricco di più o meno rari eventi astronomici, come vi abbiamo raccontato in un altro articolo.
Abbiamo assistito a notti di stelle cadenti (soprattutto quella tra il 12 e il 13) e a una superluna, che si è presentata proprio la prima notte di agosto. E adesso, come suggestivo suggello del mese, ad attenderci la notte del 31 sarà la superluna blu, seconda superluna del mese.
Scopriamo cos’è la superluna blu del 2023 e come poterla vedere in modo ottimale.
La superluna
Spieghiamo cos’è la superluna partendo da un concetto: si tratta della coincidenza di due fenomeni.
Cominciamo col dire che l’orbita lunare attorno alla Terra è ellittica e non circolare. Questo significa che c’è un punto di massimo avvicinamento alla Terra, che si chiama perigeo: è quando la distanza tra la Luna e il nostro pianeta è di (circa) 360.000 chilometri. C’è poi il punto di massimo allontanamento, l’apogeo, dove la distanza si aggira intorno ai 406.000 chilometri.
Bene. Introduciamo ora il concetto di Luna piena, o plenilunio. Che avviene quando la posizione della Luna è opposta a quella del Sole. La Luna in questo caso è interamente visibile per tutta la notte.
Ci siamo: se perigeo e Luna piena coincidono, abbiamo il fenomeno della superluna. Se invece la concomitanza è tra apogeo e Luna piena, avviene il fenomeno della microluna.
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La superluna blu
Ma c’è di più, perché quella che potremmo ammirare nella notte di giovedì 31 agosto sarà la superluna blu.
Non c’entra tanto il colore, ma la sua eccezionalità, che le ha regalato il poetico nome di “Blue moon” (luna blu, appunto).
Per convenzione sappiamo che la Luna piena è un fenomeno con periodicità mensile, eppure a inizio articolo abbiamo detto che il mese di agosto ha in sé due superlune, esattamente il primo e l’ultimo giorno. Come mai?
Perché in realtà la Luna piena non avviene ogni mese come lo intendiamo noi a seconda del calendario, ma ogni 29 giorni e mezzo.
Ciò significa che ogni 2,7 anni il fenomeno si ripeterà tredici, e non dodici, volte in un anno. Dunque, in quell’anno avremo un mese con due pleniluni. È esattamente il caso di agosto, in cui c’è stata una prima Luna piena il giorno 1 e, 29 giorni e mezzo dopo, ci sarà nuovamente il 31.
Luna piena e superluna
Ma come apparirà la superluna blu, e in cosa differirà da una normale Luna piena?
In effetti, a occhio nudo non sarà facile scorgere la differenza, perché il 31 agosto il satellite apparirà più grande (e più luminoso) di una normale Luna piena di circa il 15%.
Insomma: la Luna sarà semplicemente… ancora più bella ed emozionante da osservare.
Il “bacio” con Saturno
La superluna blu di giovedì 31 agosto apparirà in Italia a partire dalle ore 20:20 (ma dipenderà da dove ci si trova).
Non finisce qui: chi non avrà particolari orari di risveglio l’indomani, potrebbe attendere sino alle ore 03:30 circa, quando la Luna apparirà particolarmente vicina a Saturno. La prossimità tra satellite e pianeta viene un po’ fantasiosamente chiamata “bacio”.
Quello, peraltro, è l’orario in cui la superluna blu avrà raggiunto la sua massima pienezza.
- Cattabiani, Alfredo (Autore)
Superluna blu: come vederla
I consigli per godere al meglio della seconda superluna agostana sono pochi ma fondamentali.
Anzitutto, è bene trovarsi nel posto giusto. Ovvero, come minimo, lontano dai centri cittadini, dove l’inquinamento luminoso impedirebbe una visione soddisfacente.
La superluna sarà ampiamente visibile a occhio nudo, ma chi possiede un buon paio di binocoli o un telescopio godrà di maggiori dettagli.
Potrebbe essere, il 31 agosto, l’occasione per far visita a un planetario, dove il personale specializzato avrà modo di svelare i segreti della volta celeste.
Tuttavia, oggi possediamo dei… piccoli planetari fai da te. Si tratta delle molte applicazioni che, sfruttando la tecnologia GPS, se puntate contro il cielo lo “leggono”, non solo indicando il nome di stelle e costellazioni, ma fornendo anche una serie di informazioni.
Tra le svariate app disponibili, citiamone tre molto famose (e scaricate): Google Sky Map, SkyView e Stellarium.
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