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La nostra recensione di MLB The Show 22: Il baseball è tornato!

Abbiamo provato in anteprima MLB The Show 22, che uscirà ufficialmente il 5 aprile per Xbox, PlayStation e Nintendo Switch: ecco la nostra recensione.

MLB The Show 22: la nostra recensione del nuovo capitolo dedicato al baseball

C’è poco da dire: è arrivata la primavera e quindi it’s that time of the year again, quando gli appassionati di baseball si preparano allo Spring Training, alla nuova stagione e al nuovo videogame targato Sony San Diego Studios. Il tutto cantando “take me out to the ball game”. C’è veramente poco da dire: per quella nicchia che ama questo sport in Italia, si tratta di passione pura. Il nuovo MLB The Show 22 uscirà ufficialmente il 5 aprile su Xbox, PlayStation e – per la prima volta nella storia del franchise – anche Nintendo Switch. Si rinnova inoltre la collaborazione tra Sony e Microsoft, con il titolo che sarà disponibile dal day one su Xbox Game Pass. Noi lo abbiamo provato in anteprima per questa recensione dedicata al baseball americano.

Dopo aver assistito ad un video introduttivo con l’istrionico Shoei Othani (vero protagonista della copertina e della scorsa stagione) ci ritroviamo catapultati in un mini-tutorial, che ci farà scegliere quale impostazioni preferiamo per le tre meccaniche di gioco (battuta, lancio e fielding). Già qui appare una prima novità, con la scomparsa della possibilità di usare il pure analog per la battuta, caratteristica che invece era stata molto apprezzata nel capitolo precedente. Anche il menù di gioco ci mette in evidenza una nuova caratteristica: l’implementazione della nuova modalità Co-op, che ci permetterà di giocare online in partite 2v2 o 3v3. Per il resto, con leggera delusione, il tutto ci appare pressochè identico al MLB The Show 21. Ma questo, dopotutto, è un qualcosa di comune nei videogiochi sportivi, dovendo anno dopo anno rilasciare un nuovo capitolo.

La modalità co-op: matchmaking e funzionamento

Sebbene il gioco non sia ancora ufficialmente uscito, i 4 giorni di early access garantiti a coloro che hanno deciso di acquistare la MVP Edition ci hanno permesso di provare la modalità co-op. Il matchmaking è discretamente veloce, e il gioco permette ai giocatori di una squadra di alternarsi nelle varie fasi di battuta. Durante la difesa invece sarà solo un membro del team a occuparsi dei lanci, mentre l’altro (o gli altri) saranno incaricati del fielding. Considerato che il co-op è l’unica sostanziale novità introdotta, il risultato è decisamente gradevole, soprattutto per chi fosse stanco delle solite modalità già viste nei capitoli precedenti.

La Road to The Show è infatti praticamente identica, tanto nella storia quanto nelle dinamiche. Saremo infatti una giovane promessa del baseball, che dal draft dovrà arrivare a giocare nella Major League Baseball, passando ovviamente per le leghe inferiori, con campi da gioco difficili e poco pubblico. In questo senso la modalità soffre dello stesso problema delle annate precedenti: la ripetitività. Quest’anno la transizione tra le varie fasi di gioco sarà però automatica: giocheremo quindi solo le azioni nelle quali il nostro giocatore è coinvolto. Una funzione che era prevista anche lo scorso anno, ma che andava attivata all’inizio di ogni partita. Anche la progressione del giocatore è identica: effettuando buone giocate sul campo e allenandosi nei day off (attraverso dei minigame) le statistiche del nostro ball player cresceranno. Inoltre potremo equipaggiare il giocatore con items che daranno un boost ai suoi attributi.

Le altre modalità di gioco: Diamond Dinasty è un FIFA FUT in chiave baseball

Torna anche la comprovata Diamond Dinasty, modalità che ci permetterà di schierare sul diamante una squadra da sogno, con campioni della MLB di oggi e leggende del gioco preferito dagli americani. Anche in questo caso ci verrà chiesto di completare missioni per ottenere pacchetti da scartare contenenti nuovi giocatori da aggiungere al nostro dream team. Insomma un FIFA FUT ma con le mazze. Da notare che il gioco supporta il cross-play, quindi oltre a poter giocare su diverse piattaforme senza perdere i nostri progressi/oggetti/card, potremo giocare online con altri giocatori su diverse console.

Altre modalità di gioco, peraltro già presenti nel precedente capitolo sono:

  • March to October: nella quale dovremo guidare il nostro team verso le World Series
  • Franchise: la modalità carriera nella quale guideremo la nostra squadra preferita attraverso l’intera Regular Season.
  • Exhibition e Exhibition Online: la classica partita libera nella quale, oltre alle squadre ufficiali della lega aggiornate in tempo reale, potremo scegliere anche i due team All Stars e ben tre selezioni di leggende del gioco. Accuratissimo in tal senso il catalogo di stadi a nostra disposizione, che comprendono anche il celebre Field of Dreams del film L’Uomo dei Sogni, che è tornato lo scorso anno in un match reale di Regular Season.
  • Challenge of the week: ci proporrà sfide settimanali in cambio di premi e pacchetti. La prima è un testa a testa tra Shoei Othani e l’indimenticabile Babe Ruth.
  • Moments: una serie di sfide basate su avvenimenti e partite iconiche della storia della Major League Baseball.
  • Home Run Derby: è la settimana dell’All Star Game, quando la Regular Season si interrompe per lasciare spazio alle vere stelle della Stagione. Questa modalità permette di sfidare i migliori battitori della lega nel classico Home Run Derby: chi fa più fuoricampo vince.

La recensione di MLB The Show 22: tiriamo le somme

La necessità di dover rilasciare un nuovo gioco non rende giustizia a MLB The Show 22, che vive dell’ovvio e ingrato confronto rispetto ai capitoli precedenti. Le migliorìe ci sono, ma l’assenza di un vero cambiamento (esclusa la modalità co-op e una sottile modifica nelle meccaniche di battuta) tendono a far passare in secondo piano tutta la bellezza di un titolo incredibilmente realistico. La possibilità di scegliere la modalità broadcast durante le partite ci porterà nel magico mondo delle partite di baseball che solo in America sanno realizzare. Il commento ironico dei telecronisti, i fan, i suoni, lo stadio e i match che cominciano con la luce e si concludono al tramonto. Insomma tutto quello che un appassionato di baseball ama è all’interno di questo capitolo, che quindi soffre ingiustamente di una mancanza di rivoluzione che tutti vorrebbero quando esce il nuovo gioco di un franchise.

Le cut scene tra un battitore e l’altro e le statistiche riportate fedelmente dagli annunciatori rende il tutto estremamente immersivo. Il gioco del baseball è complesso, e le variabili di una giocata sono molteplici. Nonostante ciò MLB The Show 22 riesce a simulare con incredibile realismo tutto ciò che potrebbe realmente accadere sul diamante. E questo include anche le chiamate sbagliate di ball e strike e il riscaldamento dei rilievi nel bull pen. L’approdo del gioco su Nintendo Switch farà poi la gioia degli appassionati che vogliono giocare in viaggio, mentre l’insolita collaborazione tra PlayStation e Xbox iniziata lo scorso anno permette ai giocatori su console Microsoft di fruire del titolo gratuitamente dal Day One, grazie alla presenza sul Game Pass. Insomma, controller alla mano e tutti a cantare “take me to out to the ball game, for it’s one, two, three strikes, you’re out, at the old ball game“.

PRO

  • Esperienza di gioco estremamente realistica
  • Nuova co-op mode
  • Disponibile anche su Switch e Xbox Game Pass
  • Cross Platform

CONTRO

  • Nessun cambiamento sostanziale rispetto al capitolo precedente

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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