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La recensione di OnePlus Watch 2: cosa rende uno smartwatch eccezionale?

C'è tutto e quel tutto è molto bello

Quando ci hanno presentato OnePlus Watch 2, il grande protagonista di questa recensione, ci hanno raccontato come la sua genesi sia partita proprio dalla domanda del titolo: “What makes a smartwatch great?“. Un quesito che l’azienda si è posta fin dal lancio del modello precedente, anni fa, e su cui si è concentrata per tutto lo sviluppo di questo device. L’obiettivo infatti era tornare sul mercato solo con un prodotto che sapesse soddisfare le richieste del pubblico. E dobbiamo dire che il risultato è davvero all’altezza delle aspettative.

OnePlus Watch 2, la recensione: elegante…

Di tutti i dispositivi tech che ci accompagnano nella vita di tutti i giorni, lo smartwatch è uno di quelli dove il design ha un ruolo fondamentale, essendo un accessorio visibile costantemente. OnePlus Watch 2 opta per delle linee semplici, con un quadrante ampio e luminoso. Probabilmente non accontenterà i puristi dei segnatempo, ma fa assolutamente la sua figura e può sposarsi benissimo sia con uno stile sportivo che un outfit più elegante.

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Troviamo due tasti sul lato destro del quadrante, un pulsante e una ghiera cliccabile. La posizione angolata contribuisce a dare carattere alle linee di questo smartwatch, ma è anche utile a rendere meno probabile dei clic per errore, magari muovendo la mano.

Entrambi sono customizzabili, per assegnare diverse funzioni a seconda delle necessità. Un aspetto che è fondamentale per uno smartwatch, tanto che potrebbe essere una delle risposte alla domanda di apertura. È un device che ha una varietà estremamente ampia di utenti e utilizzi e deve potersi adattare a ciascuno.

…ma resistente!

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Il fatto che il nostro smartwatch sia sempre “esposto” impone non solo che sia bello, ma anche resistente. Per quanto stiamo attenti, il rischio di un movimento sbagliato che graffia il nostro smartwatch è sempre dietro l’angolo (a volte letteralmente).

Non vi diremo che abbiamo messo alla prova l’impermeabilità IP68 o la resistenza a 5ATM di pressione, né l’aderenza agli standard dell’esercito americano dichiarati dall’azienda. Tuttavia, è evidente da subito come questo OnePlus Watch 2 sia decisamente robusto, più che abbastanza per le necessità quotidiane (e il 2.5D sapphire crystal display ha resistito bene al primo movimento sbagliato che ci è scappato).

L’unica falla nel design, per quanto ci riguarda, sta nel cinturino. Abbiamo apprezzato molto la scelta di tenere un aggancio universale, che permette di sostituirlo facilmente con le infinite opzioni offerte dal mercato degli orologi. Questo però non giustifica un’opzione di default (cioè quella inclusa nella scatola) non all’altezza delle aspettative.

Considerato il punto prezzo e in generale la fascia a cui punta questo OnePlus Watch 2, ci saremmo aspettati qualcosa di più di un cinturino in gomma, per quanto comodo e ben realizzato. E se questa può essere una questione di gusti personali, riteniamo sia il caso di segnalare un piccolo problema. Essendo la parte di aggancio al quadrante rigida e angolata, lo smartwatch non può essere messo completamente sdraiato, cosa che rende più scomode le operazioni di ricarica, “obbligandoci” a tenerlo sul fianco. Minuzie, ma che possono influire sull’esperienza utente.

OnePlus Watch 2 recensione: il Dual Engine che rivoluziona la battery life

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Una delle caratteristiche più intriganti di questo smartwatch è il concetto di Dual-Engine Architecture. In sostanza, all’interno di questo device operano due “motori”: il primo è uno Snapdragon W5 più orientato alla performance, il secondo è un BES 2700 per l’efficienza. Questi si alternano, dividendosi il carico di lavoro per gestire al meglio le risorse. E il risultato è davvero straordinario.

Naturalmente questo avviene tutto sotto la superficie, noi non ce ne rendiamo conto. Anche il passaggio da un chipset all’altro avviene in maniera fluida, senza che ci accorgiamo di nulla. Ma ne possiamo sentire le conseguenze.

Lo vediamo soprattutto nella batteria, fattore nella top 3 di quelli che “rendono uno smartwatch eccezionale”. Nella nostra recensione del OnePlus Watch 2 abbiamo provato a spingerlo al massimo, attivando tutte le notifiche, usandolo per allenamenti, sfruttando timer e sveglie, facendo chiamate… Non solo la batteria ha tenuto, ma ha tenuto anche più delle 100 ore promesse dalle specifiche. Insomma, basta davvero caricarlo una volta a settimana o poco più.

Eventualmente si può anche avere accesso a una modalità Power Saver, che porta il limite a circa 12 giorni. Questo ricade più che altro nel “nice-to-have”. Se dovete affrontare una vacanza avventurosa (magari proprio per testare gli standard militari di cui sopra) o semplicemente volete preoccuparvi della ricarica di un device in meno, può servire. Altrimenti già non doverlo ricaricare tutti i giorni (o peggio, più volte al giorno) è più che sufficiente.

Anche perché, la ricarica è straordinariamente poco invadente. Innanzitutto sfrutta una base/adattatore che si connette tramite USB-C, il che significa non avere altri cavi unici in giro: potete tranquillamente condividere quello dello smartphone. E poi è rapidissima, riportandoci a piena energia in meno di un’ora.

OnePlus Watch 2 recensione: tutto ciò che serve, senza perdere colpi

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Chiaramente tutto quello di cui abbiamo parlato finora non avrebbe senso senza essere accompagnato da prestazioni di livello, cosa che non manca a questo device. È assolutamente responsive, non abbiamo mai visto cali o problemi di nessun tipo nelle nostre prove.

Da un punto di vista di funzionalità offre tutto ciò che si può desiderare da uno smartwatch. Abbiamo una piena compatibilità con le notifiche di qualsiasi app e per molte di queste possiamo non solo leggerle ma anche gestirle direttamente dal device, rispondendo ai messaggi sia digitando, sia con dettatura vocale.

Abbiamo anche un monitoraggio estremamente completo, di tutti i parametri a cui ci ha abituato questa fascia di mercato: la frequenza cardiaca, il livello di stress, il sonno in tutte le sue fasi, l’ossigenazione del sangue, le calorie bruciate, i passi… E per quanto possiamo giudicare, tutto decisamente preciso.

E ancora, pur non trattandosi di un fitness tracker specifico, ha un ottimo comparto per gli allenamenti. Ci sono più di 100 diversi sport che può registrare, con diversi dati raccolti per ciascuno, ottenuti sfruttando il GPS. Un buon compagno di allenamento, soprattutto per attività più comuni come la corsa o il ciclismo.

Tutto questo sfruttando non un sistema operativo proprietario, ma Wear OS di Google, che permette di costruirsi più facilmente un ecosistema comune. Non solo, ma offre anche l’accesso al Play Store e a tutte le possibilità che permette oggi e che permetterà in futuro.

Forse però l’aspetto che colpisce di più di questo OnePlus Watch 2 riguarda le chiamate, gestite direttamente da smartwatch. Non è una feature che definiremmo fondamentale, sono rari i casi in cui sia davvero utile fare una conversazione tramite l’orologio piuttosto che con le cuffie o con il telefono stesso. Ma il fatto che si possa fare (e che si possa fare bene, con una buona qualità da entrambe le parti) è il segno dell’attenzione posta in praticamente ogni aspetto del device.

OnePlus Watch 2 recensione: avete trovato le risposte

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Quel quesito che l’azienda si è posta quando ha iniziato a sviluppare questo device aveva evidentemente tante soluzioni diverse. La batteria, il design, la funzionalità, le feature… Tutti aspetti che andavano curati per poter creare uno smartwatch davvero eccezionale. E come speriamo dimostri questa recensione di OnePlus Watch 2, è evidente che ce l’hanno fatta.

Si tratta di uno smartwatch che è davvero eccezionale e che può soddisfare pienamente le necessità di un pubblico immenso. Questo anche grazie al fatto di essere stato progettato con una sufficiente flessibilità in mente, tale da renderlo adattabile a ogni bisogno.

OnePlus quindi torna nel mercato degli smartwatch di fascia elevata per restarci e conquistarsi un posto di rilievo. E se i risultati sono questi, la competizione deve iniziare a prepararsi allo scontro.

Per maggiori informazioni su prezzi e disponibilità di questo device, vi rimandiamo al sito ufficiale di OnePlus.

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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