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Fujifilm X-S10: provata in anteprima la nuova fotocamera Fujifilm

Piccola e leggera, la nuova mirrorless apre una nuova via per Fujifilm, confermando però tutta la qualità della serie X

Fujifilm X-S10: recensione in anteprima

Sin dal lancio della prima fotocamera serie X di Fujifilm in tanti abbiamo apprezzato l’anima analogica delle compatte e delle mirrorless della casa. È sempre stato un vanto e un segno distintivo. Un approccio drastico che ha portato molti utenti ad innamorarsi del sistema proprio per l’aspetto retrò, le ghiere per gestire le impostazioni di scatto e ovviamente la qualità d’immagine. Imprescindibile per valutare una fotocamera.

Ma gli altri? Tutti quelli nati con l’impostazione reflex e con i modi di scatto P/S/A/M? Ecco, tutti gli altri che invece trovano una limitazione in quell’approccio, oggi potranno essere più felici.

Si, perché Fujifilm X-S10 è appena arrivata, presentata pochi minuti fa al pubblico, ma già si pone come valida alternativa per chi è in cerca di una mirrorless, ma non vuole abbandonare certe abitudini. Ho avuto la possibilità di provarla in anteprima e l’ho apprezzata molto. Fujifilm X-S10 ha un potenziale enorme, perché qualitativamente non ha nulla da invidiare a X-T4 e perché è una fotocamera estremamente facile da utilizzare.

fujifilm x-s10
La nuova Fujifilm X-S10 con l’obiettivo standard 18-55mm f/2,8-4 con cui l’abbiamo provata.

Con questa fotocamera Fujifilm da il via ad una nuova famiglia, strettissima partente della serie X-T, ma, forse, di più larghe vedute. La lettera S nel nome apre a molte diverse interpretazioni sul suo significato, tutte valide allo stesso modo. E sto parlando di Semplicità, Sicurezza, Stabilizzazione ma anche di Small e Slim per andare a pescare anche nel vocabolario d’inglese.

Fujifilm X-S10 arriverà sul mercato a metà novembre, giusto in tempo per finire sotto l’albero di Natale, ad un prezzo suggerito al pubblico di 1.019,99 euro per il solo corpo macchina.

Fujifilm X-S10: il corpo macchina

Il corpo macchina di Fujifilm X-S10, interamente in lega di magnesio, è piccolo ma è caratterizzato da un’impugnatura molto evidente che permette anche a chi ha delle mani abbastanza grandi di tenere in modo saldo la fotocamera. Il mignolo rimarrà quasi sicuramente fuori dal grip e se per molti può essere un difetto, in fin dei conti per me, invece, è quasi comodo. Uso l’ultimo dito come ulteriore stabilizzazione del corpo!

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Come si nota, sulla destra spicca la tradizionale ghiera dei modi in contrapposizione con lo standard della serie X di Fujifilm

E se da una parte si nota subito l’impugnatura sporgente, l’altro dettaglio che cattura immediatamente l’attenzione è la ghiera dei modi. Si tratta, come anticipato, di una novità per la serie X, ma iniziare ad utilizzare la fotocamera per chi atterra nel mondo Fujifilm è estremamente semplice.

Su X-S10 è tutto davvero a portata della mano destra, potremmo addirittura usare solo quella per fotografare se non ci servisse la sinistra per tenere correttamente la fotocamera. Sul lato sinistro c’è però un’altra ghiera, che di default è impostata per poter passare velocemente da una simulazione pellicola all’altra. Volendo, come quasi tutti i tasti sparsi sul corpo macchina, possiamo assegnarle un’altra funzione.

Sul lato sinistro di questa nuova piccola Fujifilm troviamo una porta USB Type C, una porta micro HDMI e un connettore stereo da 3,5mm per il microfono. Tramite porta USB è possibile ricaricare la batteria e alimentarla durante l’uso, trasferire i dati e utilizzarla per delle cuffie.

A proposito di batteria si tratta del modello NP-W235 ed è allocata in una vano raggiungibile dal fondello, dove troviamo anche lo slot per schede di memoria formato SD.

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Il comodo schermo articolato ha una diagonale di 3″. Come si intravede da questa foto il modello provato è ancora un Sample preproduzione

Il dorso della fotocamera è occupato in gran parte dallo schermo LCD touchscreen da 3 pollici di diagonale. È orientabile in tutte le direzioni e ha una risoluzione di 1,04 milioni di pixel. Nonostante le dimensioni ridotte, a fianco del display trova spazio anche un comodo joystick, ormai sempre più presente anche in fotocamere non professionali.

A completare il quadro del corpo macchina c’è un mirino con pannello OLED da 2.360.000 pixel di risoluzione, con un fattore di ingrandimento di 0,62x e un refresh massimo pari a 100fps. Si tratta in sostanza dello stesso che è a bordo di X-30 e, come in quel caso, è possibile scegliere anche tra tre diverse modalità di visualizzazione: priorità basse luci, priorità di risoluzione e priorità frequenza fotogrammi, utile con soggetti in movimento.

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La batteria di X-S10 è il modello W126, che garantisce fino a 40 minuti di registrazione video e circa 345 fotografie. L’autonomia è inferiore a X-T30 per via della stabilizzazione IBIS integrata.

Quello che stupisce è come in un corpo piccolo e leggero, appena 465g con batteria e scheda di memoria, Fujifilm sia riuscita ad integrare quasi tutto quello che troviamo su X-T4. Vediamo quindi cosa si nasconde al suo interno.

Caratteristiche tecniche

Fujifilm X-S10 non deve però essere considerata una fotocamera entry-level solo perché sbandierata come fotocamera per tutti e facile da usare. Il cuore è infatti rappresentato dal tanto apprezzato sensore X-TransTM CMOS 4 da 26,1 milioni di pixel e può contare anche sul processore di elaborazione delle immagini X-Processor 4. Stiamo parlando di caratteristiche derivate dalla sorella maggiore X-T4, a cui si aggiunge un nuovo sistema di stabilizzazione molto prestante. Questo IBIS è stato studiato appositamente per X-S10, per offrire prestazioni al top ma al tempo stesso per ridurre al minimo il peso. Per spiegarmi meglio si tratta di un sistema in grado di arrivare fino a 6 stop di stabilizzazione, in linea con i migliori prodotti sul mercato, ma non solo. Il peso, infatti, è stato ridotto di circa il 30% rispetto a quello che troviamo su X-H1: 55g contro 92g. Con questa soluzione Fujifilm ha trovato il giusto equilibrio tra peso, prestazioni e consumo energetico.

Se già in partenza sapevo di poter contare su un valido alleato dal punto di vista fotografico, c’è da aggiungere che il comparto video non è da sottovalutare. Non è ai livelli di X-T4, ma può contare su un 4K a 30p e uno slow motion in Full HD fino a 240p. Con un registratore esterno possiamo anche sfruttare il campionamento colore 4:2:2 a 10 bit (internamente ci si ferma al 4:2:0 8 bit) e non manca anche il F-Log. Tra l’altro è possibile attivare anche il F-Log Assist per vedere direttamente sul display LCD la resa dell’immagine finale.

Quello che è fuorviante è la funzionalità dei tasti di ripresa. Se quando siamo in modalità fotografica vogliamo avviare un video, possiamo farlo senza difficoltà premendo il pulsante rosso. La registrazione che partirà sarà gestita in totale autonomia da X-S10, quindi adatta a chi non è esperto di video o chi vuole solo portare a casa una clip senza pensieri. Ma se invece siamo dei videomaker, dei vlogger o comunque sappiamo dove mettere le mani per registrare un video c’è una aspetto che non mi convince: il tasto per avviare la registrazione è quello di scatto e non più quello rosso dedicato al video. Sarà una piccolezza, ma ci vuole un attimo per rendersi conto di come funziona. Magari un aggiornamento firmware risolverà il mio problema.

Leggi anche: Fujifilm X-T200, la piccola che sogna in grande

Per chi si stesse già chiedendo se ha problemi di surriscaldamento, quello che posso dire è che io non ne ho riscontrati e che comunque gli ingegneri di Fujifilm hanno pensato anche questo. La struttura interna del corpo macchina è stato studiato per contrastare un eventuale surriscaldamento con un dissipatore interno di nuova concezione. Tutto, ancora una volta, mirato a contenere dimensioni e peso.

Non vorrei continuare a fare il paragone con X-T4, ma anche le caratteristiche del modulo AF mi portano lì. Siamo davanti ad un sistema molto efficiente, basato sui 2,16 milioni di pixel di rilevamento di fase del sensore e la potenza di calcolo del processore X-Processor 4. Si aggancia il soggetto in pochissimo tempo e praticamente in ogni condizione di luce. I dati di Fujifilm parlano di -7EV, però solo se si utilizza anche l’ottica più luminosa della casa, il 50mm f/1,0. Preciso anche il tracking su soggetti in movimento, così come è molto reattivo anche su volti ed occhi.

Fujifilm X-S10: la prova sul campo

Una delle caratteristiche di punta di Fujifilm è sicuramente la Simulazione Pellicola, resa ancora più importante in questo modello che conta anche di una spiegazione dettagliata di ogni modalità. Si tratta di una soluzione interessante per chi non ama fare post produzione, ma vuole dare quello sprint in più alle proprie immagini o per chi semplicemente ama ricordare le iconiche pellicole Fujifilm. Ma soprattutto con Fujifilm X-S10 entra in gioco una novità molto interessante: in modalità AUTO sarà la fotocamera a scegliere la simulazione più adatta alla scena. Questo non vuol dire che siamo costretti a farci guidare ad occhi chiusi, possiamo sempre andare ad impostare anche nella modalità automatica la simulazione pellicola che preferiamo. Inoltre, sempre con la modalità AUTO attiva potremo scegliere il formato RAW per i nostri scatti o la modalità di messa a fuoco.

Devo ammettere che la modalità Simulazione Pellicola mi è sempre piaciuta molto, sarò un nostalgico, ma il ricordo dei risultati che si ottenevano in pellicola mi affascina ancora. E quindi mi sono lasciato guidare da questa nuova modalità AUTO per vedere se X-S10 ha i miei stessi gusti in tema pellicola. In effetti, quasi sempre la fotocamera è stata in grado di offrire risultati all’altezza delle mi aspettative.

Ma X-S10 è molto più che una fotocamera da utilizzare in automatico. Garantisce risultati di ottimo livello, nonostante quella che ho usato io sia ancora in versione pre-produzione. Come sempre con le fotocamere Fujifilm abbiamo dei JPEG pronti all’uso, quindi non ho sofferto troppo per la mancanza di software in grado di aprire i suoi file RAW. Si, finché non sarà ufficialmente in commercio non avremo gli aggiornamenti per aprirli.

Quando parlo di JPEG pronti all’uso intendo che anche nelle situazioni più difficili, controluce o scene ad alto contrasto giusto per fare degli esempi, la piccola Fujifilm X-S10 si comporta egregiamente. L’ampia gamma dinamica permette infatti di ottenere immagini molto ben bilanciate, ricche di dettagli nelle ombre e non eccessivamente sovraesposte nelle alte luci.

Molto buone anche le prestazioni in scarsa luce, con una tenuta al rumore che ci permette di lavorare in tranquillità fino a 6400 ISO. I primi accenni di rumore appaiono anche prima, ma sfruttando magari qualche Simulazione Pellicola possiamo ottenere dei risultati in grado quasi di esaltare quella grana. E a quel punto davvero si torna ad assaporare una vera pellicola.

Conclusioni

Ma quindi, la nuova Fujifilm X-S10 per chi è? La risposta giusta a questa domanda non c’è, perché bisogna considerare diversi fattori. In primo luogo si tratta di una fotocamera diversa dalle altre della serie X, che offre un approccio adatto a chi proviene da fotocamere reflex o da chi comunque preferisce avere a che fare con la classica ghiera dei modi P/S/A/M. Si tratta quindi di un modo per attirare tutti quei potenziali clienti persi per via delle impostazioni della serie X, ma anche di una fotocamera che può essere adatta ad un vlogger, a chi vuole viaggiare leggero o ad una famiglia. La possibilità, infatti, di personalizzare fino a quattro impostazioni di scatto, assegnando anche un nome identificativo, ci permette di preparare la fotocamera a quattro scenari diversi. Ogni componente della famiglia, pur non essendo un esperto di fotografia, potrà attivare la modalità desiderata e fotografare in tutta tranquillità. E poi magari condividere sulla chat di famiglia le fotografie all’istante grazie all’App Camera Remote di Fujifilm con la quale possiamo scaricare le nostre foto sullo smartphone.

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Ma, forse, un pensierino sulla X-S10 potrebbe farlo anche un professionista che vuole affiancare un corpo più leggero alla sua X-T4 ma senza perdere nulla in termini di qualità. Dovremo solo vedere se l’impostazione diversa non sarà però un deterrente. Sicuramente non è fatta per essere considerata come unico corpo per un pubblico professionale, manca il corpo tropicalizzato e il doppio slot per schede di memoria, imprescindibili per chi lavora con la fotografia. E non sarà possibile montare un battery grip, al massimo un’impugnatura verticale, altri aspetti che il professionista tiene sicuramente in considerazione. Caratteristiche che però si trovano su X-T4. 

Disponibilità e prezzo

Fujifilm X-S10 sarà disponibile a partire dalla metà del prossimo mese di novembre in diverse combinazioni. Se la versione solo corpo vi ho già svelato costare €1.019,99, vediamo i kit preparati di Fujifilm: X-S10 e XF15-45mm €1,169,99, X-S10 e XF18-55mm €1.469,99 e, infine, X-S10 e XF16-80mm €1,549,99. Un kit con un pancake come XF27mm lo avrei fatto, per aumentare ancor di più la portabilità di questa piccola fotocamera.

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Luca Forti

Fotografo dal 2002 e scrivo di fotografia dal 2004: insomma, amo la fotografia e tutto ciò che le ruota intorno. Da due anni sono stato adottato da Milano e da sempre sono appassionato di tecnologia, di praticamente tutti gli sport, amo viaggiare, mangiare bene e non toglietemi il mio gin tonic!

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