fbpx
La macchina del tempoRubriche

L’impossibile (o quasi) cubo di Rubik. La macchina del tempo

Tutti lo avevano, nessuno sapeva risolverlo

Nelle case di chiunque, soprattutto nelle camere dei ragazzi, fino a qualche tempo fa esistevano le mensole.

E nelle mensole, tra i vari oggetti disposti alla rinfusa, immancabilmente faceva bella mostra di sé un passatempo, che forse è più appropriato chiamare rompicapo.

Esso poteva trovarsi in una situazione ingarbugliata o apparire risolto. In questo secondo caso, voleva semplicemente dire che il suddetto rompicapo non era mai stato toccato da mano alcuna.

Stiamo parlando del cubo di Rubik, gioco bellissimo e affascinante (in teoria). Ma che in pratica ha minato il sistema nervoso di tanti di noi.

Prima di parlare della sua ben nota difficoltà, ricordiamo cos’è il cubo di Rubik, e tracciamone una brevissima cronistoria.

cubo Rubik

Il cubo di Rubik

Il cubo di Rubik, chi se lo ricordava più, si chiama anche cubo magico, per volontà del suo inventore, che possiamo già immaginare che nome avesse.

Amazon Prime gratis per 30 giorni

Consiste in un poliedro (ma si fa prima a dire cubo), che in ogni faccia ha nove quadrati, su ciascuno dei quali c’è un adesivo colorato. Dunque, in partenza le sei facce del cubo di Rubik sono una tutta bianca, una gialla, una rossa, una verde, una blu e una arancione.

Scopo del gioco, una volta rimescolate le facce (un meccanismo permette a ogni faccia di ruotare indipendentemente dalle altre), è riottenere la disposizione iniziale: un solo colore per ogni faccia.

Esistono variazioni del cubo di Rubik in grande quantità: non solo cubi per principianti, da due quadrati per faccia, o per super esperti, da quattro o più quadrati per faccia. Il perfido gioco ha dato il la a un’infinità di rompicapi simili: piramidali e a forma dei più disparati poliedri.

Breve storia del cubo di Rubik

Il cubo di Rubik è stato inventato nel 1974 dal professore di architettura (e scultore) ungherese Ernő Rubik.

Il docente inizia a far circolare il mitico cubo in alcuni circoli scientifici, da cui curiosamente non viene allontanato in malo modo.

Scherzi a parte, il brevetto del gioco viene depositato nel 1975. La leggenda vorrebbe che Rubik avesse ideato il cubo per far comprendere ai propri studenti cosa fossero gli oggetti 3D. Pare invece che il suo obiettivo fosse quello di creare un solido in cui le parti potessero muoversi in modo indipendente. Solo una volta completato l’oggetto, Rubik si è reso contro di avere ideato un rompicapo.

Il gioco, inizialmente chiamato dall’inventore Magic Cube, è stato messo in commercio su larga scala nel 1980 dalla Ideal, con l’attuale nome di cubo di Rubik.

L’investimento è andato benino: nel gennaio del 2009 erano state venduti circa 350 milioni di esemplari del rompicapo.

Il boom

Tralasciamo alcuni problemi sorti intorno al brevetto e alla registrazione del marchio. Come chiunque non sia più giovanissimo ricorderà, a prescindere da chi fosse capace di risolverlo (quasi nessuno), il cubo di Rubik per anni è stato un oggetto di culto imprescindibile, presente in ogni casa.

Perché? Perché era piccolo, economico, colorato, simpatico, ma dannatamente ostico. In una parola, che allora andava molto di moda tra i paninari, il cubo di Rubik era fichissimo.

Il 1982 è un anno cruciale per il gioco: vengono venduti 100 milioni di pezzi e prende il via la prima competizione internazionale del rompicapo.

La difficoltà del cubo di Rubik

Ecco, i tornei. Ancora oggi, anzi oggi più che mai, si sprecano campionati su e giù per il mondo, in cui insopportabili giovinastri (ma non solo loro) si sfidano nelle più disparate categorie. C’è chi partecipa per risolvere il rompicapo nel minor tempo o col minor numero di mosse, chi lo sistema con una mano sola e chi – ebbene sì – bendato. Dà un’occhiata al cubo e in quattro e quattr’otto lo risolve.

E noi? Noi convochiamo familiari e vicini di casa se riusciamo a sistemare una sola faccia. E a chi ci desse degli incapaci, possiamo sempre rispondere (e diremmo la verità) che il numero di configurazioni possibili di un cubo di Rubik è di oltre tre trilioni. E un trilione è un miliardo di miliardi.

Offerta
Rubik's, Spin Master, Il Cubo Classico 3X3, L'Originale, per...
  • IL CUBO DI RUBIK's ORIGINALE: una combinazione di matematica, arte e scienza: l'iconico Cubo di Rubik's metterà alla...
  • MOVIMENTO MIGLIORATO: questo cubo di Rubik's ha tutte le caratteristiche dell'originale, con in più un movimento più...
  • GIRA, RUOTA, IMPARA: il Cubo di Rubik's è dotato di sei lati di colore diverso, ciascuno composto da nove quadrati...

Il vero fascino del gioco

In realtà, risolvere il rompicapo non è così impossibile. Ci sono vari metodi, tutti rinvenibili in rete, che permettono a chiunque abbia un po’ di pazienza di far tornare il cubo di Rubik alla sua configurazione iniziale.

Il fatto curioso è che la stragrande maggioranza di chi ha posseduto il gioco non lo aveva per risolverlo, ma per… averlo. Sì, nei primi tempi ci si confrontava col cubo di Rubik con una certa continuità e passione. Ma poi lo si accantonava, gioco tra i giochi, cosa tra le cose.

L’importante era possedere quell’oggetto. Un giorno, un qualche amico o zio d’America sarebbe arrivato e, in un paio di mosse, avrebbe compiuto il miracolo.

Noi intanto, inconsapevolmente, con quel poliedro colorato adoperato due giorni e poi messo lì a prendere polvere, avevamo non risolto un rompicapo ma dimostrato il potere tremendo delle mode.

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🍎Nuovi iPad e accessori: cosa aspettarsi dall’evento Apple del 7 maggio
🍿Fallout: tutte le domande irrisolte alle quali la Stagione 2 dovrà rispondere
🛞Come scegliere gli pneumatici estivi per l’estate? I fattori da considerare
🤯Google licenzia 28 dipendenti per proteste contro il progetto Nimbus in Israele
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button