La recensione di The Elder Scrolls Online: Firesong, un finale con i fiocchi

Anche quest’anno The Elder Scrolls Online, l’mmorpg di Bethesda Softworks e Zenimax Online, ha saputo deliziarsi con un nuovo ciclo di espansioni con Legacy of the Bretons. Come da tradizione, quest’ultima espansione è stata accompagnata da tre DLC nel corso dell’anno e Firesong è l’ultimo. Questo capitolo chiude dunque il ciclo dedicato alla razza dei bretoni e alle High Isle, la nuova area geografica introdotta e da un degno finale a questa avventura. Scopriamo dunque tutti i dettagli nella recensione di The Elder Scrolls Online Firesong.

La nostra recensione The Elder Scrolls Online Firesong

Anche Firesong introduce una nuova area, stiamo parlando dell’isola di Galen, una ricca area caratterizzata da tre diversi biomi e abitata dai druidi. Qui, la pace è minacciata da continue incursioni da parte dei pirati e dagli elfi marini e le città di Vastyr e i druidi che vi abitano, avranno bisogno della nostra protezione. Non mancheranno ovviamente le “vecchie” minacce dell’ordine degli ascesi che riveleranno i motivi reali dietro i loro misfatti. A differenza di High Isle, qui lasciamo indietro gli intrighi dei nobili e le case sfarzose per concentrarsi su un’ambientazione e una società più rurale ma non meno coinvolta dagli eventi di gioco.

Tra nuovi volti e vecchie conoscenze, esploreremo l’affascinante isola di Galen alla scoperta della verità e di un mondo sempre in espansione e sempre più affascinante. Galen è infatti caratterizzata da diverse ambientazioni trasformate dalla presenza di un vulcano. Non mancano neanche rovine da esplorare, nuovi oggetti da collezionare e una storia avvincente che aggiunge circa 15 ore di gioco in più.

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Una degna conclusione

La struttura di Firesong non si distingue dagli altri DLC (Ascending Tides e Lost Depths) per tipo di contenuti o gameplay ma troviamo una storia più semplice che si dimostrerà però la degna conclusione del ciclo di quest’anno iniziato con High Isle. La trama di gioco si sviluppa in maniera lineare pertanto non aspettatevi colpi di scena degni di nota ma è riuscita comunque a intrattenerci parecchio.

Ancora una volta, le splendide ambientazioni e la resa dei luoghi la fa da padrona. Tra aree vulcaniche, rigogliose foreste e pericolose paludi, esploreremo ancora di più le meraviglie di Tamriel questa volta accompagnati dai Bretoni Druidi, dalle loro tradizioni e dalle loro magie. A tal proposito le quest mantengono gli standard di The Elder Scrolls Online pur non brillando particolarmente. Sappiate solo che sarà possibile coccolare alcuni animali sparsi per l’isola!

Insieme all’espansione sono state introdotte anche alcune novità sul gioco come un processo più semplificato di modifiche all’equipaggiamento, un miglioramento dell’interfaccia di gioco, nuovi mercatori e nuovi modi per migliorare la comunicazione tra i giocatori. A questo si aggiunge anche un nuovo mazzo di Stories Benefactor per il gioco di carte Tales of Tribute introdotto proprio quest’anno.

La recensione di The Elder Scrolls Online Firesong in breve

Firesong conclude degnamente la storia iniziata con Legacy of the Bretons, in perfetto stile TESO e senza strafare. Ha saputo dimostrare, ancora una volta, come The Elder Scrolls Online abbia ancora tantissimo da raccontarci nonostante 8 anni dal suo lancio e di come l’interesse della software house non sia minimamente diminuito, così come anche l’interesse da parte dei giocatori.

Le prospettive per il futuro sono ancora brillanti per questo titolo e non vediamo l’ora di scoprire che cosa ha in serbo per noi il 2023 di TESO.

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