Watchmen, dopo un lunghissimo sviluppo, ha fatto il suo debutto lo scorso autunno su HBO ed è rapidamente arrivata anche in Italia grazie a Sky. Questo show si ispira all’omonima serie a fumetti di Alan Moore e Dave Gibbons, un’opera monumentale per gli appassionati del genere. Non si tratta però di un adattamento, ma di un sequel di questa, che si ambienta in epoca moderna. Soprattutto però Watchmen è una delle migliori serie TV dell’ultimo periodo e se non l’avete ancora vista, è tempo di farlo. Vediamo perché.
Che cos’è Watchmen?
Come detto, lo show HBO segue quanto accaduto nella serie a fumetti originale. Questa non è strettamente necessaria per comprendere le vicende di questo sequel, ma è comunque consigliato recuperarla (anche perché è un vero capolavoro). Nell’opera di Moore e Gibbons si racconta del gruppo di vigilanti chiamato appunto Watchmen, che indaga su un caso intricato di omicidio. Nel corso delle ricerche scopriranno l’esistenza di un complotto molto articolato, con la Guerra Fredda sullo sfondo.
- Moore Alan Gibbons Dave (Autore)
Flashforward di trent’anni abbondanti e siamo nel 2019 a Tulsa. In questa città opera un nuovo gruppo di vigilanti, per un progetto sperimentale esentato dalla legge che aveva reso queste figure illegali nel fumetto. Non si tratta di figure private, bensì di agenti di polizia speciali, destinati alle missioni più complesse. Anche il resto delle forze dell’ordine agisce con la propria identità celata, a volto coperto. Un modo per proteggere familiari e conoscenti dalle possibili conseguenze del loro lavoro.
Il Paese e la città dell’Oklahoma in particolare, sono permeati da un conflitto razziale piuttosto teso. Alla polizia si contrappone un gruppo di suprematisti bianchi, chiamato Settimo Cavalleria. Anche questi agiscono a volto coperto, indossando maschere ispirate a quelle del vigilante Rorschach. Questo perché il suo leggendario diario, che contiene la verità su quanto accaduto nel 1985, alla fine della Guerra Fredda, è la base ideologica dell’attività del gruppo.
In tutto questo, come nella serie a fumetti, si innesta un caso di omicidio. Angela Abar, che agisce come vigilante autorizzata sotto lo pseudonimo di Sorella Notte, deve scoprire la verità su un misterioso assassinio. Dietro di esso però si nasconde una complessa rete di segreti e piani terrificanti, che potrebbero mettere a rischio non solo gli Stati Uniti, ma tutta l’umanità.
Cinque (più uno) pilastri per una storia eccezionale
Entrambi i Watchmen hanno cinque elementi in comune, che li rendono opere fondamentali e imperdibili. Il primo è quella che potremmo chiamare la trama ‘di superficie’. Si tratta del caso di omicidio, che da l’innesco alla narrazione, incuriosendo l’appassionato. Un mistero da risolvere, che diventa sempre più coinvolgente e inspiegabile, mantenendo alta la curiosità degli spettatori.
Piano piano però tutto si complica ancora di più e quel primo livello narrativo si va a intersecare con la trama ‘di profondità’. Una serie di eventi intricata, con diversi attori in campo, segreti sempre più sconvolgenti e colpi di scena imprevisti. Lentamente il testimone della narrazione passa dall’indagine iniziale alla ricerca di una verità più ampia, che tiene incollati allo schermo.
Il tutto immerso nel terzo elemento di successo delle due serie, ovvero la creazione di un mondo. Nel raccontare le vicende dei protagonisti, Watchmen ci porta alla scoperta di questa realtà alternativa, un mondo di supereroi che non sono così super, un po’ perché non hanno poteri (con un’importante eccezione), un po’ perché sono pieni di difetti.
Tuttavia il racconto supera i confini dei suoi personaggi offrendo uno sguardo a questi nuovi Stati Uniti in tanti piccoli e grandi elementi affascinanti. Dal Presidente Redford e i suoi mandati multipli, all’approfondimento del Vietnam come 51° Stato e su su fino al culto del Dottor Manhattan e al ricordo dei primi vigilanti Minutemen, la sensazione è quella di un mondo vivo e grandissimo, tutto da scoprire.
Watchmen, oltre i puri elementi narrativi
La grandiosità di queste serie però va al di là quello che ci raccontano. Entrambe sono caratterizzate infatti da una qualità stilistica elevatissima. L’utilizzo efficace del simbolismo, con continui rimandi interni, riesce a colpire sempre di più a ogni visione (o lettura per il fumetto) e ancora di più la ricerca continua nella presentazione. L’obiettivo sembra essere sempre di più quello di stupire, rompendo le regole costituite o rileggendole in maniera nuova, per creare il massimo impatto possibile.
E alla base troviamo il quinto elemento chiave: gli argomenti trattati e la loro profondità. Se nell’opera di Moore e Gibbons si andava a esplorare il concetto di umanità, di divino, di responsabilità ma anche del controllo, della rinuncia ai diritti in nome della sicurezza, nella serie TV di Damon Lindelof si alza la posta, recuperando tutti questi elementi e aggiungendone di nuovi, a partire dal conflitto razziale.
E poi c’è il sesto elemento, esclusivo dello show per ragioni piuttosto chiare, ovvero la perfetta intersezione con l’originale. Watchmen di Lindelof è un sequel atipico. Non è semplicemente un’ulteriore avventura dei protagonisti del suo predecessore, ma offre un punto di vista e un’ambientazione completamente nuova. Allo stesso tempo però è perfettamente coerente con quanto avvenuto in precedenza, facendo percepire (senza bisogno di raccontarlo nello specifico) tutto ciò che è accaduto nei 30 e passa anni che separano le due vicende.
Non solo, ma tutte le storie vanno ad agganciarsi armoniosamente con quelli già raccontate nel passato, riuscendo anche a portare nuove informazioni su essi. La sensazione, per tutta la visione, è di aver trovato una parte aggiuntiva di un puzzle, che credevamo essere completo, ma che in realtà aveva ancora molto da rivelare.
L’attualità di Watchmen nel 2020
Se tutti questi elogi non fossero sufficienti a convincervi, ne aggiungiamo un ultimo: l’attualità eccezionale di Watchmen. Come accennato, tra i temi che questo show affronta c’è il complesso conflitto razziale che continua ad avvolgere gli Stati Uniti. Un aspetto che viene esplorato fin da subito, con una prospettiva profonda che ha riportato alla luce i tragici fatti del massacro di Tulsa del 1921. Lo show si apre proprio su questo evento, spesso dimenticato, come fosse una dichiarazione programmatica.
La riflessione sull’argomento, unita a quella sul ruolo della polizia e delle forze dell’ordine, è di stringente attualità. Guardare Watchmen è importante (anche se non sufficiente) per riuscire a comprendere meglio quanto accaduto dall’altra parte dell’Atlantico, dall’omicidio di George Floyd in poi.
Insomma, Watchmen è una serie coinvolgente, che porta a riflettere su temi profondi e di attualità, realizzata con una cura superiore alla maggior parte dei prodotti di intrattenimento degli ultimi anni. L’unica domanda che resta da fare è: perché non la state già guardando?
Watchmen è disponibile in streaming su NOW TV.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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