Windows 7 è presente su ancora troppi PC in Italia

Una recente indagine di Kaspersky conferma che il 16% degli utenti italiani utilizza ancora un PC con sistema operativo Windows 7. Il “vecchio” sistema operativo di Microsoft non è più supportato dal gennaio 2020. Come tutti i sistemi operativi che hanno esaurito il loro ciclo di vita, Windows 7 non riceve più aggiornamenti dal fornitore, comprese le correzioni di sicurezza critica. L’utilizzo di un sistema operativo a fine ciclo di vita può, quindi, comportare dei rischi.

Un gran numero di PC in Italia presenta una versione obsoleta di Windows

La diffusione di Windows 7 tra i PC attivi in Italia è molto elevata. Circa il 16% degli utenti italiani utilizza la”vecchia” versione di Windows. Da notare che ad utilizzare Windows 7 in Italia, fa notare Kaspersky, sono utenti privati (circa il 13% del totale), PMI (circa il 22%) e piccolissime imprese (circa il 17%).

Una percentuale inferiore all’1%, invece, utilizza sistemi ancora più obsoleti come XP o Vista. Complessivamente, circa il 20% degli utenti utilizza un sistema Windows senza supporto. Il 52% degli utenti italiani, fa notare Kaspersky, è passato a Windows 10.

L’utilizzo di un PC con sistema operativo non più aggiornato può comportare considerevoli rischi per la sicurezza. Il fornitore del sistema, in questo caso Microsoft, non rilascia più aggiornamenti critici e patch di sicurezza con evidenti rischi per gli utenti.

Il commento di Kaspersky

Oleg Gorobets, Senior Product Marketing Manager di Kaspersky, commenta così i risultati dell’indagine: “Nonostante siano in tanti a credere che basti essere vigili durante la navigazione online, l’aggiornamento del sistema operativo è un elemento essenziale della sicurezza che non dovrebbe essere mai trascurato, indipendentemente dalla presenza di qualsiasi soluzione di sicurezza di terze parti. Se il sistema operativo è obsoleto, non può più ricevere questi aggiornamenti critici.“