Xiaomi Mi A2 è stato presentato a Madrid il 24 luglio e no, non mi ha stupito particolarmente. Il nuovo device cinese infatti ricalca abbastanza fedelmente Xiaomi Mi X6, ma con una differenza sostanziale: Android One. Come si comporta nella vita quotidiana? Ve lo racconto in questa recensione.
Xiaomi Mi A2: le caratteristiche tecniche
Come sempre, prima di analizzare il dispositivo, scopriamo le sue specifiche tecniche.
Dimensioni: 153 x 72.6 x 8.3 mm
Peso: 168 g
Display: 5,99? LTPS LCD – 1080 x 2160 pixel – rapporto 19:9
CPU: Qualcomm Snapdragon 660
GPU: Adreno 512
RAM: 4/6 GB
Memoria: 32/64/128 GB
Rete: 4G LTE – Dual SIM
Connettività: 802.11 a/b/g/n/ac, Bluetooth 5.0, USB Type-C, GPS
Batteria: 3010 mAh
Fotocamera posteriore: 12 MP + 20 MP
Fotocamera anteriore: 20 MP
Video: 4K @60 fps
Sistema operativo: Android 8.1 Oreo
Semplice e minimale ma con qualche difetto
Esteticamente Xiaomi Mi A2 è piuttosto tradizionale. Abbiamo una scocca in alluminio piuttosto robusta, dei bordi stondati che facilitano la presa senza rendere il device scivoloso e i tradizionali pulsanti di accensione/spegnimento e bilanciamento del volume posti sul lato destro. Il lato inferiore ospita lo speaker mono e il connettore USB Type-C, mentre sulla parte posteriore troviamo il modulo della fotocamera principale e il lettore d’impronte.
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Ad accompagnare tutto questo troviamo 3 difetti. Il primo è l’assenza del sempre amato jack da 3,5mm, sostituito da un adattatore USB Type-C che troverete all’interno della confenzione; il secondo e il terzo riguardano invece la sporgenza della fotocamera e la scarsa profondità del lettore d’impronte, due piccoli nei che vengono in realtà compensati piuttosto bene dalla cover in silicone che trovate all’interno della confezione.
E il display? Quasi impeccabile. I suoi 5,99 pollici, uniti al formato 18:9, vi permettono di avere a disposizione una superficie davvero molto ampia, utile sia per lavorare che per l’intrattenimento. Buona la luminosità, buoni anche i colori e discreto il display ambient, che mostra le notifiche anche quando il device è bloccato.
Tra alti e bassi
Non fraintendetemi: Xiaomi Mi A2 si comporta benissimo. Il processore Qualcomm Snapdragon 660, affiancato da 4 o 6 GB di RAM, gli consente di reggere agilmente qualsiasi carico di lavoro, incluse accanite sessioni di gaming. Qualche punto però lo smartphone lo perde quando si parla di batteria e memoria interna. I 3010 mAh vi consentono sì di arrivare a fine giornata, ma non mi sarebbe dispiaciuto avere qualche mAh in più. Il discorso vale anche per lo spazio d’archiviazione: la versione da noi provata è quella da 32 GB, pochi se consideriamo l’impossibilità di espandere la memoria. Il mio consiglio è quello di puntare almeno alla versione da 64/4GB; se poi volete esagerare vi ricordo che esiste anche il taglio da 128/6GB, così non dovrete preoccuparvi di rimanere a corto di spazio.
Davvero buona invece la connettività di questo dispositivo, che, in questi giorni di totale assenza della connessione casalinga, si è trasformato più di una volta in un comodo e potente modem. Assolutamente promossi il connettore Type-C e il Bluetooth 5.0, mentre risulta totalmente assente l’NFC.
Veniamo infine al sistema operativo. Come vi accennavo all’inizio, Xiaomi Mi A2 è un dispositivo Android One, il che significa che a bordo troverete la versione stock di Android 8.1 Oreo. Niente personalizzazioni insomma, fatta eccezione per qualche applicazione pre-installata.
E la fotocamera?
Xiaomi ha scelto di puntare sul doppio sensore per due motivi principali: gli amati ritratti e le foto in condizioni di scarsa luminosità. Questo significa che il sensore da 12 megapixel viene affiancato da quello da 20 megapixel quando siete al buio così da garantirvi scatti un po’ più soddisfacenti in notturna. Niente da dire invece sulle fotografie realizzate durante il giorno: Xiaomi Mi A2 si comporta infatti in modo eccellente, riuscendo a sfruttare al meglio anche l’HDR.
Buoni anche i selfie, che utilizzano la fotocamera frontale da 20 megapixel per regalarvi scatti piuttosto dettagliati in quasi tutte le situazioni. Certo, quelli al buio avranno un po’ di rumore, ma vi ricordo che stiamo parlando di un telefono di fascia media.
Veniamo infine ai video. A disposizione in questo caso avete sia il Full HD che il 4K, entrambi affiancati da una gamma dinamica piuttosto ampia. Attenzione però alla stabilizzazione: per utilizzare quella elettronica – l’unica presente su Xiaomi Mi A2 – dovrete per forza registrare a 1080p.ù
Xiaomi Mi A2: comprarlo o non comprarlo?
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