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Zoom aumenterà la sicurezza per gli utenti a pagamento

Ecco perché la piattaforma di videochiamate offrirà la crittografia end-to-end solo per gli utenti a pagamento

Zoom recentemente ha affermato che sta progettando di alzare il livello di sicurezza delle videochiamate utilizzando la crittografia end-to-end. Ora ha però confermato che offrirà questa funzionalità solo agli utenti che sottoscrivono il piano a pagamento, spiegandone le motivazioni.

Zoom aumenterà la sicurezza, ma solo per gli utenti a pagamento

zoom sicurezza per utenti a pagamento

La scorsa settimana il consulente per la sicurezza di Zoom, Alex Stamos, ha rivelato che fossero in cantiere dei piani per una maggiore sicurezza sugli account a pagamento. Oggi il CEO di della piattaforma, Eric Yuan, lo ha confermato. Com’era prevedibile, la mossa ha suscitato molte polemiche, in particolare perché Yuan ha dato l’impressione che, nel fare ciò, Zoom voglia mantenere buoni rapporti con le autorità.

Nell’ultimo annuncio, in occasione dei risultati finanziari della società, Yuan ha dichiarato: “Per gli utenti gratuiti, di sicuro, non vogliamo fornire tale funzionalità (crittografia end-to-end). Perché vogliamo collaborare con l’FBI e le forze dell’ordine locali, nel caso in cui alcune persone utilizzino Zoom per scopi sbagliati.”

La crittografia end-to-end (E2EE) (letteralmente da un estremo all’altro) è un sistema di comunicazione cifrata nel quale solo le persone che stanno comunicando possono leggere i messaggi.

Le motivazioni dell’azienda

Stamos però ha voluto precisare le motivazioni di questa decisione. Ha spiegato che Zoom sta cercando di trovare un “difficile equilibrio”, per migliorare la privacy e allo stesso tempo “ridurre l’abuso del suo prodotto”. In questo caso si riferisce agli episodi che hanno danneggiato Zoom negli ultimi tempi. Coloro che sono coinvolti in questo tipo di attività usano principalmente un account gratuito con indirizzi e-mail usa e getta. Di conseguenza un livello di crittografia più basso consentirà a Zoom, con l’assistenza delle forze dell’ordine, di agire contro i recidivi.

https://twitter.com/alexstamos/status/1268061790954385408

Questo non eliminerà tutti i tentativi da parte dei malintenzionati, ma ne ridurrà di molto il numero. Inoltre Stamos ha voluto precisare e ribadire che la piattaforma Zoom non monitora i contenuti nelle riunioni e non lo farà in futuro. Né registra o registrerà mai gli incontri senza dichiararlo.

La piattaforma di videochiamate è diventata famosa durante questi mesi di smart working e didattica a distanza, dovendo quindi affrontare molte sfide per contrastare gli hacker. Nel corso dei mesi sono usciti molti aggiornamenti di sicurezza per aggirare svariate problematiche. Come ogni società tecnologica, crescendo, deve trovare il giusto equilibrio tra mantenere la sicurezza dei propri utenti e riuscire ad eliminare ogni minaccia.

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Sara Grigolin

Amo le serie tv, i libri, la musica e sono malata di tecnologia. Soprattutto se è dotata di led RGB.

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