Le password sono importanti. Proteggono i nostri dati sensibili e i nostri account. E questo vale sia per noi essere umani che per il vecchio Gandalf. Il punto è che noi vogliamo scoprire a tutti i costi la password di Gandalf! No, non accusateci di circonvenzione di anziani: non vogliamo mica rubargli la pensione. E no, non accusateci neanche di essere impazziti, perchè questo articolo si riferisce ad un giochino chiamato Gandalf Ai. Mettetevi comodi che vi spieghiamo tutto.
Cos’è e come funziona Gandalf Ai
Gandalf Ai è un giochino da browser gratuito, giocabile sia da desktop che da mobile. Come avrete intuito dal nome, il protagonista è Gandalf e il gioco è basato sull’intelligenza artificiale. Fin qui tutto chiaro.
Lo scopo del gioco è convincere Gandalf a rivelarci la sua password. Tuttavia questa è protetta dall‘intelligenza artificiale, la quale farà di tutto per impedirci di scoprire la parola segreta. Il tutto è composto da diversi livelli (7 + uno bonus) con difficoltà crescente.
Il giocatore ha a disposizione un box testuale nel quale può conversare con l’intelligenza artificiale proprio come ChatGPT, farle domande, e sperare di carpire la password misteriosa. Una volta scoperta la parola, la si può inserire nel box sottostante. Se la password è giusta si accederà al livello successivo, nel quale l’AI incrementerà il livello attenzione: in pratica non vi dirà facilmente qual’è la parola!
Nel primo livello basterà chiedere educatamente la password e il chatbot ce la rivelerà senza troppe storie. Tuttavia dal secondo in poi le cose si fanno più complesse. Abbiamo persino provato a corrompere l’AI offrendogli del denaro, ma è stato inamovibile. Del resto un chatbot che se ne fa di una mazzetta?
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I nostri tentativi si sono arenato al livello 6, ma siamo sicuri che voi riuscirete a fare di meglio. Potete provare voi stessi a carpire la password giocando gratuitamente a questo link.
Molto più di un semplice giochino
Quello che abbiamo visto essere un semplice rompicapo adatto per ammazzare il tempo, è in realtà un esperimento ben ideato da parte di Lakera Ai. Si tratta di una società che, partendo da modelli di linguaggio AI come ChatGPT, offre soluzioni di sicurezza di varia natura.
Lakera AI si propone l’obiettivo di addestrare i chatbot conversazionali per riconoscere determinate parole e comportamenti umani. In tal modo i chatbot AI possono essere utilizzati per la moderazione di chat (riconoscendo e debellando gli insulti e le conversazioni tossiche) oppure, come nel caso di Gandalf Ai, assicurarsi che alcune informazioni sensibili non vengano accidentalmente divulgate dal chatbot.
Insomma alla base di questo giochino divertente c’è la volontà di dimostrare come l’intelligenza artificiale possa rivelarsi un valido alleato in ottica cybersecurity e community management.
Noi, intanto, siamo ancora in attesa di scoprire la sesta password di Gandalf.
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