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Fresh: com’è il film Disney+ con Sebastian Stan e Daisy Edgar-Jones

Fresh è disponibile dal 15 aprile su Disney+.

Dopo una lunga attesa, iniziata con i primi rumor su una sceneggiatura potenzialmente esplosiva e alimentata dalla presentazione nel corso dell’ultimo Sundance Film Festival, arriva finalmente su Disney+ Fresh, notevole opera prima scritta da Lauryn Kahn e diretta dall’esordiente Mimi Cave. Un’opera ben lontana dai canoni disneyani (inserita non a caso nel più maturo catalogo di Star) e non adatta agli stomaci deboli, che intriga lo spettatore con un tipico incipit da rom-com per poi trascinarlo in un vortice di violenza e raccapriccio. Un netto stacco di toni e atmosfere ribadito anche dai titoli di testa, che arrivano dopo ben 33 minuti, come a sottolineare che ciò che abbiamo visto in precedenza era solo l’illusoria premessa dell’incubo a occhi aperti a cui assisteremo per il resto del film.

Protagonista del racconto è Noa (Daisy Edgar-Jones, già vista in Normal People), che dopo un’insoddisfacente esperienza con il dating online incontra in un negozio di alimentari il tenebroso e affascinante Steve (Sebastian Stan). Fra i due si instaura immediatamente una naturale intesa, che porta Noa ad accettare l’invito di Steve per un weekend romantico nonostante i dubbi della sua fedele amica Mollie (Jojo T. Gibbs). Nonostante queste sognanti premesse, si respira una palpabile tensione, grazie soprattutto alla sapiente messa in scena di Mimi Cave, che dopo una lunga gavetta coi videoclip dimostra di essere perfettamente a suo agio anche in ambito cinematografico, indugiando sui dettagli delle bocca dei protagonisti, sui loro sguardi e sui loro movimenti, lasciando così presagire fin dai primi momenti che la realtà è ben diversa da ciò che appare.

Fresh: una disturbante commedia horror su Disney+

Fresh Disney+

Un’apparente commedia sentimentale si trasforma così in un horror particolarmente efferato, che affronta a viso aperto le dinamiche del cannibalismo, della tortura e della segregazione. Con Fresh, nel catalogo di Disney+ arriva quindi una sorta di ibrido fra la serie di Hostel e il recente Una donna promettente, chiaramente figlio della concezione autoriale, sociale e ibrida del genere portata al successo negli ultimi anni da Jordan Peele con i suoi Scappa – Get Out e Noi e da Bong Joon-ho con l’illuminante Parasite.

I fari in questo caso sono puntati sulla tossicità delle relazioni moderne, sui vizi e sulle perversioni dell’alta borghesia e sulla condizione femminile, tutti temi incarnati dalla discesa agli inferi della sorprendente Daisy Edgar-Jones. Mimi Cave non lesina in sangue e orrore, dando vita a un campionario di brutalità che comprende mutilazioni, evirazioni e raggelanti riferimenti al corpo umano, che per almeno qualche giorno renderanno arduo il consumo di carne agli spettatori più sensibili.

Nonostante l’ostentata violenza visiva e qualche ficcante parallelo fra il racconto e la società odierna (la risposta a una domanda sulla sorte di Noa e tante altre ragazze è tanto inquietante quanto precisa:«Perché il mercato richiede questo. E poi, le donne sono più gustose»), Fresh si rivela un titolo molto meno feroce rispetto agli altri sopracitati. Il ritmo è sempre alto, come la qualità della prova di un magnetico Sebastian Stan, ma si ha più volte la sensazione che Lauryn Kahn e Mimi Cave si siano concentrate più sui temi da affrontare che sulla maniera con cui sviscerarli. Sensazione resa ancora più evidente da un epilogo più fisico che concettuale, nonché abbastanza precipitoso.

Un’opera prima imperfetta ma convincente

Fresh Disney 3

La metafora del cannibalismo (inteso letteralmente come esseri umani che mangiano altri esseri umani) è solamente accennata, e anche le atmosfere disturbanti sono spesso frutto più di efficaci scelte di regia (l’uso sinistro di brani come Perfect Day o il contrasto fra il lusso della villa di Steve e le atrocità commesse al suo interno) che di concrete riflessioni sui temi affrontati. Non mancano poi alcune vistose ingenuità di sceneggiatura, come gli smartphone senza campo proprio nel momento meno opportuno o le discutibili azioni di diversi personaggi nei passaggi chiave del racconto, che rendono l’opera prima di Mimi Cave un prodotto molto più convenzionale di quanto si potrebbe pensare dopo l’eccellente incipit.

Nonostante ciò, Fresh resta un prodotto di buona qualità, capace di assestare qualche discreto colpo di scena e di mantenere alto il livello del catalogo Disney+. Un esordio con cui la regista dimostra di sapere giocare con diversi generi e registri, mescolando rom-com contemporanea e body horror con momenti puramente grotteschi, come il disturbante balletto che anticipa il bagno di sangue conclusivo. Abbiamo trovato una nuova autrice? Presto per dirlo, ma pur con le fragilità sopraesposte Mimi Cave dimostra di saper mettere a nudo le nostre fragilità e minare alla radice le nostre sicurezze, e di poter contare allo stesso tempo su una non indifferente tecnica registica. E scusate se è poco.

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Marco Paiano

Tutto quello che ho imparato nella vita l'ho imparato da Star Wars, Monkey Island e Il grande Lebowski. Lo metto in pratica su Tech Princess.

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