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Aereo precipita nel Milanese: cosa è successo

Il Pilatus 12 posti era decollato da Linate e diretto a Olbia

Pochi minuti dopo le ore 13 di domenica 3 ottobre, un aereo a dodici posti decollato da Linate e diretto a Olbia si è schiantato contro un edificio al confine tra Milano e San Donato Milanese.

Morte le otto persone a bordo: il pilota, il copilota e i sei passeggeri, cinque adulti e un bambino. È stata aperta un’indagine per disastro colposo.

Ripercorriamo i minuti cruciali, dal decollo all’impatto con il cantiere di un’autostazione, alla luce dei dati finora in nostro possesso.

Aereo precipitato nel milanese: gli ultimi istanti

Il Pilatus Pc-12 immatricolato in Romania, con a bordo otto persone compresi pilota e copilota, si è mosso dall’aeroporto di Linate alle ore 12.52 di domenica 3 ottobre.

Una volta raggiunta la pista 36, il monoplano costruito nel 2015 e arrivato in Italia dalla Romania il 30 settembre è decollato. Erano per la precisione le 13:04:08, e c’era una pioggia fine.

Alle 13:07:40 il monoplano sta procedendo a una velocità di 293 chilometri orari e a un’altitudine di 1.631 metri. Da qui in poi qualcosa inizia a non funzionare correttamente.

Passano due secondi, la velocità sale a 303 chilometri all’ora ma la quota scende a 1.615 metri. Due secondi dopo, altri 52 metri di diminuzione della quota. L’aereo continua a precipitare: l’ultimo segnale registrato è delle 13:07:56, poco prima dello schianto contro un edificio, un’autostazione in via di costruzione.

aereo

Cosa potrebbe essere accaduto

Indagherà sull’incidente l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, che sta raccogliendo tutto il materiale necessario all’indagine.

L’ipotesi più probabile è quella di un guasto all’unico motore: questo spiegherebbe non solo lo schianto, ma anche l’aumento improvviso di velocità, forse una manovra del pilota che avrebbe tentato di rientrare quanto prima in aeroporto.

Alcune fonti rivelano che non appena il Pilatus Pc-12 si è discostato dalla rotta prestabilita, gli uomini del Centro di controllo d’area di Linate hanno chiesto spiegazioni al pilota. E alla specifica domanda se si fosse imbattuto in una turbolenza, la risposta data è stato un semplice “No”.

L’aereo è precipitato un minuto dopo, senza aver lanciato nessun messaggio d’allarme. Lo schianto contro l’edificio (dove per fortuna non c’erano operai al lavoro) ha subito provocato un incendio.

Il Pilatus Pc-12

Il Pilatus Pc-12 è un monomotore costruito in Svizzera, prodotto in più di 1.700 esemplari.

È un velivolo robusto, in grado di atterrare e decollare da piste anche molto piccole, senza bisogno che siano asfaltate. Il suo unico motore è un turboelica PT6, considerato tra i migliori in commercio. Il suo costo si aggira attorno ai 4 milioni di euro.

Le vittime

L’impatto del piccolo aereo precipitato su un cantiere al confine tra Milano e San Donato Milanese ha causato la morte di tutte le otto persone a bordo: pilota, copilota e i sei passeggeri.

Alla guida c’era il miliardario romeno Dan Petrescu, sessantanovenne. Tra i passeggeri sua moglie, di sessantacinque anni, e suo figlio di trenta. Gli altri erano i componenti di una famiglia italo-francese, tra cui un bambino di un anno.

Una volta atterrati a Olbia, in Sardegna, sarebbero dovuti andare a trascorrere tutti assieme una vacanza nella villa dei Petrescu a Santa Teresa di Gallura.

Intanto la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta per disastro colposo.

Il cantiere

L’aereo precipitato si è schiantato contro una palazzina che avrebbe ospitato un’autostazione per bus a media e lunga percorrenza. Siamo nei pressi del capolinea San Donato della linea gialla della metropolitana.

Il cantiere è stato aperto nel 2018, e solo grazie al fatto che la collisione è avvenuta di domenica nessuno, né operai né tecnici, stava lavorando.

Lo conferma Michele Pugliese, direttore dei lavori: “Non c’era dentro nessuno ma domattina (ossia lunedì) ci sarebbero stati dentro gli operai. In un altro momento l’impatto poteva causare più morti, soprattutto perché una volta completato ci sarebbe stata dentro la biglietteria, la foresteria degli autisti, gli uffici della stazione”.

Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano fa sapere che è stata trovata la scatola nera del monomotore. E aggiunge: “A 50 metri c’è la fermata della metropolitana. Parlare di fortuna quando c’è un disastro francamente mi sembra un po’ eccessivo, però diciamo che c’erano dei punti dove, forse, avrebbe potuto avere conseguenze più drammatiche”.

La strada che commemora il disastro di Linate

La tragedia dell’aereo precipitato ha coinvolto anche, come abbiamo appena detto, una palazzina di due piani in via 8 ottobre 2001 (amara ironia della sorte: è la data che celebra il disastro di Linate, che causò 118 vittime).

Sono intanto svariate le voci dei testimoni che dicono di aver visto il Pilatus Pc-12 perdere quota. Alcuni sostengono che il motore fosse già in fiamme prima di scontrare l’edificio.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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