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Vendute tutte le Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm: 500 esemplari sparsi in tutto il mondo

Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm, venduti tutti i 500 esemplari prodotti

Vi ricordate delle nuove Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm, le berline più estreme della gamma Alfa Romeo? Bene, per tutti coloro che sognavano una Giulia GTA ho una brutta notizia: la Casa del Biscione ha venduto tutti i 500 esemplari di Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm in poco più di 6 mesi dall’apertura degli ordini. Non solo: Alfa ha anche pubblicato i dettagli di vendita delle sue iper-berline, che ci permettono di scoprire che in giro per il mondo, e soprattutto in Giappone, sono state davvero amate…

Veloci, potenti ed estreme: Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm sono il punto più alto del progetto Giulia

Abbiamo già parlato estensivamente delle splendide Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm a marzo, in occasione della presentazione ufficiale dei due modelli. Basate sulla già eccitante Alfa Giulia Quadrifoglio, come negli anni ’70 le versioni GTA e GTAm portano performance, sportività e velocità ad un livello superiore. La base di partenza è la stessa della berlina con il quadrifoglio verde sul parafiamma.

Piattaforma Giorgio con trazione posteriore, albero di trasmissione in carbonio (comune su tutta la gamma Giulia) e cambio automatico ZF a 8 rapporti. Sotto il cofano, poi, batte il 2.9 V6 biturbo sviluppato in collaborazione con Ferrari che però riceve una bella iniezione di potenza. Dai 510 della Alfa Giulia Quadrifoglio, la Giulia GTA passa a ben 540 CV, per un incremento di 30 CV netti grazie anche al doppio scarico centrale by Akrapovic, chiassoso e molto più libero di quello originale. La Giulia GTA guadagna anche carreggiate allargate di 50 mm, freni carboceramici maggiorati e cerchi con monodado centrale, una rarità tra le berline sportive. Concludono il quadro uno splitter anteriore più pronunciato, un piccolo alettone posteriore e i sedili in fibra di carbonio. Alfa Romeo Giulia GTAm prende questa già ottima base e la migliora.

Come? Riducendo il peso. La GTA modificata infatti fa addirittura a meno dei sedili posteriori, sostituiti da un rollcage, un estintore e una rete portacaschi. I sedili anteriori guadagnano un supporto maggiore grazie alle cinture a sei punti, e i vetri posteriori e il lunotto sono realizzati in Lexan. Il risultato? Un peso inferiore di ben 100 kg rispetto alla già leggera Giulia Quadrifoglio di serie, fermando la bilancia a 1.520 kg. A rendere l’estetica ancora più estrema, ci pensa l’alettone posteriore sviluppato dalla Scuderia Sauber di Formula 1, che porta in pista il brand Alfa Romeo con Raikkonen e Giovinazzi, e uno splitter anteriore ancora più grande e prestante. Sia su Alfa Romeo Giulia GTA che su GTAm poi sullo scudo anteriore spiccano il mitico Quadrifoglio e il logo dell’Autodelta, storica officina di Arese che sviluppò nel 1965 le Giulia GTA e GTAm originali.

La mappa delle vendite di Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm: amatissima in Giappone, si vedrà anche in Australia e USA

Il quadro che ci siamo fatti è quindi di due berline a dir poco estreme, sportive ed eccitanti, che per giunta sono state pensate come serie limitata. Alfa Romeo ha infatti prodotto 500 esemplari complessivi Giulia GTA e GTAm nello stabilimento ciociaro di Cassino, venduti in tutti i Paesi in cui è presente Alfa Romeo. Ed è proprio il caso di dire che queste Giulia GTA e GTAm sono state delle vere world cars, apprezzate in tutto il mondo.

In realtà infatti le Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm erano state pensate e destinate esclusivamente al mercato EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). Nonostante ciò, però, il successo delle Giulia piccanti è arrivato anche in altri continenti. Alfa Romeo infatti ha rilasciato i dati di vendita dei suoi 500 esemplari, regalando diverse sorprese. Delle 500 unità, prodotte, 341 tra Giulia GTA e GTAm hanno trovato casa tra Europa e Medio Oriente, il loro mercato originale, ad un prezzo compreso tra i 175 e i 185.000 euro. Otto poi sono finite in Sudafrica, dove il listino sfiorava l’equivalente di 250.000 euro. E le altre 151? Ben 40 Giulia speciali hanno trovato casa in Cina, dove il prezzo superava abbondantemente i 200.000 euro.

E la Cina è l’unico dei mercati esterni a condividere con quello EMEA la configurazione con guida a sinistra. Nonostante infatti le Giulia GTA e GTAm siano state prodotte esclusivamente con guida a sinistra, anche acquirente di Paesi con guida a destra hanno fatto carte false per averle. Più precisamente, Alfa Romeo ha venduto 5 Giulia GTA e GTAm in Nuova Zelanda e 18 in Australia. Arriviamo così a 23 GTA e GTAm in Oceania. Un ottimo successo per un’auto con guida sbagliata, ma battuto da un altro mercato dove le italiane sono amatissime: il Giappone.

In Sol Levante, infatti, la cultura per le automobili italiane è fortissima. Un’enorme schiera di appassionati nipponici adora le nostre auto, dalle utilitarie come FIAT Panda e Lancia Ypsilon alle sportive come la Delta Integrale e, oggi, le Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm. La filiale giapponese di Alfa ha venduto infatti ben 88 esemplari tra GTA e GTAm, un numero pazzesco contando la sola guida a sinistra. In più, il loro prezzo era quasi un affare, con una base di partenza di 158.000 euro per la GTA.

Il futuro da auto da collazione di Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm

Già alla presentazione, Alfa Romeo aveva spiegato come vedesse queste Giulia GTA e GTAm non solo come punto più alto del progetto Giulia. Con la decisione di produrre solo 500 esemplari combinati, infatti, Alfa ha scelto la strategia vendo poco, ma bene. Queste speciali berline sono infatti diventate oggetto del desiderio di collezionisti, alfisti e appassionati di tutto il mondo. Un pubblico che fa bene al marchio, e fa bene a questi due modelli.

Con questi acquirenti, infatti, le Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm sono diventate delle instant classic, delle automobili già di culto appena uscite dalla fabbrica. Nei prossimi anni vedere una GTA per strada sarà un evento, e nei decenni a venire quasi sicuramente diventerà una delle star delle mostre, delle aste e dei Concorsi in giro per il mondo. Un futuro da auto da collezione ormai già scritto per le due Alfa più estreme. Un destino che potrebbe portare le due GTA ad essere ricordate per sempre, ma che potrebbe togliere ai proprietari l’occasione di guidarle ogni giorno o in pista, per paura di perdere prezioso valore.

Questo è uno dei dibattiti più comuni nel mondo dell’auto: ha senso congelare le auto da collezione per mantenerne le quotazioni? Io penso che sia un peccato non sfruttare il lavoro di tecnici, ingegneri e collaudatori volto a rendere queste due berline le più belle da guidare sul mercato. Si tratta però di una delle discussioni più personali che ci siano. Per questo, chiedo direttamente a voi. Cosa ne pensate? Siete più propensi a mantenere un’auto intoccata per mantenerne il valore o preferireste godervela senza pensieri? Fatemelo sapere qui sotto nei commenti!

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Giulio Verdiraimo

Ho 22 anni, studio Ingegneria e sono malato di auto. Di ogni tipo, forma, dimensione. Basta che abbia quattro ruote e riesce ad emozionarmi, meglio se analogiche! Al contempo, amo molto la tecnologia, la musica rock e i viaggi, soprattutto culinari!

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