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La recensione di Amazfit Balance, uno smartwatch equilibrato

Gli smartwatch non sono più una novità: molti di noi sono abituati ad allenarsi guardandosi il polso e ricevere notifiche e chiamate dall’orologio. Ma trovarne uno che sia abbastanza completo e abbia un prezzo abbordabile, un punto di equilibro fra i top di gamma molto costosi e le smartband, non è altrettanto scontato. Amazfit Balance, lo smartwatch che vi raccontiamo in questa recensione, combina un design piuttosto elegante con funzionalità avanzate di monitoraggio della salute e del fitness — anche novità interessanti come la composizione corporea. E lo fa con un prezzo attorno ai 250 euro, ma già sceso di qualche decina di euro in diversi store online.

Il punto, secondo noi, non è tanto se Amazfit Balance sia un buon prodotto con un prezzo concorrenziale: ve lo diciamo subito, lo è. Piuttosto, bisogna chiedersi se sia il prodotto giusto per le proprie esigenze: se il punto di equilibrio che propone sia adatto a voi. In modo da capire se vale la pena spendere molto di più per avere qualche funzione extra, oppure se si possa risparmiare acquistando altri smartwatch — anche della stessa Amazfit. Cerchiamo di aiutarvi a capirlo in questa recensione di Amazfit Balance.

La nostra recensione di Amazfit Balance

Era il 2013 quando il Pepple Watch ci mise per la prima volta l’idea in testa che avremmo potuto vedere le notifiche e analizzare la nostra salute guardandoci il polso — idea confermata prontamente l’anno dopo dal primo Apple Watch. In questi dieci anni, gli smartwatch hanno conquistato tantissimi utenti: chi solo per tenere conto dei passi fatti durante la giornata, chi invece tiene il telefono in tasca e sfrutta appieno tutte le funzioni del proprio smartwatch. Una delle ragioni della popolarità di smartwatch e smartband sta nel fatto che aziende come Zepp Health (la società madre di Amazfit, ex Huami) hanno portato sul mercato tanti prodotti dal costo ridotto ma dalle molte funzionalità.

Con il nuovo Balance, però, Amazfit sembra voler assicurare che non sta puntando solo sul rapporto qualità prezzo, ma anche su Design semplici ma eleganti, oltre che sulla tecnologia. E, sebbene la confezione ricordi quella degli altri smartwatch meno costosi dell’azienda, fa capire che si tratta di un prodotto premium con un’iniziativa green. La Special Edition dell’orologio, infatti, contiene uno sticker che celebra la partnership con One Tree Planted: per ogni smartwatch acquistato, Zepp Health sosterrà la piantumazione di alberi in Europa.

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Un design semplice ed elegante (ma non molto originale)

allenamento recensione balance amazfit

Anche nel design dello Amazfit Balance vuole dimostrarsi un prodotto premium. La cassa circolare in lega di alluminio da 46 millimetri conferisce un aspetto da “orologio classico” al Balance, nonostante uno spessore di 10,6 millimetri che lo rende adatto anche a polsi più piccoli. Siamo rimasti sorpresi dal peso di soli 35 grammi, più leggero di quanto suggeriscano le dimensioni.

Il cinturino in silicone (il nostro in colorazione “Woodland”) non è proprio adatto a un abito da cerimonia. Ma potete cambiarlo facilmente, per trovarne uno adatto a diverse occasioni. Trovate la ghiera in alto e il pulsante per le attività sportive in basso sul lato destro della cassa, cosa che rende più comodo l’utilizzo sul polso sinistro.

Un display grande e di buona qualità

Lo schermo è uno degli aspetti più importanti di qualsiasi smartwatch, e Amazfit Balance su questo fronte non delude. Ha un display AMOLED da 1,5 pollici, coperto da vetro temperato e rivestimento antigraffio. La risoluzione da 480×480 (323 PPI) e il rapporto schermo-corpo del 73,40% non sono esattamente numeri che fanno girare la testa. Ma all’occhio lo schermo di questo orologio ci è piaciuto molto. La tecnologia AMOLED aiuta ad accentuare il contrasto con neri perfetti, i colori non sono particolarmente accurati, ma molto vivaci.

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La luminosità risulta ottima, e permette di vedere bene anche sotto il sole generoso di queste giornate (anche il regolamento automatico della luminosità funziona bene). La luce del pomeriggio qualche volta ci ha costretto a piegare un po’ il polso per leggere le notifiche, ma in generale non possiamo dirci che soddisfatti.

Hardware e batteria

Amazfit Balance arriva con 2GB di RAM e 32GB di memoria interna, oltre al supporto per WiFi 2.4Ghz, GPS Dual Band e Bluetooh 5. Ha anche un chip NFC per i pagamenti, anche se per utilizzarlo dovete passare tramite Zepp Pay. Che non supporta tutte le banche italiane (la nostra carta di credito non potevamo aggiungerla), senza contare che probabilmente avrete già un altro servizio di pagamento sullo smartphone. Ma è comunque una funzione in più.

Per registrare battiti e le altre funzionalità per la salute trovate un sensore BioTracker 5.0 PPG, che come vedremo ci è sembrato versatile e piuttosto preciso.

L’Amazfit Balance ci ha soddisfatto molto durante i test di questa recensione per quel che riguarda la l’autonomia. La batteria da 475 mAh promette fino a 14 giorni di autonomia, che salgono a 25 giorni in risparmio energetico e fino a 50 in modalità orologio. Noi l’abbiamo usato in maniera intensiva, provando tutte le funzionalità e usando spesso il GPS per corse e giri in bicicletta. Ma comunque siamo arrivati oltre la settimana senza fatica, anzi più vicini ai dieci giorni (senza però utilizzare l’Always-On Display).

Monitoraggio della salute e del fitness

L’Amazfit Balance offre una vasta gamma di funzionalità per il monitoraggio della salute e dell’attività fisica. Può monitorare la frequenza cardiaca, l’ossigenazione del sangue, e il livello di stress ventiquattro ore su ventiquattro. E riassume tutto il monitoraggio nella Prontezza, che valuta quando avete riposato e vi riporta quanto siete attivi mentalmente e fisicamente.

prontezza amazfit balance recensione

Inoltre, c’è un monitoraggio del sonno piuttosto ben realizzato: calcola le fasi del sonno, la qualità del respiro. E sebbene rispetto allo smartwatch che abbiamo portato sull’altro polso per confrontarlo ci fossero leggere discrepanze, ci è sembrato accurato. C’è anche un “coach del sonno digitale”, Zepp Aura, che per un abbonamento annuale offre analisi più accurate e un assistente AI che risponde alle nostre domande. Noi l’abbiamo usata poco, ma è anche vero che non abbiamo particolari problemi di sonno — altri potrebbero trovarla più utile.

Fra le nuove funzioni, c’è la misurazione della Composizione Corporea. Basta tenere due dita sui pulsanti e far partire la misurazione per avere una lettura di quanto muscolo, osso, grasso e acqua avete nel vostro corpo. Non abbiamo confrontato i risultati con dispositivi dedicati, ma i valori ci sono sembrati in linea con quelli di bilance smart che offrono la stessa funzione.

Allenatore da polso

Amazfit aiuta a tenere traccia di oltre 150 sport: troppi per provarli decentemente in tempi utili per questa recensione. Ma abbiamo provato a nuotarci (resiste fino a cinque atmosfere sotto acqua), ad andarci in bicicletta e soprattutto a correrci. Abbiamo anche giocato una partita di padel (che va tanto di moda), registrando i valori con la modalità Badminton.

Molte di queste modalità sportive offrono poco: tempo trascorso, battito cardiaco e una valutazione delle calorie bruciate. Altre, come la corsa, offrono molte informazioni nel grande schermo AMOLED, oltre a quelle che suonano dai microfoni del dispositivo ogni chilometro (che noi ascoltiamo poco, ma altri corridori potrebbero trovare utili).

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Anche in questo caso ci sono le funzionalità AI di Zepp Coach, che può persino creare un programma di allenamento su misura. Potete impostare obiettivi e farvi aiutare dall’intelligenza artificiale, anche in questo caso un’opzione in più per chi si allena.

Notifiche, chiamate e tantissime app

Una stabile connessione Bluetooth permette di ricevere notifiche messaggi e app direttamente al polso. Le risposte al momento sono limitate: alle app di messaggi potete rispondere con emoji e risposte pre-impostate. Tuttavia, nei prossimi mesi dovrebbe arrivare la possibilità di rispondere a voce, in un aggiornamento che dovrebbe permettere di interfacciarsi in maniera più naturale con lo smartphone. Se questo dovesse rivoluzionare la situazione, aggiorneremo questa recensione di Amazfit Balance. Per il momento, le opzioni limitate non permettono di lasciare sempre in tasca il telefono. Ma per la maggior parte degli utenti, ci sembra più che sufficiente. Comoda la possibilità di rispondere al telefono: l’audio non è altissimo, ma i microfoni abbastanza buoni perché dall’altro lato ci sentissero benissimo.

Tante le app, dal meteo al calendario, ma potete anche scaricarne di ogni tipo dallo store. Non c’è la varietà di altri ecosistemi, ma potete trovare molti servizi interessanti. Abbiamo anche apprezzato la possibilità di scaricare musica sullo smartwatch o di gestire le app musicali dallo smartphone. Però sarebbe più comodo che quest’ultima fosse il player di default: molta più gente ascolta musica in streaming, piuttosto che scaricarla e metterla sull’orologio.

La recensione di Amazfit Balance: vale la pena?

Dopo aver portato a lungo al polso Amazfit Balance per i testi di questa recensione, dobbiamo dire che ci ha convito. Leggero, ma con un display grande e di buona qualità, ci sembra una scelta piuttosto completa. Ci sono ancora imperfezioni: poter usare Google/Apple Pay per i pagamenti sarebbe più comodo, così come avere qualche app extra; non poter rispondere dettando il testo all’orologio (almeno per ora). Ma non mancano anche i punti di forza, l’autonomia da due settimane su tutte.

Il problema per Balance è che Amazfit costruisce anche altri ottimi smartwatch, che offrono buona parte delle funzionalità a un prezzo ancora più basso. Ma non hanno il display e il design di questo prodotto. Avremmo consigliato l’acquisto anche a 249,90 euro, il prezzo ufficiale dal sito. Ma su diversi store lo trovate ormai a 210-220 euro, che potrebbero scendere ancora di più in caso di promozioni: questo lo rende ancora più appetibile.

Amazfit Balance Smart Watch, NFC, AI Fitness Coach Tracker...
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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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