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Amsterdam, com’è il film di David O. Russell con Margot Robbie e Christian Bale

Tornato in modalità American Hustle, David O. Russell ha appetito per il caos, forse troppo. Il suo ultimo lungometraggio, Amsterdam, vanta intuizioni intelligenti, esibizioni stravaganti, e un cast incredibile – Christian Bale, Margot Robbie, John David Washington, Alessandro Nivola, Andrea Riseborough, Anya Taylor-Joy, Chris Rock, Matthias Schoenaerts, Michael Shannon, Mike Myers, Taylor Swift, Zoe Saldaña, Rami Malek, Robert De Niro – eppure resta un’opera dal materiale esplosivo ma dalla resa ignifuga.

Ed è con questi presupposti che ci immergiamo nella trama del decimo lungometraggio firmato David O. Russell, un crime su tre grandi amici che si trovano al centro di uno dei complotti segreti più scioccanti della storia americana.

Amsterdam, la recensione del film di David O. Russell

Amsterdam recensione film

1933. Burt Berendsen e Harold Woodsman sono due veterani della Grande Guerra. Questi due outsider sono migliori amici che si sostengono a vicenda in qualsiasi situazione. Incoraggiato ad arruolarsi dai suoi suoceri dell’alta società, Burt Berendsen (Christian Bale) ha perso un occhio e metà del suo volto nel conflitto, ma ha guadagnato un amico per tutta la vita in Harold Woodman (John David Washington). Il personaggio che si unisce a Burt e Harold per completare il trio durante la guerra è Valerie Voze (Margot Robbie), un’infermiera e un’artista che, in un ospedale militare in Francia, salva i due uomini e stringe una profonda amicizia con entrambi. Il trio non è mai stato più felice di quando vivevano insieme ad Amsterdam dopo la Grande Guerra.

Oggi Burt Berendsen è un chirurgo plastico e il suo ufficio è un luogo divertente e pieno di altri reduci di guerra come lui. È qui che Burt arriva addirittura a inventare medicinali che non esisteranno per altri ottant’anni, e forse anche di più, di cui tutti necessitano soltanto per arrivare a fine giornata. Canta canzoni e fa tutto il necessario per aiutare coloro che si presentano di fronte a lui. A Burt viene affidato il delicato compito di praticare l’autopsia sul cadavere del comandante del suo reggimento in Francia, Bill Meekins (Ed Begley, Jr.), poiché sua figlia Liz (Taylor Swift) teme che ci sia qualcosa che non vada dietro il suo decesso.

Amsterdam: il film con Margot Robbie, Christian Bale e John David Washington

Amsterdam recensione film

Amsterdam, il decimo lungometraggio diretto da David O. Russell, si basa su una storia vera ovvero quello che passò alla storia come il tentativo di orchestrare un colpo di stato guidato contro il governo di Roosevelt; una satira sociale che attraversa un episodio poco ricordato nella storia americana: quando i fascisti hanno cercato di rovesciare il governo degli Stati Uniti. Russell, che vede chiaramente parallelismi tra questo capitolo del passato della nazione e il presente, non manca di sottolineare il razzismo e la discriminazione dominanti, assurdi e pervasivi della società americana.

Amsterdam ha l’ambiziosa complessità strutturale del suo successo del 2013 American Hustle, ma manca dei ritmi e della coerenza di quel film. Come film è tentacolare e traballante e senza alcun senso della direzione. Cerca di risolversi come una favola nera sul fascismo strisciante, un argomento che è sia urgente che importante, solo che tutto troppo imbottito e poco nutrito, frenetico e tortuoso. Frenetico a partire dai personaggi, ridotti a una macchietta, un’ombra, semplicemente ridotti, poco stratificati, senza complessità.

David O. Russell racconta uno dei complotti segreti più scioccanti della storia americana

Amsterdam recensione film

Amsterdam è pieno di numeri musicali e momenti di abbandono degli attori, tanto che, nonostante spesso sembri percorrere un binario prevedibile, non si sa mai se si fermerà e andrà in una direzione completamente diversa. E Russell ha difficoltà a legare tutto e a renderlo coerente, lineare. Purtroppo sono tanti sono i temi che Amsterdam vorrebbe trattare, ma è tutto talmente eccessivo e dispersivo che tutta l’ambizione e la suggestione finiscono per creare solo smarrimento.

Nonostante ciò, Amsterdam è anche e prima di tutto un ritratto sorprendentemente indelebile di un’amicizia quasi utopica tra tre partecipanti alla prima guerra mondiale, tre americani trascinati in un elaborato intrigo politico. In questo senso, nonostante la confusione, la dispersione e l’eccesso narrativo, ha molto da dire sullo spettro della guerra e il desiderio di utopia perduto. In fin dei conti Russell fotografa il dramma di un paese e di un mondo scosso fino alle fondamenta dagli incurabili traumi della guerra. E i personaggi, che esistono solo in relazione e mai da soli, sono spezzati e infranti come le cicatrici che portano addosso.

Il film arriverà il 27 ottobre nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

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Lucia Tedesco

Giornalista, femminista, critica cinematografica e soprattutto direttrice di TechPrincess, con passione ed entusiasmo. È la storia, non chi la racconta.

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