fbpx
AttualitàCulturaNewsTech

Anonymous colpisce ancora: la cyber war procede

Il collettivo di hacker continua a colpire bersagli russi e bielorussi

L’offensiva del gruppo Anonymous contro la Russia continua, con nuovi attacchi portati a segno dal collettivo di hacktivisti nelle ultime ore. Gli hacker stanno agendo sia bloccando siti internet governativi e media legati al Cremlino, sia con azioni più dimostrative. Rivolgendosi più volte alla popolazione russa per dichiarare che “No. Anonymous non è in guerra con la Russia. Siamo in guerra contro Putin. Il popolo russo non sostiene la guerra di aggressione di Putin contro il popolo ucraino”.

Nuovi attacchi di Anonymous contro il Cremlino

Il collettivo di Anonymous ha una formazione composita e difficile da tracciare. Uno dei problemi dell’anonimità, che se da un lato protegge gli hacker quando attaccano bersagli politici, dall’altro rende difficile attribuire le responsabilità. Negli ultimi giorni abbiamo visto infatti molti attacchi contro istituzioni e media russi, oltre che contro Putin personalmente. Tutti accreditati ad Anonymous, anche alcuni sono riconducibili ad altri gruppi hacker.

Alcuni attacchi li ha condotti GhostSecurity. E sembra che a mettere fuori d’uso le ferrovie bielorusse per rallentare le truppe del Cremlino sia opera di Belarus Cyber-Partisan, come riporta Il Fatto Quotidiano. Ma trovare i responsabili è complicato. Nelle ore scorse sembrava che i documenti sottratti al principale produttore di armi in Bielorussia Tetraedr, alleata di Mosca, fossero stati sottratti da Liberland, Pwn-Bär Hack Team. Ma è arrivata la smentita ufficiale via Twitter.

Anonymous contro la Russia

Inoltre, come scrive l’avvocato esperto di cybersecurity Stefano Mele a Formiche.net, c’è la possibilità che nelle rivendicazioni di Anonymous “si sono nascoste le operazioni di alcuni Stati, che hanno trovato molto comodo in determinati periodi storici nascondere la propria identità dietro l’ormai celebre maschera di Guy Fawkes.

Nel riportare gli attacchi di Anonymous, ci preoccupiamo quindi di mettere in chiaro che queste informazioni sono difficili da verificare indipendentemente. Alcuni degli attacchi riportatati potrebbero risalire ad hacker che non condividono la linea di Anonymous e appartengono ad altri gruppi. Quello che però sembra evidente è che ci sia in atto una vera e propria guerra cibernetica per rallentare l’invasione dell’Ucraina e contrastare il terribile piano di Putin.

Una serie di attacchi hacker per tutto il weekend

Durante lo scorso fine settimana, gli hacker di Anonymous (e non solo) non hanno assolutamente riposato. Anzi hanno continuato ad attaccare senza sosta diversi siti governativi russi, outlet media vicini a Putin e lo stesso dittatore. Ecco un brevissimo riassunto degli attacchi portati a termine durante il weekend, per approfondire potete leggere l’articolo qui linkato.

  • Il 25 febbraio Anonymous pubblica i dati dei Ministero della Difesa Russo, in un’operazione di doxing massiccia. Nelle ultime ore, alcune fonti di informazione riportano però che quei dati potrebbero già essere trapelati online in passato, con gli hacktivisti che hanno solo riunito le informazioni
  • Anonymous ha messo offline il sito di Gazprom, principale fornitore di gas russo (oltre che sponsor della Champions League, almeno fino l’inizio dell’invasione)
  • In Bielorussia, il sito del principale produttore di armi e i servizi ferroviari sono stati messi ko
  • Anonymous rivendica di aver messo offline i siti del Ministero della Giustizia e dell’Energia russi, con attacchi DDoS.
  • Il gruppo di hacktivisti ha pubblicato oltre 40 mila documenti in russo del Russian Nuclear Safety Institute, l’istituto per la sicurezza nazionale di Mosca. Oltre 2 gigabyte di dati che sarebbero al vaglio degli alleati di Kyiv
  • Fra domenica e lunedì, il gruppo annuncia di aver oscurato oltre 300 siti internet. Fra questi rientrano istituzioni finanziarie, agenzie governative ed apparati mediatici russi
  • Nella giornata di lunedì, Anonymous annuncia di aver sottratto i dati di oltre 20 mila conti correnti alla stato russa SberBank. Inoltre ha bloccato il sito bestchange.ru, impedendo di convertire i rubli in criptovalute
  • Il gruppo avrebbe bloccato diversi media russi, fra cui TASS, rbc.ru, kommersant.ru, fontanka.ru e iz.ru. Mostrando un messaggio di sostegno al popolo russo e un invito a ribellarsi a Putin

Alcuni di questi attacchi sono ora rientrati, così come è capitato che gli hacker venissero respinti: lo ha annunciato per esempio Roscosmos, l’agenzia spaziale russa. Ma la battaglia cibernetica continua.

anonymous russia hacker contro il cremlino-min

L’offensiva continua: i nuovi attacchi di Anonymous

Già nel pomeriggio di ieri (28/02) Reuters ha riportato l’arrivo di un messaggio su alcuni siti dei principali media russi. Fra questi l’agenzia di stampa TASS, oltre a rbc.ru, kommersant.ru, fontanka.ru e iz.ru. Nel messaggio si leggeva un invito alla ribellione per il popolo russo, che ha già dimostrato di sapersi schierare con forza contro Putin: negli ultimi giorni sono saliti a 6.000 gli arresti per le proteste contro l’invasione dell’Ucraina.

Traducendo il testo, si legge: : “Cari cittadini. Vi invitiamo a fermare questa follia, non mandate i vostri figli e mariti a morte certa. Putin ci sta obbligando a mentire e ci sta mettendo in pericolo. Siamo isolati dal mondo intero, hanno smesso di comprare il nostro gas e petrolio. In pochi anni vivremo come la Corea del Nord. Per chi? Perché Putin vuole entrare nei libri di storia? Non è la nostra guerra, fermiamolo”.

A queste rappresaglie si aggiungono anche altre dimostrazioni. Come riporta electrek, sembra che alcune stazioni di ricarica per auto elettriche a Россети abbiano mostrato un messaggio di dissenso. Si leggeva  “Putin Xujlo”, che potremmo tradurre con “Putin testa di c***o”. Altri mostravano la scritta “Gloria all’Ucraina”.

anonymous hacker putin stazione di ricarica nuovi attacchi-min

Questi nuovi atti di dissenso si aggiungono ad altri attacchi personalmente diretti a Vladimir Putin. Come la manipolazione dei dati del suo Super Yacht ‘Graceful’, che hanno finto schiantasse su una fasulla ‘Isola Serpente Ucraina’. I dati navigazione hanno poi mostrato che lo yatch del presidente russo era diretto all’Inferno. Un’operazione inutile ai fini strategici ma che potrebbe colpire l’ego del presidente russo.

Nei giorni scorsi sembra che Anonymous abbia anche fatto risuonare delle canzoni popolari ucraine sui siti delle emettenti televisive vicine al Cremlino. Non ci sono tuttavia conferme dirette di questo attacco.

AGGIORNAMENTO 17:00 del 01/03: Anonymous ha postato informazioni sulle frequenze militari russe a corto raggio, che possono permettere di comunicare con i militari del Cremlino in Ucraina. Per gli hacktivisti questo potrebbe aiutare nel tentativo del governo ucraino di far disertare i militari russi contrari all’invasione.

Inoltre il collettivo ha avvisato gli utenti che non ha alcuna intenzione di svuotare i conti correnti russi come qualche agenzia stampa ha riportato. “Questa è disinformazione. Se qualcuno ha intenzione di rubare i tuoi soldi sono gli stessi commissari a rubarli, non Anonymous. Agiamo gratuitamente perché siamo attivisti per attivisti“.

Cosa vuole ottenere Anonymous con questi nuovi attacchi?

Come abbiamo visto alcuni degli attacchi nascono dal desiderio di dimostrare che il Cremlino è vulnerabile. I messaggi rivolti alla popolazione russa e le prese in giro nei confronti di Putin vogliono minare il controllo mediatico del presidente e fomentare il dissenso.

Dall’altro ci sono questioni di sicurezza per la popolazione ucraina e russa, con Anonymous e altri gruppi hacker che stanno condividendo informazioni su come aggirare la censura del Cremlino e comunicare con il resto del mondo anche in queste fasi di conflitto.

Ci sono poi gli attacchi DDoS e il furto di dati. Come spiega a The Indipendent un membro tedesco di Anonymous: “Gli attacchi DDoS da soli non basteranno ad affossare il regime. Putin, che ha usato squadre di hacker ed eserciti di troll contro le democrazie occidentali, sta prendendo un po’ della sua stessa medicina”. L’obiettivo quindi è di tenere gli apparati IT della Russia occupati e tenerli sulla difensiva. Cosicché non possano fare nulla in Ucraina o in Occidente. Ottenere informazioni è inoltre un punto importante”.

La situazione è in continuo sviluppo e ci aspettiamo ulteriori attacchi nelle prossime ore. Vi terremo aggiornati.

Bestseller No. 1
Bandiera Ucraina 100x150 cm
  • 100% Poliestere
  • Dimensione: 100x150 cm
  • bandiera ucraine

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🍎Nuovi iPad e accessori: cosa aspettarsi dall’evento Apple del 7 maggio
🍿Fallout: tutte le domande irrisolte alle quali la Stagione 2 dovrà rispondere
🛞Come scegliere gli pneumatici estivi per l’estate? I fattori da considerare
🤯Google licenzia 28 dipendenti per proteste contro il progetto Nimbus in Israele
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button