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Quanto è privata la vostra app per monitorare il ciclo mestruale?

Non molto, secondo uno studio

Gli esperti di Mozilla, società no-profit che si occupa di ricerca su Internet, hanno studiato più di 20 app per il monitoraggio della gravidanza e del ciclo mestruale per verificarne la privacy e le caratteristiche di sicurezza.

Quanto è privata la vostra app per monitorare il ciclo mestruale?

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Dopo la caduta delle protezioni federali sull’aborto negli Stati Uniti, sono aumentate le pressioni sulle app che raccolgono dati sulla gravidanza per preservare la privacy delle persone. Un nuovo studio ha scoperto che molte di esse non sono poi così sicure.

“La maggior parte di questi prodotti raccoglie grandi quantità di dati personali e li condivide ampiamente”, ha dichiarato Ashley Boyd, vicepresidente di Mozilla.

Delle 10 app per la gravidanza, dei 10 tracker mestruali e dei cinque dispositivi indossabili esaminati nello studio, solo sette sono stati ritenuti sicuri per quanto riguarda i dati degli utenti e le pratiche sulla privacy.

La maggior parte raccoglieva grandi quantità di dati personali e li condivideva con terze parti, come broker di dati e inserzionisti. Lo studio ha esaminato anche le pratiche di sicurezza, rivelando che otto app non soddisfano gli standard minimi di sicurezza e consentono password deboli.

Secondo un’indagine del 2019 pubblicata dalla Kaiser Family Foundation, le app di monitoraggio del ciclo mestruale sono utilizzate da quasi una donna su tre negli Stati Uniti. Ogni anno, registrano una grande quantità di informazioni sulla durata del ciclo mestruale, sui tipi di anticoncezionali utilizzati e su altri problemi di salute.

Le preoccupazioni degli esperti

Gli esperti temono che questi dati possano essere utilizzati dalle forze dell’ordine per perseguire le persone che cercano di abortire illegalmente. Sebbene non vi siano ancora prove che i dati di tracciamento del periodo vengano utilizzati nelle indagini, altre aziende tecnologiche sono già alle prese con le richieste delle forze dell’ordine.

La scorsa settimana è stato rivelato che un’adolescente di 17 anni e sua madre, in Nebraska, stanno affrontando accuse penali dopo che Facebook ha consegnato i dati, compresi i messaggi privati, relativi ad un aborto che la ragazza aveva ottenuto illegalmente.

Lo studio ha evidenziato che la maggior parte delle app esaminate aveva politiche di condivisione dei dati “fuorvianti”. Inoltre, mancava di linee guida chiare su come sarebbero state gestite le richieste di dati da parte delle forze dell’ordine.

Mozilla ha suddiviso le app in “non inquietanti” e “molto inquietanti” e ha etichettato come “privacy esclusa” quelle che presentano problemi significativi di privacy. Solo tre app e quattro dispositivi indossabili degli oltre 20 esaminati hanno superato la selezione. Tra di essi troviamo tra l’app per il monitoraggio delle mestruazioni Euki e il dispositivo Fitbit di Google.

Euki è stata descritta come “un’applicazione per la salute sessuale e riproduttiva progettata tenendo conto della privacy”. Inoltre, non raccoglie dati personali che potrebbero essere oggetto di indagine da parte delle forze dell’ordine o ottenuti da altri enti. Lo studio ha evidenziato che altre app non erano così chiare.

I ricercatori incoraggiano quindi gli utenti a informarsi prima di scegliere un’app di tracciamento.

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Source
The Guardian

Veronica Ronnie Lorenzini

Videogiochi, serie tv ad ogni ora del giorno, film e una tazza di thé caldo: ripetere, se necessario.

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