fbpx
MobileNewsTech

Apple sotto accusa, avrebbe rallentato i vecchi iPhone

Justin Gutmann chiede 750 milioni di sterline di danni per i consumatori inglesi

L’attivista per i diritti dei consumatori Justin Gutmann ha denunciato Apple per aver rallentato i vecchi iPhone nel 2017 e ora la Mela rischia di pagare 750 milioni di sterline in danni. Tutta colpa di un aggiornamento al sistema della batteria che, secondo Gutmann, Apple all’insaputa degli utenti. E per nascondere un errore nell’aggiornamento.

Apple sotto accusa: avrebbe rallentato i vecchi iPhone

Nel gennaio del 2017 Apple ha rilasciato un aggiornamento senza documentazione per la gestione della batteria di iPhone. L’update rallentava le prestazioni degli smartphone più vecchi per evitare che si spegnessero senza preavviso.

Ma secondo Justin Gutmann, Apple non ha dato ai consumatori la possibilità di scegliere. Non c’era infatti la possibilità di disabilitare questa funzione. Ha quindi fatto causa ad Apple al Competition Appeals Tribunal. Se dovesse vincere, Apple dovrebbe pagare circa 750 milioni di dollari, divisi ai 25 milioni di persone che hanno acquistato iPhone 6, 6 Plus, 6S, 6S Plus, SE, 7, 7 Plus, 8, 8 Plus e iPhone X.

apple swatch
Apple Store in New York, USA

L’attivista sostiene che Apple non abbia rivelato l’aggiornamento perché, in realtà, la Mela aveva riscontrato che le batterie degli iPhone vecchi di qualche anno non potevano reggere le richieste energetiche del nuovo aggiornamento. Invece di cambiare le batterie di questi smartphone, cui aveva garantito l’aggiornamento, avrebbe rallentato le performance.

“Invece di fare la cosa onorevole e legale offrendo un ricambio, una sostituzione gratuita o una compensazione, Apple ha ingannato le persone nascondendo uno strumento in aggiornamento software che rallentava i dispositivi del 58% dice Gutmann”.

Apple ha riconosciuto un anno dopo il problema, dicendo che l’aggiornamento scongiurava lo spegnimento per problemi di batteria. Non abbiamo mai fatto e non faremo mai nulla che possa intenzionalmente accorciare la vita di un prodotto Apple. O che degradi l’esperienza utente per convincere gli utenti a fare un upgrade. Il nostro obiettivo è sempre stato di creare prodotti che i nostri consumatori amano. E far durare gli iPhone più a lungo possibile è una parte importante di questo”.

Questo risarcimento si somma alla multa da 10 milioni di euro commissionata dal Garante italiano e ai 310 milioni di dollari (25 per iPhone) che ha patteggiato in America. Questo risarcimento sarebbe il più sostanzioso, da 30 sterline per iPhone. Vi terremo aggiornati sul risultato.

OffertaBestseller No. 1
Apple iPhone 15 (128 GB) - nero
  • DYNAMIC ISLAND SU IPHONE 15 – La Dynamic Island ti mostra notifiche e attività in tempo reale, così non ti perdi...
  • DESIGN INNOVATIVO – iPhone 15 ha un robusto design realizzato in vetro a infusione di colore e in alluminio. È a...
  • FOTOCAMERA PRINCIPALE DA 48MP CON TELEOBIETTIVO 2X – La fotocamera principale da 48MP scatta foto ad altissima...

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🌍 Giornata della Terra: ciascuno può dare il suo piccolo contributo per salvaguardarla
 
🍿Fallout: tutte le domande irrisolte alle quali la Stagione 2 dovrà rispondere
 
🛞Come scegliere gli pneumatici estivi per l’estate? I fattori da considerare
🤯Google licenzia 28 dipendenti per proteste contro il progetto Nimbus in Israele
 
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
 
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
 
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
 
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Source
The Guardian

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button