Apple venderà spazi pubblicitari per TV+ il prossimo anno

Secondo quanto riferito, Apple avrebbe discusso con i dirigenti di alcune agenzie di comunicazione riguardo la possibilità di vendere spazi pubblicitari sul suo servizio di streaming Apple TV+, facendo ipotizzare l’arrivo di un livello supportato dalla pubblicità, forse già dal prossimo anno. Ecco tuti i dettagli.

In arrivo un livello supportato dalla pubblicità su Apple TV+?

Secondo DigiDay, il responsabile della pubblicità di Apple, Todd Teresi, ha organizzato incontri con i dirigenti di alcune agenzie per la vendita di spazi pubblicitari video e, secondo quanto riferito, sono previste altre discussioni nel corso del 2022.

Citando una fonte anonima, il rapporto sostiene che Apple non ha chiesto a una rete di agenzie di mettere da parte i dollari dei clienti nel quarto trimestre, suggerendo che lo spazio pubblicitario potrebbe essere disponibile all’inizio del 2023.

Apple punta a triplicare le entrate pubblicitarie da 4 miliardi di dollari all’anno e ad espandere la pubblicità a un maggior numero di app e servizi. I dirigenti di Apple vedono chiaramente in TV+ un potenziale non sfruttato.

Attualmente gli spot pubblicitari di Apple sono distribuiti su annunci display nelle app News e Stock, oltre che nelle app dell’App Store, su iPhone, iPad e Mac. Inoltre, Apple genera già entrate su Apple TV+ con gli spot pubblicitari che vengono trasmessi durante le messe in onda di MLB Friday Night Baseball, anche se questi spot sono venduti dalla MLB.

Nel 2023 diventerà invece la casa esclusiva della Major League Soccer per i prossimi 10 anni, con spazi pubblicitari e accordi di sponsorizzazione condivisi sia da Apple che dalla MLS.

Non è chiaro come Apple intenda inserire gli annunci pubblicitari nel suo servizio di streaming TV+ da 4,99 euro al mese. Tuttavia potrebbe essere una fonte di guadagno se l’azienda seguisse l’esempio di Netflix e Disney+ fornendo quindi un abbonamento con supporto pubblicitario.

Il futuro dello streaming di Apple

Apple ha ancora una quantità limitata di contenuti originali rispetto ad altri servizi di streaming ed è quindi normale che al momento non sia in grado di attirare lo stesso numero di abbonati di Hulu, Netflix e Disney+.

Offrendo un livello economico con pubblicità, o addirittura gratuito, Apple potrebbe aumentare i suoi bassi numeri di pubblico senza sacrificare il suo impegno nella programmazione originale e nei contenuti cinematografici.

A maggio è stato reso noto che Eddy Cue, Vicepresidente Senior dei servizi di Apple, ha ristrutturato la gestione dei servizi con l’obiettivo di concentrarsi maggiormente sullo streaming e sulla pubblicità. Di conseguenza, Teresi ha assunto maggiori responsabilità e dall’inizio dell’anno riferisce direttamente a Cue.

Da allora, Apple è in trattativa per assicurarsi altri accordi sui contenuti sportivi, tra cui un accordo per un pacchetto di streaming di football e basket della Big Ten. Secondo le indiscrezioni, Apple starebbe anche cercando di ottenere il pacchetto Sunday Ticket della National Football League. In passato ha anche discusso un accordo sui contenuti con la Pac-12.

Ogni volta che Apple si sforza di potenziare la sua offerta sportiva, si presenta un’altra finestra di opportunità per le entrate pubblicitarie. Resta da vedere se la strategia di vendita degli annunci che si evolverà da queste mosse cambierà radicalmente la percezione di TV+ come attore attento alla privacy nel mercato dei servizi di streaming.

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