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L’evoluzione dei mestieri: la storia dell’Arrotino 2.0

La tradizione quasi bicentenaria della bottega Arrotini e Coltellinai Dalla Costa approda online

Nasce l’Arrotino 2.0. Fusione fra tradizione e innovazione, incontro fra un mestiere antico e i social network. Viaggia su due fronti la storia della famiglia Dalla Costa, che ha iniziato ad affilare coltelli negli anni ’30 del 1800 e che ora vende i propri prodotti personalizzati attraverso l’e-commerce. Una piccola attività artigianale che ha saputo affrontare le sfide dell’era digitale e anche quella del lockdown cambiando strategia di marketing: invece di urlare per strada “Donne, è arrivato l’arrotino”, ha iniziato a farlo sui social.

Arrotino da sette generazioni

La prima bottega con il nome Dalla Costa apre nel 1894 a Castelgomberto, dopo sessant’anni passati ad affilare coltelli. Luigi Dalla Costa alla fine ‘800 percepisce il mondo che cambia e inizia un’attività, si specializza, si fa un nome. Un altro Luigi Dalla Costa, suo bisnipote, apre il negozio ad Arzignano che nel 2000 passa a suo figlio Luca, che continua a esserne a capo. Trentacinque anni d’esperienza nel settore, un artigiano che mette la qualità al primo posto. Nuovo millennio, nuove modalità, stesso lavoro.

Il figlio Livio entra nell’azienda nel 2017, settima generazione della famiglia a fare parte degli Arrotini e Coltellinai Dalla Costa. Un mestiere che sembra un ricordo del passato. Livio però sa che non è così. Nell’estate del 2018 nasce il progetto Coltelli Personalizzati, un hub online che mostra i prodotti e i servizi dell’azienda di famiglia. Un sito rapido e intuitivo dove scegliere le lame giuste e farle incidere perché diventino uniche ma che è anche una vetrina per la genialità artigianale che sta per compiere duecento anni. Nasce l’Arrotino 2.0.

“La risposta dei clienti è stata immediata, il primo coltello lo abbiamo venduto un’ora dopo averlo pubblicato sui social” – racconta Livio Dalla Costa.

arrotino luca dalla costa

Arrotino 2.0: dalla strada all’e-commerce mondiale

Luca e Livio hanno iniziato a urlare l’arrivo dell’arrotino in tutto il mondo, usando le strade telematiche per pubblicizzare il loro prodotto dal sapore antico ma modernissimo. I grandi centri urbani in Italia sono il fulcro delle loro vendite ma gli orizzonti si sono spalancati da quando hanno messo il sito online. “Sono riuscito a portare i miei prodotti anche fuori dai confini nazionali in Paesi come Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, USA e le spedizioni che sono arrivate più lontane sono in Brasile e a Bora Bora nella Polinesia Francese” spiega Livio.

Nel 2019 infatti nasce l’e-commerce dell’Arrotino 2.0, che è subito un successo: le vendite online rappresentano il 20% del fatturato totale dell’anno scorso. Luca e Livio capiscono di avere qualcosa di grosso tra le mani, forse la più grande rivoluzione nella loro attività da quando l’antenato Luigi aprì bottega. Si affidano a Taeda Communication, un azienda per il marketing digitale. Rivedono il menù, affinano la strategia. Le conversioni aumentano: una percentuale più alta di chi visita il sito compra un coltello. Ora stanno ristrutturando il sito, per conferirgli un aspetto più moderno e convincere ancora più persone a prendere un coltello di qualità.

Durante il lockdown la bottega deve chiudere, senza sapere quando può riaprire. Per la prima volta in quasi duecento anni. Livio e Luca decidono di presentare una nuova linea di coltelli di alta qualità. Urlare per le strade è un’opzione ancora meno praticabile del solito: investono il loro tempo e le loro risorse sui social. Arrivano a pubblicare “più di 5 post e 15 storie al giorno nei nostri social”. Instancabili, aggiungono prodotti al sito, scrivono, promuovono. Il lieto fine arriva per questa favola moderna: chiudono ogni mese senza andare in perdita. Rispetto all’anno scorso, i prodotti venduti online sono più che quintuplicati: 267 contro i 52 dell’anno scorso.

dalla costa arrotino

Cambiare insieme al mondo

Livio Dalla Costa dice: “Sento spesso dire: “Ho provato ma per me non funziona” dopo aver caricato sui social cinque post in un mese. Il mondo online non fa sconti, basta non essere attivo per una settimana che la reach organica di qualsiasi social si azzera” . Sette generazioni di artigianato nel sangue potrebbero far sembrare la costanza necessaria al social media marketing roba di poco conto. Non lo è. Ci vuole strategia, impegno e la convinzione di poter rivoluzionare il proprio mestiere, anche quando è vecchio di duecento anni.

“Il mondo online deve essere riconosciuto come parte fondamentale di una bottega artigiana nel 2020, anche perché oggi può dare una grande spinta a migliaia di artigiani italiani che hanno tantissimo da raccontare e tramandare.”

L’Arrotino 2.0 non è una novità stravagante o una moda un po’ hipster. Livio ha reinventato il mestiere dei suoi antenati perché è nel DNA della sua famiglia. Per sette generazioni hanno affilato lame che erano vecchie e consumate pur essendo di qualità, riportandole a brillare e tagliare. Allo stesso modo ha saputo vedere l’unicità e il genio creativo nella sua impresa familiare e ha usato un nuovo strumento per tornare a renderla affilata e redditizia. Ha visto il mondo cambiare e ha cambiato la sua azienda per continuare a fare il lavoro che ama.

La storia dell’Arrotino 2.0 è una favola moderna e come ogni favola ha una morale. Ma agli Arrotini e Coltellinai Dalla Costa poco importa, l’hanno già capita. Ciò che conta davvero per loro è che la favola continua. Speriamo per altri duecento anni.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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