fbpx
B1NARY, la posta del cuoreRubriche

B1NARY – Episodio 5: L’universo e altre cose infinite

In amore, come nella fisica, come nella vita, tutto è relativo. Perciò bisogna puntare su un incontro fortuito con lo stesso entusiasmo, la stessa consapevolezza, lo stesso rassegnato abbandono con cui guardiamo un gratta e vinci. Perché comunque alla fine, parliamoci chiaro, l’importante è riuscire a fare tanto e bene qualla cosa là, dai, quella cosa a cui pensate sempre, non fate i finti tonti, non fate i timidi, e non vergognatevi, molto modestamente lo facciamo sempre anche noi. Benvenuti al 5° episodio di B1NARY: venite più vicino, non mordiamo mica. A meno che non ce lo chiediate. 

Parliamo di sesso

Ciao B1nary,
prima di tutto siete bravissimi e ci tenevo a dirvelo.
La mia domanda è questa.
Io e il mio ragazzo stiamo insieme da più di un anno. Va tutto bene ma io vorrei provare qualcosa di nuovo sotto le lenzuola senza però sconvolgerlo o farlo sentire inadeguato. Come glielo dico?
Baci a tutti e tre!

Francy

Cara Francy,
quello che detestiamo, in particolar modo, ed è purtroppo un involontario lascito dei film d’amore, è che le performance più passionali, o più appaganti, siano figlie dell’intesa e della complicità.

Zj193Pz

Esempio: lui e lei (lei e lei, lui e lui, sapete bene come la pensiamo) si sdraiano sul letto, i capelli romanticamente si srotolano sulle coperte, respiri affannosi si intrecciano nel momento di sigillare il primo bacio… Stacco. Scena generica postcoitale, battute di circostanza, la trama può ripartire.

Cosa manca? Manca il “più piano”, il “più forte”, il “più veloce”, il “più lento”, il “brav*, proprio lì”, manca la tosse provocata dal pelo pubico inavvertitamente inghiottito, manca l’involontaria testata sullo zigomo causata da un bacio troppo passionale, manca la stramba e divina geometria di due corpi che si incrociano per la prima volta, mancano i tentativi e le prove, manca la divertente goffagine che abbiamo sperimentato tutti nel momento di fare il primo, straordinario viaggio in quella terra straniera che è la sessualità di un’altra persona.

E non fateci neanche iniziare a parlare della chiesa, quando si tratta di censura e colpevolizzazione del desiderio.

Messa da parte però questa nostra riflessione, veniamo alla tua domanda.

Un anno non è poco per iniziare a conoscersi e capire i desideri l’uno dell’altra, un anno è fatto di vacanze, weekend e tempo quotidiano passato insieme. In questo periodo dovresti aver iniziato a capire cosa gli piaccia fare sotto le lenzuola e ci auguriamo che lui abbia fatto lo stesso nei tuoi confronti. Ma se così non fosse, beh… non è troppo tardi!

Come si rimedia? Parlando!

Siamo cresciutə con l’insensata convinzione che il sesso fosse qualcosa da nascondere, qualcosa di cui non si parla. Non solo in generale, nella società, ma anche all’interno della coppia. Convinti che discuterne e raccontare desideri ed esperienze uccida il romanticismo e la passione.
Che assurdità!
Parlare di ciò che ci piace, che vorremmo fare, che siamo pronti a sperimentare, non fa che alimentare il fuoco. Ed è per questo che non dovresti preoccuparti di chiedere al tuo ragazzo di fare nuove esperienze. Spiegagli cosa ti intriga, cosa ti incuriosisce, altrimenti come puoi sapere se è disposto a fare questi esperimenti con te?
Se poi, per una forma di pudore (pudore è un termine che nelle relazioni potevano usare i nostri nonni!), non vuoi chiedere direttamente quale tipo di prestazione ti interesserebbe sperimentare, poni a lui la domanda, fai in modo che sia lui a proporre, ad esplorare ‘altre’ possibilità. Anche solo per gioco, in via ipotetica.

Se invece sei pronta a buttarti ma non sai esattamente su cosa puntare, beh… ci sentiamo di consigliarti, con un certo grado di fiducia derivato dall’esperienza diretta, alcuni cock rings estremamente appaganti per entrambi – soprattutto per il tuo partner, che scoprirà di avere, come dire, delle doti inaspettate. E qualcosa che ci migliora non può essere percepito come minaccioso e preoccupante, o no?

Fatevi un giro, e siamo sicuri che ci scriverete entrambi, questa volta per ringraziarci.

LELO DOT Stimolatore a Punta Clitorideo per Donne con...
  • TECNOLOGIA INFINITE LOOP: il movimento ellittico e la punta morbida e pieghevole offrono una stimolazione precisa del...
  • 8 POTENTI MODALITÀ DI PIACERE: questo vibratore clitorideo intimo per la donna offre otto diversi schemi di vibrazione,...
  • SILICONE EXTRA MORBIDO: silicone ultra liscio sicuro per il corpo che risulta caldo al tatto

Il poliamoroso d’altri tempi

Ciao,
Mi chiamo Alberto e vivo in una situazione un po’ complicata.
Innanzitutto, vivo in una grande crisi di identità. Sono nato in Germania e mio padre, elettricista, avrebbe voluto io facessi l’ingegnere fin da quando ero piccolo. Ma non son portato per le cose pratiche. A me piacciono le cose più astratte, infatti me la cavo benino con la matematica. E poi ho tante idee in testa che secondo me potrebbero anche cambiare il mondo; come una specie di bomba, ma di quelle come non se ne sono mai viste.
Tornando ai miei problemi di identità, per non fare l’ingegnere sono andato a studiare in svizzera. La scuola non era male, e li ho conosciuto il mio primo grande amore: Marie. Marie era la figlia di un amico di mio padre che insegnava greco nel liceo locale, ma non ho mai avuto il coraggio di dichiararmi. A scuola, invece, ho conosciuto Mileva, e anche con lei ho sviluppato un “grande affetto”. Studiavamo tanto insieme; dopo qualche anno ci siamo sposati e sono diventato papà. Era bellissimo, ma purtroppo non è durato molto. Non è durato molto perché, purtroppo, poco dopo ho perso la testa per Elsa. una mia cugina di seconda grado. Mileva se ne è andata via con Hans e poi abbiamo divorziato. Però non tutto è andato cosi male, perché conoscere Elsa mi ha dato la forza di dichiararmi anche a Marie. Certo, le tempistiche non erano bellissime perché era proprio nel periodo in cui Mileva era in gravidanza ma, si sa, al cuor non si comanda. Purtroppo, però, Marie non mi ha corrisposto e ho deciso che era il caso di sposarmi con Elsa; in fondo, avevamo una relazione già da sette anni.
Nel frattempo mi ero laureato, avevo trovato lavoro prima in un ufficio pubblico e poi come maestro. Ero riuscito anche a ricevere una specie di borsa di studio da una associazione di minatori, ma Mileva e i suoi avvocati se li sono presi tutti. Ho provato anche a tornare ad abitare in Germania con Elsa, ma non ha funzionato. Dovunque andavo mi prendevano in giro e mi bullizzavano perché non ero biondo. Alla fine abbiamo deciso di fare il grande passo e andare in America.
In America, però, le cose non sono andate benissimo. Elsa ha avuto un brutto problema di salute dopo solo tre anni che eravamo li. Elsa mi manca molto, ma sono riuscito a superarlo anche grazie Betty, alla mia segretaria, che già si prendeva cura di me (capite cosa intendo, spero) da qualche anno. Devo ringraziare Betty ma anche Margarete, Estella, Toni e Ethel. Loro hanno contribuito a riempire la mia vita fin da quando ero sposato con Elsa.
Dopo Elsa, ovviamente, mi sono innamorato ancora. Beh, non sono più un giovanotto ma ho ancora tante cose da offrire. C’era questa signora, Margarita, con un accento strano e a cui piaceva bere la vodka. Stavolta, però, niente matrimonio; anche perché lei era già sposata. Purtroppo è stata una cosa un po’ breve e lei è sparita dalla mia vita lasciando la scrivania tutta in disordine. So che adesso vive all’estero, spero sia felice.
Come potete vedere ho sempre avuto difficoltà a dire di no alle donne. Loro arrivano e io, inerme, cado vittima dei loro sorrisi.

Riuscite a darmi qualche suggerimento per non esserne più vittima?
Grazie!

Alberto

Caro Alberto,
sei anche tu, come molti di noi, vittima del tuo tempo, più che delle tue azioni.

La tua biografia cos’è, in fondo, se non un manifesto di un poliamore incauto (perché inesperto), doloroso (perché non consapevole), contrastato (perché non compreso, se non addirittura censurato?) Anche se, tolta Mileva (la pià sgamata, a nostro modesto parere), le altre hanno accettato tutte più o meno placidamente i tuoi repentini cambi di interesse.

Tutto è relativo
Alberto, in tutto il suo splendente fascino

La parabola di chi ha una mente geniale, che pretende di travalicare i limiti del mondo fisico, e un cuore sconfinato, che contempla l’amore come un numero che non deve essere diviso, ma moltiplicato – e che, tuttavia, si ritrova a scontrarsi con i limiti di un’epoca, di una cultura, dove l’amore è mero scambio di beni e servizi, dove anche la più nobile ricerca accademica può divenire benzina per la propaganda e per il nazionalismo.

Non hai bisogno di giustificarti, di descriverti come una vittima inerme dei sorrisi delle donne. E poi diciamocelo… siamo ben consapevoli che, grazie al tuo estro, alla tua intelligenza vivace, alla buffa combinazione di baffi e chioma che sicuramente deve adornare il volto di un genio sregolato come te, sei stato proprio tu a strappare tutti quei sorrisi alle donne: e forse questa è la più nobile eredità che lascerai al mondo, perché i sorrisi sono energia, e tu ne hai trovato la formula.

Vivi come credi, all’età che credi, nei modi che credi, sempre nel rispetto, nel consenso e nell’inclusione, perché solo questi sono valori declinabili in ogni epoca, sono valori eterni – mentre il resto è tutto relativo, e lo sai bene.

E non crediamo tu debba neanche giustificarti: siamo personalmente molto sex positive e decisamente attivi sessualmente, soprattutto in primavera, perciò credo capirai il senso profondo delle nostre parole: due cose sono infinite, l’universo e la voglia di sc***re, ma riguardo all’universo abbiamo ancora dei dubbi.

Dove corri?!

Ho conosciuto un ragazzo, siamo usciti un paio di volte e ho iniziato a trovarlo interessante. Insomma, mi piace. Parecchio.
All’orizzonte però c’è lei… la ex. Credo che lui ci stia ancora un po’ sotto e onestamente non so cosa fare. Ha senso iniziare una relazione con uno che pensa ancora ad un’altra? O forse dovrei fuggire finché sono in tempo?

Valeria

Cara Valeria,
ah, gli ex!
Viviamo nella profonda convinzione che, se sono tali, un motivo esiste.
Ci si lascia perché qualcosa che è stato detto, fatto o sentito ci ha fatto capire che le cose non funzionano. E non è una lite, un momento di crisi, un piccolo problema temporaneo. Quelli si superano. Se decidiamo di usare la parola “FINE” è perché, nel profondo, abbiamo capito che non c’è futuro.
E fa male.
Fa male perché, quando hai condiviso un pezzo di vita, anche breve, gettarsi tutto alle spalle e andare avanti non è semplice.
In quella storia ci hai creduto. A quella storia hai dato tutto. Per quella storia hai fatto follie e sacrifici.
Tutto questo per dirti che è normale che lui ci stia ancora un po’ sotto.

aspettative

Quello che invece non capiamo è cosa accada nella testa delle persone quando, sulla base di un paio di incontri piacevoli, cominciano a formulare progetti di vita.
Quando conosciamo una persona, lo facciamo tutti in un determinato momento e luogo della nostra vita: non siamo sempre la nostra versione migliore, spesso siamo la peggiore attualmente disponibile, attraversiamo momenti sereni, o cupi, o annoiati, o esagitati che spesso proiettano, nella percezione di chi ci osserva, una visione distorta.

Sicuramente ognuno di noi ha un passato che ci condiziona: non si può pretendere di conoscere una persona che sia immacolata, mantenuta alle impostazioni di fabbrica, capace di esprimere correttamente tutte quelle funzioni che forse, con troppo disinvoltura, le stiamo già accollando.
Insomma, ora come ora non ci sembra sensato parlare di “relazione”. Sicuramente da parte tua ci sono le premesse per iniziare a conoscervi e condividere nuove esperienze e situazioni ma nulla di più.

E, lo ribadiamo, siamo ideologicamente contrari alle aspettative: le aspettative, soprattutto quando sorrette da un lasso di tempo troppo breve, sono sottili cappi che ci strozzano, sono piccole puntate a perdere, sono gli euro che spendiamo nel gratta e vinci per rimanerne sistematicamente delusi.
Perciò ti consigliamo di vivere il momento, trattenendo la tua immaginazione, o magari proiettandola al massimo verso quello che potrebbe succedere domani: risparmia il tuo euro, oppure, al contrario, vai a vedere cosa dice il gratta e vinci, consapevole che per ora, nella peggiore delle ipotesi, ci rimetti soltanto un euro.

LELO HULA Beads - Palline Vaginali che ruotano e vibrano...
  • MUOVITI A UN NUOVO RITMO: palline vaginali speciali che ruotano e vibrano allo stesso tempo per sensazioni senza pari
  • PIACERE A MANI LIBERE: indossato internamente, la testa vortica dolcemente mentre il corpo vibra, per una stimolazione...
  • CONDIVIDI IL CONTROLLO: ovetto vibrante con telecomando ad azione wireless di 12 metri, la tecnologia SenseMotion dà al...

Si conclude con i gratta e vinci da un euro il quinto episodio di B1NARY. E dai, ora potete dircelo, quanto aspettavate un episodio sul sesso? Eh?! 😜
Noi ci ri-leggiamo sabato prossimo. Nell’attesa potete inondarci di domande anonime scrivendo a b1nary@techprincess.it o compilando il form super-anonimo che trovate qui.

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🍎Nuovi iPad e accessori: cosa aspettarsi dall’evento Apple del 7 maggio
🍿Fallout: tutte le domande irrisolte alle quali la Stagione 2 dovrà rispondere
🛞Come scegliere gli pneumatici estivi per l’estate? I fattori da considerare
🤯Google licenzia 28 dipendenti per proteste contro il progetto Nimbus in Israele
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

B1NARY

Una quasi psicologa, uno storico dell'arte e un pastafariano. O se preferite: Erika, Daniele e Fabio. Ogni sabato portiamo sui vostri schermi una serissima e ironica posta del cuore, per affrontare con serietà, leggerezza e risate il più comico, drammatico, patetico, simpatico e universale degli argomenti.

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button